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Fantacalcio, sentenze e verdetti dopo la 1.a giornata di serie A 2019-2020

Le prime giornate di campionato, con il calciomercato in pieno fermento, i carichi della preparazione ancora da smaltire e nuovi moduli tattici da assimilare, sono sempre un rebus per il fantacalcio. Il rischio è di prendere per definitivi verdetti che in realtà non lo sono. Analizziamone qualcuno insieme.
A cura di Mirko Cafaro
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Le prime giornate di campionato, con il calciomercato in pieno fermento, i carichi della preparazione ancora da smaltire e nuovi moduli tattici da assimilare, sono sempre un rebus per il fantacalcio. Il rischio è di prendere per definitivi verdetti che in realtà non lo sono. Così come esaltarsi per riscontri privi di conferme e allo stesso modo deprimersi in mancanza di controprove. Occorre una buona capacità di discernimento per provare ad andare oltre la possibile apparenza di un risultato.

Tanto per fare un esempio: il 4-0 dell'Inter al Lecce è maturato in una serata particolare, contro una neo-promossa che ha tentato di ribadire al piano di sopra l'atteggiamento aggressivo e sbarazzino che le ha garantito la promozione. La domanda da porsi è dunque: dove arrivano i meriti nerazzurri e dove le colpe dei salentini? Probabilmente possiamo parlare di un concorso di cause e di conseguenza prendere con le molle l'ipotesi che la squadra di Conte abbia già colmato il gap dalle prime. Al di là di questo, però, ciò che interessa ai fantallenatori sono soprattutto le valutazioni sui singoli e, in questo caso, è possibile sbilanciarsi un po' di più. Ecco dunque le possibili sentenze della prima giornata.

Usato sicuro e ritrovato in casa Lazio

La Lazio si avvicina al derby con la certezza di aver operato bene sul mercato puntando sulla conferma di tutti i big, sia pure reduci da una stagione in chiaroscuro. Milinkovic-Savic sembrava destinato a Manchester (sponda United) e invece è rimasto dando subito mostra contro la Sampdoria di un approccio diverso, molto più vicino a quello del giocatore dominante di due stagioni fa che a quello svagato dello scorso campionato. Stesso discorso per Luis Alberto che ha ritrovato la sua collocazione in campo, alle spalle di Correa e Immobile, timbrando due assist determinanti. E a proposito dell'attaccante napoletano, l'auspicio dei fantallenatori che la doppietta sia un segnale che la sfortunata collezione di legni dello scorso anno sia solo un lontano ricordo.

Déjà vu Muriel, ma meglio andarci cauti

Sebbene non abbia mai dato l'idea di essere un super atleta, Muriel non è nuovo a inizi col botto. A gennaio, appena arrivato a Firenze, griffò subito due gol al debutto nel 3-3 con la Samp, poi ancora uno nel successivo match col Chievo, quindi a tre turni a secco ne seguirono altri tre sempre in gol con Inter, Atalanta e Lazio. In soldoni, sei centri in otto partite, poi zero nelle successive undici. Va detto che nel finale lo psicodramma viola ha avuto il suo peso sul rendimento del colombiano, ma è per sempre un segnale da tenere in considerazione. Non vendetevi la casa per assicurarvelo all'asta; Gasperini lo considera pur sempre un'alternativa ai titolari Gomez, Ilicic e Zapata.

Brozovic e Sensi fanno ombra a Barella

L'esordio con i fiocchi di Brozovic e Sensi, entrambi in gol, entrambi perfettamente in sintonia tattica e atletica, potrebbe comportare una buona e una cattiva notizia al fantacalcio. Cominciando dalla seconda: cercare di assicurarsi i due, o soltanto uno dei due, non sarà affatto semplice in sede di asta. Si rischia la sopravvalutazione e in tal senso vale la pena ricordare che il massimo in carriera del croato è stato di 4 gol in serie A, 2 invece per l'azzurro (che ha nel suo score anche 4 centri in B e 8 in Lega Pro). Per converso la buona notizia è che il loro avvio ha messo in ombra il debutto "normale" di Barella che, al contrario dei compagni, nel 2017-2018 si è spinto anche fino a sei gol in un'unica stagione. Che sia l'occasione per provare a strapparlo a un prezzo più conveniente?

Vietato "scaricare" Piatek

L'anno scorso di questi tempi, Piatek aveva già realizzato cinque gol in due partite, quattro al Lecce in Coppa Italia e uno all'Empoli. A seguire con il suo Genoa si era spinto fino a sette gare consecutive in gol e anche il suo passaggio al Milan era stato subito bagnato da una sontuosa doppietta al Napoli. Tutt'altra storia quest'anno, in cui è reduce da un pre-campionato a secco, nonché da una prima gara con l'Udinese in cui ha toccato pochissimi palloni. Che si sia trasformato improvvisamente in un brocco? Tutt'altro. Gli attaccanti di Giampaolo all'inizio fanno sempre molta fatica, soprattutto per la sua idea di porre subito l'accento sulla fase difensiva. Nel frattempo però sembra che il tecnico stia lavorando a un passaggio al 4-3-2-1 che potrebbe restituire una situazione più confortevole all'attaccante polacco. In sostanza, vietato scaricarlo proprio ora.

Sarà vera gloria per Zaza?

La novità del Torino, che ha iniziato prima di tutti la stagione, ha le sembianze e il nome di Simone Zaza. L'attaccante, dopo una stagione mediocre, ha cominciato subito con le marce alte sfruttando l'Europa League per convincere Mazzarri a promuoverlo al fianco di Belotti. Quella che lo scorso anno sembrava una convivenza complicata, o peggio impossibile, quest'anno sembra una soluzione ideale per monetizzare il gran lavoro sulle fasce degli esterni granata. I risultati sono sotto gli occhi. Ma sarà così anche dopo il rientro di Iago Falque? La sensazione è che lo spagnolo dovrà faticare per riprendere il suo posto in attacco.

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