Fantacalcio probabili formazioni 2016, Torino: modulo, volti nuovi, garanzie e scommesse
Un solo sacrificio in sede di mercato, a fronte di una squadra che, grazie a una serie di affari mirati, è riuscita almeno sulla carta di elevare il livello generale. Salutato Darmian, ora alla corte di Ferguson al Manchester United, il ds Petrachi ha reinvestito parte delle entrate della cessione mettendo a disposizione di Ventura: Avelar (Cagliari) e Zappacosta (Atalanta) in difesa, Baselli (Atalanta), Acquah (Hoffenheim) e Obi (Inter) a centrocampo. Ad oggi, manca solo un tassello in attacco, utile ad ampliare le rotazioni e ad abbassare l'età media, vista la contestuale presenza dei vari Quagliarella, Maxi Lopez e Amauri. Non sarà un caso che i granata stiano andando con decisione su Belotti (difficile) e Trotta.
COME CAMBIA – Almeno 4-5 undicesimi saranno diversi rispetto all'ultimo campionato. Il reparto maggiormente interessato dalle variazioni sarà il centrocampo che, nel frattempo, ha perso El Kaddouri (rientrato a Napoli dal prestito) e Gonzales (stesso percorso in direzione Lazio), oltre al già citato Darmian. In ogni caso l'ossatura non subirà sostanziali modifiche: cambiano gli interpreti, non il sistema.
MODULO – Ventura darà ancora spazio al consolidato modulo 3-5-2 con Padelli tra i pali, Maksimovic, Glik e Moretti a comporre il reparto difensivo, Bruno Peres (o Zappacosta), Acquah, Baselli, Vives e Avelar in mediana, davanti Quagliarella e Maxi Lopez.
LE GARANZIE – Glik e Quagliarella. Sono i capisaldi dei granata, giocatori sui quali puntare senza troppe remore. Soldi (pardon, crediti) in banca per il miglior difensore goleador dell'ultimo campionato (7 gol senza tirare rigori) e per un attaccante di grande esperienza che a Torino sta vivendo una seconda giovinezza. Se i due dovessero sfuggirvi per i costi elevati che potrebbero raggiungere, suggeriamo di tenere d'occhio anche Maksimovic che nel prossimo campionato raggiungerà l'attesa e definitiva maturazione.
LE SCOMMESSE – Baselli. Dell'ex centrocampista dell'Atalanta, classe '92, si parla bene dai tempi in cui strappava applausi nel florido vivaio nerazzurro, sino a convincere i dirigenti a mandarlo in prestito a Cittadella per due anni (2011-2013), nonostante la giovane età. Poi il ritorno a Bergamo e l'attesa della definitiva affermazione che si è prolungata a dismisura, a causa del dualismo con Cigarini. A Torino sarà libero di esprimere il suo talento e Ventura è uno dei migliori tecnici nel favorire l'affermazione di ottimi prospetti.