Fallimento Parma, Galloppa: “Da Manenti solo promesse”
Il caos in casa Parma continua: archiviata, temporaneamente, la partita casalinga con l'Udinese che è stata rinviata a data da destinarsi, adesso è già tempo di guardare alla prossima partita. Gli emiliani sono attesi dalla delicata trasferta contro il Genoa, ed al momento è un mistero se e come potranno prendervi parte: si attendono risposte dalla società e dalla Lega Serie A, ma la sensazione è che la gara rischia di essere rinviata allo stesso modo di quella contro i friulani. Salvo, ovviamente, miracoli.
"Noi non siamo degli eroi, siamo qui per tutelarci e trovare la migliore soluzione possibile", ha spiegato Daniele Galloppa, "molto probabilmente, in questo momento, ci sarebbe servita una figura diversa da quella di Giampietro Manenti. Ci ha fatto tantissime promesse, ha parlato di grandi quantità di denaro, di milioni di euro. Noi, però, non abbiamo mai visto nulla. E purtroppo, nelle serie minori, ci sono molti casi paragonabili a quelli del Parma". Va giù duro anche Fabiano Santacroce: "Non posso garantire che domenica scenderemo in campo. All'inizio credevamo alle parole che ci dicevano, ma con il passare del tempo ci siamo resi conto che non c'era nulla di vero".
Intanto, l'atteso l'incontro tra Giampietro Manenti, presidente del Parma, e Federico Pizzarotti, sindaco di Parma, non c'è stato. Un primo comunicato diffuso nella serata di martedì aveva spiegato che l'appuntamento era stato rinviato a data da destinarsi e che ‘problemi familiari' impediscono all'attuale numero uno dei ducali di essere presente. Poi è arrivato il colpo di scena, l'ennesimo come annunciato dal primo cittadino attraverso il proprio account ufficiale di Twitter: "Slittato a venerdì l'incontro con Manenti. Mi appello alla sua responsabilità. Garanzie concrete o si faccia da parte subito".
Un incontro che dovrebbe definire, forse in maniera definitiva se esiste o meno un margine di salvataggio per il Parma. "Domani è la giornata decisiva", aveva affermato Alessandro Lucarelli, capitano e difensore del Parma intervenuto su Tele Radio Stereo, "Capiremo se si fa sul serio o se diventa doveroso portare i libri in tribunale. Noi ci auguriamo di poter finire il campionato, ci stiamo comportando in modo serio ma vorremmo che il mondo del calcio facesse altrettanto". Il rinvio è un segnale inequivocabile e venerdì sarà il giorno del redde rationem.