Europei al fotofinish: 12 gol all’ultimo respiro tra l’87’ e il 96′
Un Europeo per cuori forti, un torneo da fiato sospeso ed emozioni al fotofinish. Con la seconda giornata della fase preliminare ancora da completare (qui i gironi di Euro 2016), si registra già un fenomeno piuttosto ricorrente che merita una riflessione approfondita. Un fenomeno che regala spettacolo, imprevedibilità e anche un pizzico di cinismo tipico dello sport. Stiamo parlando dei gol realizzati nelle ultime fasi dei match: 12 su 42 tra l'87' e il 96′, quota che sale a 14 prendendo in considerazione i minuti dall'80 in poi, per una percentuale che oscilla tra il 28% e il 33%, pari a uno ogni tre segnati.
Lo specialista del genere è il francese Payet, bomber implacabile capace di freddare prima la Romania e poi l'Albania, rispettivamente al minuto 89 e al 96′, con due perle che entrano a pieno diritto tra i gol più belli della manifestazione. Ma il 2-0 all'Albania non è neanche la rete più "tardiva" della manifestazione: l'irlandese McGinn, infatti, contro l'Ucraina ha fatto meglio andando a segno 37 secondi dopo l'attaccante in forza al West Ham. E nel club figura anche l'Italia con Pellé, in gol al 92′ con il Belgio per il 2-0 della sicurezza e con Eder, ieri decisivo all'88' contro la Svezia, con la rete che ha regalato i tre punti e la conseguente qualificazione con una gara d'anticipo.
Guardando agli altri, ce n'è per tutti i gusti: dal russo Berezutski, che ha guastato l'esordio dell'Inghilterra al 92′ (1-1), al raddoppio del tedesco Schweinsteiger con l'Ucraina allo stesso minuto; dallo spagnolo Piqué, determinante all'87' della gara con la Repubblica Ceca (1-0), all'ungherese Stieber che ha chiuso i conti con l'Austria (2-0) nello stesso istante. Completano il quadro: l'altro francese Griezmann, anche lui in gol con l'Albania al 90′, l'inglese Sturridge autore del 2-1 contro il Galles al 92′ e il ceco Necid, ieri a segno su rigore contro la Croazia (2-2) al 94′.
