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Europa League, Simeone avverte: “Con il Marsiglia voglio una squadra umile”

Nella conferenza stampa della vigilia, il tecnico dei “Colchoneros” ha parlato della finale con il Marsiglia di Rudi Garcia: “Abbiamo più esperienza, ma questa non è mai decisiva. I francesi sono pericolosi sotto molti punti di vista”.
A cura di Alberto Pucci
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L'ultimo atto dell'Europa League è finalmente arrivato. Il "Groupama Stadium" di Lione è praticamente pronto per ospitare i tifosi di Marsiglia e Atletico Madrid e per vedere in campo le due squadre che hanno conquistato la finale. Dopo il trofeo vinto nella stagione 2011/2012, quando la sua formazione riuscì a battere nel derby l'Athletic Bilbao, Diego Simeone si trova ancora davanti la possibilità di alzare una coppa europea nella sfida contro un'altra vecchia conoscenza del calcio italiano: Rudi Garcia.

"L'Europa League vinta nel 2012 è un gran ricordo – ha esordito in conferenza stampa il "Cholo", che non sarà in panchina perché squalificato – Quella vittoria fu un grande passo per questa squadra e per questo club. Fu la dimostrazione che si potevano raggiungere certi risultati e risultò un punto di svolta per tutto quello che siamo riusciti a fare dopo".

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Il pericolo Payet

Nonostante i favori del pronostico siano tutti dalla parte dei suoi ragazzi, Diego Simeone ha voluto subito mandare un messaggio alla squadra: "Dobbiamo credere nella vittoria, Ma dobbiamo farlo in modo umile. Abbiamo più esperienza del Marsiglia ma in questi casi conta poco e non è mai decisiva. Quello che abbiamo passato, nel bene e nel male, deve aiutarci a capire meglio che cosa dobbiamo fare in campo per riuscire a vincere".

"Nonostante veda molte similitudini, siamo due squadre con caratteristiche differenti – ha concluso il tecnico dell'Atletico Madrid – Prevedo una bella finale, intensa. Dovremo cercare di imporre il nostro stile di gioco se vogliamo alzare la Coppa. Il Marsiglia è una squadra pericolosa sotto molti punti di vista. Mi preoccupano le palle inattive di Payet, la loro velocità sulle fasce, con i terzini che spingono molto, e anche il ritmo che Lopez dà in mezzo al campo".

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