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Europa League, la Lazio sorride: Luis Alberto e Immobile stendono l’Apollon

I biancocelesti chiudono con una vittoria la loro prima partita nel girone europeo. Dopo la rete in avvio dello spagnolo, ci ha pensato il rigore di Ciro Immobile a chiudere la gara. Nel mezzo buone occasione per i ciprioti, che nel finale hanno anche trovato il gol della bandiera con José Zelaya.
A cura di Alberto Pucci
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Chi si aspettava una passeggiata di salute sarà rimasto deluso. La Lazio ha vinto, ma lo ha fatto incontrando un avversario tosto che ha creato ai biancocelesti difficoltà inaspettate. In attesa degli impegni decisamente più duri con Marsiglia ed Eintracht Francoforte, Simone Inzaghi porta a casa i primi tre punti: arrivati grazie al gol di Luis Alberto in avvio di gara e al rigore definito di Immobile nel finale. Arrivata a giocarsi il girone partendo dal primo turno preliminare, l'Apollon ha dunque reso difficile la serata alla Lazio prima di uscire battuta dall'Olimpico proprio come successe nel 2013, quando i biancocelesti dell'allora allenatore Petkovic vinsero agevolmente grazie alla doppietta di Floccari.

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Lo show di Caicedo

La squadra cipriota è senza dubbio l'anello più debole del girone biancoceleste, e l'inizio del match lo conferma. L'undici di Simone Inzaghi "flirta" con il gol già dopo pochi secondi con un'occasione di Murgia. Un campanello d'allarme per l'Apollon, che implode al 13esimo sull'azione in verticale della Lazio e dopo il rigore in movimento di Luis Alberto: liberato in area da uno splendido colpo di tacco di Caicedo.

La pantera ex Espanyol, oggi preferita a Immobile, è scatenata e regala occasioni e colpi spettacolari a ripetizione. Lo show biancoceleste, facilitato dal peso inesistente in attacco degli avversari (mai davvero pericolosi dalle parti di Proto) continua fino all'intervallo con altre due chance laziali di Bastos e Milinkovic-Savic: vicini anche loro al bersaglio grosso e al secondo timbro della serata.

La sofferenza della Lazio

Troppo brutto nel primo tempo per essere vero, l'Apollon Limassol si ricorda di non essere a Roma per visitare il Colosseo e Piazza San Pietro. A suonare la carica è Pereyra che sfiora la traversa biancoceleste con un tiro potente che fa sudare freddo i tifosi dell'Olimpico. Sbilanciata in avanti a caccia del pari, la formazione cipriota s'allunga. Inzaghi fiuta l'occasione e mette più peso dentro l'area avversaria con l'ingresso di Immobile.

Un fallo di Lucas Leiva, entrato anche lui in campo, genera la punizione con la quale l'Apollon crea l'occasione più ghiotta (colpo di testa di Papoulis fuori di un nulla) e i presupposti per l'assedio finale nell'area di rigore di Proto. La Lazio non la chiude, va in sofferenza e soffre anche su un altro colpo di testa di Schembri. A far passare la paura è ancora Caicedo: tra i migliori in campo. L'attaccante si conquista il rigore decisivo che Immobile segna a pochi minuti dal termine. Il gol di José Zelaya serve solo a rendere meno amara la serata dei tifosi ciprioti arrivati a Roma.

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