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Europa League, Eder e Carrizo regalano l’ultima inutile vittoria a Pioli

Nell’ultimo match nerazzurro del gruppo K, la squadra di Pioli ha vinto ma senza brillare. Tra i due gol di Eder, il pareggio di Marecek e l’errore dal dischetto di Dockal. Buono l’esordio dei giovani Pinamonti, Miangue e Bakayoko.
A cura di Alberto Pucci
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L'Inter saluta l'Europa e tutto sommato è un sospiro di sollievo per tutti. Specialmente per i tifosi più caldi del Meazza: stanchi di una stagione disgraziata e rimasti fuori dallo stadio per evitare di soffrire per l'ennesima volta. Scelta azzeccata quella della Curva Nord, perchè i tifosi interisti giunti a San Siro si sono scaldati poco di fronte ad un'Inter rimaneggiata e sempre in preda dei soliti problemi. A salvarsi da una serata da sbadigli, sono stati soprattutto i giovani che Pioli ha avuto il coraggio di lanciare dal primo minuto: Miangue, Pinamonti e, successivamente, Bakayoko.

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Di fronte agli occhi di Icardi, infreddolito in tribuna, i ragazzini terribili della Primavera di Vecchi hanno messo grinta sufficiente per dare un minimo di senso ad una partita inutile per il destino del girone K. Tra chi doveva dare un segnale di ripresa c'era anche Eder. L'italo-brasiliano, al di là dei due gol, è stato autore di una buona partita. Un'ottima notizia per Pioli, in vista dell'impegno di campionato contro il Genoa.

Pinamonti crea, Eder segna

Nel gelo di San Siro, reso ancor più insopportabile dall'assenza polemica della Curva Nord nerazzurra, la squadra di Pioli è scesa in campo con una formazione molto rimaneggiata. Dopo i primi minuti di studio, i nerazzurri si sono resi pericolosi in un paio di occasioni con Eder. Tra i migliori del primo tempo, l'ex Sampdoria ha avuto il merito di sbloccare il match al 23esimo: cross di Miangue, gran controllo e assist di Pinamonti e conclusione ravvicinata dell'italo-brasiliano.

Intimidito dal blasone dell'avversario, lo Sparta Praga ha fatto ben poco durante i primi 45 minuti. L'unica brivido provocato dalla formazione ceca è arrivato al 34esimo, quando Ranocchia ha sbagliato l'intervento di testa e rischiato di regalare a Lafata la conclusione vincente.

Sparta sciupone

Dopo un primo tempo tutto sommato soporifero, alla prima vera azione offensiva lo Sparta Praga ha trovato il pareggio: segnato da Marecek con un preciso colpo di testa sotto la traversa. Ritrovato coraggio e slancio, i cechi si sogno gettati in avanti a caccia della rete del sorpasso. Al 65esimo lo Sparta ha avuto la chance del sorpasso: cestinata da Dockal che ha calciato male il rigore, dando l'opportunità a Carrizo di fare un figurone e respingere il tiro. Scossa dall'occasione sprecata, la formazione di Holoubek ha schiacciato l'Inter nella propria metà campo senza però trovare il guizzo vincente.

Il finale di gara è stato a tinte nerazzurre. Prima Ansaldi ha impegnato Koubek, con una conclusione potente sul primo palo, poi Biabiany ha sfiorato lo stesso legno con una conclusione da fuori area. Il gol vittoria nerazzurro è arrivato al novantesimo, ancora una volta grazie a Eder: il migliore dell'Inter in questo ultimo e triste atto europeo.

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