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Europa League, Cutrone avverte i Wolves: “Con il Torino sarà dura”

A poche ore dalla prima gara del playoff di Europa League contro i granata, l’ex attaccante del Milan ha parlato della sfida con Belotti e compagni e del suo arrivo in Inghilterra: “Sono stato accolto benissimo e l’atmosfera è davvero fantastica. Ilcampionato inglese possiede davvero qualcosa di speciale. Ora tocca a me dimostrare che posso reggere con dignità questo palcoscenico”.
A cura di Alberto Pucci
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Dopo il traumatico distacco da Milanello e da quella che è stata la sua seconda famiglia per molti anni, Patrick Cutrone è praticamente all'alba della sua nuova grande esperienza inglese. Neanche il tempo di finire di disfare le valigie, che l'attaccante ex Milan rischia di trovarsi subito in campo contro una squadra italiana: il Torino di Walter Mazzarri. Atteso dal doppio playoff di Europa League con i granata, Cutrone ha così raccontato i suoi primi giorni in un'intervista concessa alla "Gazzetta dello Sport".

"Il primo impatto con il Wolverhampton? Ottimo. Sono stato accolto benissimo. Mi sono già sistemato perché non mi piaceva vivere in albergo – ha spiegato l'attaccante – L'atmosfera è davvero fantastica. Mi incuriosiva vivere in prima persona questo clima e devo dire che è vero quanto si racconta nel mondo: il campionato inglese possiede qualcosa di speciale. Ora tocca a me dimostrare che posso reggere con dignità questo palcoscenico".

Cutrone chiede spazio

A poche ore dal match del "Grande Torino", il nuovo centravanti dei Wolves ha dunque subito chiarito di essersi ambientato al meglio: cosa non facile, soprattutto per chi arriva da un mondo e un campionato così diverso da quello inglese. Reduce da due spezzoni di gara, in occasione dell'esordio in Premier League con il Leicester e nel match europeo con il Pyunik, e da una veloce comparsata nell'ultima sfida con lo United, Patrick Cutrone spera ora di convincere il tecnico Nuno Espirito Santo e di trovare maggior spazio nel primo dei due match contro Belotti e compagni: "Sarà dura, perché il Torino è davvero forte – ha concluso l'ex attaccante del Milan – Ci sono diverse affinità tra noi e loro: tifoserie passionali, carattere, orgoglio, senso di appartenenza".

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