Europa League, anche Gabbiadini nella Top 11 della UEFA

Una serata da incorniciare per Manolo Gabbiadini quella disputata con la maglia del Napoli ad Herning, in Danimarca. Non solo la vittoria per 4-1 degli azzurri contro i padroni di casa del Midtjylland, che nella Superligaen danese vantano appena quattro reti subite in dodici gare, trovandosi saldamente in testa alla classifica, ma anche una menzione ad hoc da parte della UEFA nella Top 11 della terza giornata di Europa League. L'attaccante del Napoli, autore di una doppietta d'autore, può dunque godersi un meritato premio nonostante in campionato non stia trovando tanto spazio.
Gabbiadini è l'unico italiano, sia per nazionalità che per club d'appartenenza, ad essere presente nella formazione stilata dalla UEFA. Quasi scontata l'assenza di calciatori della Fiorentina, dopo lo scivolone interno dei gigliati contro il modesto Lech Poznan (ultimo in classifica nel campionato polacco), mentre sorprende l'assenza di calciatori della Lazio, che pure hanno avuto un bel da farsi per battere un Rosenborg che ha potuto giocare per oltre ottanta minuti in superiorità numerica.
Assieme all'attaccante del Napoli, tanti i nomi d'eccezione: spicca fra tutti quello del gabonese Pierre-Emerick Aubameyang del Borussia Dortmund, autore di una splendida tripletta sul difficile campo del Qəbələ. Nessuna squadra è riuscita ad avere due calciatori nella "formazione-tipo". In porta, nell'inedito 3-4-3 della UEFA, c'è lo svizzero Marwin Hitz dell'Augusta, quindi in difesa l'ivoriano Eric Bertrand Bailly del Villarreal, lo svizzero Léo Lacroix del Sion ed il turco Gökhan Gönül del Fenerbahçe, che ha vinto anche il premio individuale come miglior calciatore del turno. A centrocampo, spazio per il basco Beñat Etxebarria dell'Athletic Club, il tedesco Steffen Hofmann del Rapid Vienna, il francese Jérémy Toulalan del Monaco ed il portoghese Pereira dello Sporting Lisbona. In avanti, oltre a Gabbiadini ed Aubameyang, completa il tridente il saotomense Luís Leal dos Anjos, attaccante del Belenenses.