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Euro 2016: bomber in crisi, inizio difficile per Ronaldo e gli altri big

Le nazionali favorite faticano all’esordio, anche a causa del digiuno dei bomber. Inizio in salita per CR7, Kane, Lewandowski e Ibra. Spiccano Pellé, Giroud e Milik.
A cura di Mirko Cafaro
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Con le due gare di ieri del Girone F degli Europei (qui i gironi di Euro 2016) sono ufficialmente scese in campo tutte le 24 protagoniste della competizione. Dodici partite che hanno fornito parecchi elementi utili a stilare un primo bilancio, sebbene ancora parziale e suscettibile di numerose variazioni. Tra gli altri, però, c'è un dettaglio in particolare che salta agli occhi: il faticoso esordio delle big. La Francia è stata salvata da Payet all'ultimo respiro della gara con la Romania, idem la Spagna con Piqué contro la Repubblica Ceca, 2-0 per la Germania contro l'Ucraina con quest'ultima che ai punti avrebbe meritato molto di più, beffa russa per l'Inghilterra raggiunta in pieno tempo di recupero dalla Russia, tracollo del Belgio contro la sorprendente Italia, pari del Portogallo con la new entry Islanda.

A legare a doppio filo questi risultati il digiuno dei bomber: nessuno dei celebrati attaccanti ha trovato la rete, anzi per la maggior parte di loro si è trattato di un inizio particolarmente opaco. Il vice-campione di Europa Griezmann ha vagato per il campo contro i rumeni, con Deschamps che ora sembra orientato a dargli un po' di riposo nella seconda giornata contro l'Albania; Morata è stato sostituito dopo un'ora da Del Bosque, il tedesco Muller ha visto i suoi spazi invasi da Gotze schierato a sorpresa da falso nueve, gli inglesi Kane e Vardy – rispettivamente capocannoniere e vice in Premier – non hanno lasciato traccia contro la Russia, il primo in campo, il secondo senza mai alzarsi dalla panchina.

E l'elenco è ancora lungo. Come tacere, infatti, del prolungato digiuno da gol di Cristiano Ronaldo in nazionale, ribadito anche ieri nella sfida con gli islandesi, per non parlare degli emergenti belga Lukaku e Origi, neutralizzati dai "bastardi" dell'Italia e degli affermati Ibrahimovic e Lewandowski apparsi poco produttivi per le rispettive nazionali. A sorprendere in questa situazione di semi-disarmo per gli attaccanti, i meno celebrati Giroud e Pellé con Francia e Italia, oltre al prossimo oggetto del desiderio di mezza Europa Milik con la Polonia.

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