Empoli, Saponara: “Volevo il Napoli, l’Empoli disse no”

Quando approdò al Milan non riuscì ad esprimersi come avrebbe voluto: Riccardo Saponara, classe 1991, profesione trequartista. Una vita professionale vissuta in periferia, cresciuto calcisticamente nella Sammartinese per poi crescere tra Forlì, Ravenna ed Empoli. Fino al grande salto milanese dove il club rossonero dopo averlo monitorato un paio di stagioni lo ha prelevato per renderlo un titolare a centrocampo. Fallendo l'appuntamento con il grande club e trovando una stagione negativa sia da un punto di vista personale che professionale. Per poi tornare a Empoli e ritornare il Saponara straordinario e decisivo.

In tutto ciò non si può dimenticare certo la figura di un tecnico particolare, Maurizio Sarri che proprio a Empoli può dire di aver goduto del Saponara migliore e che lo stesso allenatore, oggi a Napoli, ha provato – sottotraccia – a portare il giocatore con sè in Campania convinto che sotto la sua ala protettrice e le qualità del ragazzo, l'Azzurro gli avrebbe fatto bene. Poi, però, non se ne è fatto nulla e a Napoli è arrivato un altro protetto di Sarri, Valdifiori, regista basso che con l'Empoli ha assaggiato anche la Nazionale e che tra i partenopei sta confermando poco alla volta le doti intraviste lo scorso anno.

Fatto sta che il Napoli su Saponara aveva puntato in modo anche deciso. Ma un'estate intera non è bastata al Napoli per mettere le mani su Riccardo Saponara, un trequartista tanto desiderato da Sarri che oggi in quel ruolo sta lavorando su Insigne con cui si contende anche il posto in Nazionale, con ottimi risultati. Ma i contatti ci sono stati e lo stesso giocatore alla Gazzetta dello Sport rivela più di un dettaglio relativo alla trattativa con gli azzurri: "Napoli è stata l’unica possibile operazione della mia estate. L’Empoli ha rifiutato e io non ho dovuto decidere, anche perché sarebbe stato difficile rifiutare: a Empoli sto benissimo ma Napoli è una piazza grandiosa".