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“Ecco perché chiusi il telefono in faccia a Benitez”, il retroscena di Koulibaly

Dalla figuraccia con l’ex tecnico del Napoli, alla curiosa chiamata di Deschamps fino all’emozione per la stima di Maradona. I retroscena di Koulibaly, oggetto dei desideri di mercato di numerosi top club.
A cura di Marco Beltrami
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Ne ha fatta di strada Kalidou Koulibaly dal 2014, stagione del suo approdo al Napoli. Il difensore senegalese, voluto fortemente da Benitez, si è reso protagonista di un rendimento in crescendo diventando uno dei più forti centrali al mondo. E pensare che l'affare poteva anche rischiare di saltare, a causa di un retroscena svelato dallo stesso senegalese nel corso della sua ultima intervista. Koulibaly, oggetto dei desideri di mercato di numerosi club Arsenal in primis, ha raccontato numerose curiosità relative non solo all'allenatore spagnolo, ma anche a Maradona e Deschamps.

Perché Koulibaly chiuse il telefono in faccia a Rafa Benitez

In un'intervista a Orange Sénégal, Koulibaly è tornato a parlare di quando Rafa Benitez, all'epoca tecnico del Napoli lo chiamò proprio per manifestargli la volontà di portarlo in azzurro. Il giocatore pensò erroneamente ad uno scherzo: "Mi telefonò due o tre volte, gli attaccai il telefono in faccia perché pensavo fosse uno scherzo. Invece era vero, ed io mi imbarazzai moltissimo: gli feci tante scuse, non me l’aspettavo. Era una chiamata d’avvertimento, non mi mollò e dopo sei mesi tornò alla carica: un segnale decisamente più forte".

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Koulibaly e la figuraccia di Deschamps

Una figuraccia dunque, simile a quella di cui si rese protagonista il ct della Francia Deschamps. Quest'ultimo provò inutilmente a convocare il difensore nella nazionale transalpina, nonostante avesse già giocato con il Senegal: "Deschamps? Disse che voleva convocarmi con la Francia quando ero stato già col Senegal da oltre cinque mesi. Mi è dispiaciuto, so che quelle frasi gli causarono problemi e qualche presa in giro. Me lo dissero alcuni amici, e pensavo si trattasse di un altro scherzo. Ero imbarazzato per lui, ma fu la conferma del fatto che il lavoro paga, che il mio rendimento si stava notando".

L'emozione per la stima di Maradona

Un'emozione forte invece fu quella che regalò a Koulibaly, Diego Armando Maradona che volle addirittura una casacca del centrale di Maurizio Sarri: "Chiese a uno dei magazzinieri di procurargli una mia maglia, non potevo crederci: gli ho detto che se la voleva bastava chiederla a me. Tre giorni dopo mi mandò una foto per ringraziarmi: ero elettrizzato, super felice. Mi ha dimostrato che nella vita tutto è possibile".

Koulibaly e le tante emozioni di mercato

E Koulibaly che ha esaltato la Serie A che gli ha permesso di crescere da tutti i punti di vista ("Non c’è posto migliore dell’Italia viste le tante componenti tattiche. Sono arrivato davvero lontano, sono cresciuto tanto sotto questo punto di vista"), piace sul mercato a numerose società, Arsenal in primis. Per lui bisognerà mettere sul piatto più di 60 milioni di euro per avere almeno l'attenzione di De Laurentiis che non sembra intenzionato a privarsene. Una situazione che non può che essere motivo d'orgoglio per il senegalese: "Tante squadre mi vogliono? Beh, questo vuol dire che il lavoro che svolgo alla fine paga se poi le mie prestazioni vengono notate".

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