Dunga scarica Neymar: “Il Brasile ha bisogno di uomini non di bambini”
La Federazione brasiliana farà ricorso contro la squalifica di quattro giornate inflitta a Neymar nella speranza che la punizione possa essere almeno ridotta di un turno così da ritrovare – in caso di eventuale finale – il funambolo brasiliano per la gara clou della Copa America. Il ct della Seleçao, Dunga, guarda avanti. Anzi, si mostra molto duro nei confronti dell'ex Santos che, con la sceneggiata in campo contro la Colombia aggravata dal dopo-gara turbolento (oltre allo stop è arrivata anche un'ammenda di 100mila dollari), ha dato prova d'immaturità rispetto al ruolo di calciatore simbolo che molti gli hanno cucito addosso. Non è pronto, non lo merita ancora… al tecnico interessa poco e nemmeno s'intenerisce di fronte alla tristezza del giocatore convinto che la colpa di quanto accaduto sia dell'arbitro e non della sua impulsività.
"Abbiamo bisogno di uomini, non di bambini". Le parole usate da Dunga in conferenza stampa frustano Neymar e il suo atteggiamento già censurato dalla Commissione disciplinare della Conmebol. Non c'è tempo per piangersi addosso, all'orizzonte c'è la sfida col Venezuela decisiva per il superamento della fase a gironi. "Non vogliamo cercare colpevoli ma fare crescere questi ragazzi – ha aggiunto – Cosa farà Neymar adesso? Dipende dal giocatore, ognuno è libero di decidere. I giocatori che sono qui con li trattiamo come uomini e come tali devono anche che devono assumersi le loro responsabilità. E non certo fare i bambini". Non è finita… Dunga rincara la dose e chiosa la questione Neymar con altrettanta decisione: "Se resta e trasmette tristezza al gruppo allora non va bene. Noi non vogliamo i bambini ma uomini che rappresentano il Brasile nel mondo".