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Copa America, Brasile: Neymar squalificato per 4 giornate

Il numero 10 verdeoro perde la testa a fine match e viene espulso: 4 turni di squalifica, Copa America finita e Brasile in difficoltà. La disciplinare della CONMEBOL punisce duramente il funambolo blaugrana anche per gli insulti alla terna arbitrale. Per il fuoriclasse del Barça continua il tabù Colombia. E Asprilla lo irride su Twitter: “Pagliaccio!”
A cura di Alessio Pediglieri
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Brutta figura del Brasile in Copa America e pessima prestazione del suo uomo simbolo Neymar espulso contro la Colombia, match dal quale i verdeoro sono usciti battuti per 1-0. Uno stop imprevisto e che può complicare il cammino verso il proseguo nel torneo della Seleçao che come già accaduto nel Mondiale perde la sua stella. Il fenomeno del Barcellona infatti è stato squalificato per 4 turni (10mila dollari di ammenda alla Federcalcio carioca), 2 in più quelli inflitti dalla commissione disciplinare della CONMEBOL rispetto alla sanzione iniziale del giudice sportivo: torneo finito per il calciatore che – a meno di decisione differente per il ricorso annunciato dalla Federazione brasiliana – non tornerà a disposizione di Dunga nemmeno per un'eventuale semifinale della kermesse continentale. Il verdetto è figlio del fatto che Neymar è stato espulso da capitano e poi avrebbe rivolto frasi ingiuriose e affrontato in maniera minacciosa la terna arbitrale nel tunnel che conduce agli spogliatoi. Avrebbe addirittura provato ad afferrare per il collo il direttore di gara, Osses. Un'aggravante che lo costringe dunque due turni in più rispetto a quello che avrebbe rimediato per l'espulsione. Due invece le giornate di stop per Bacca, che spintonò il brasiliano nel convulso finale di match.

Il Tabù Colombia per O'Ney – Il tabù Colombia per Neymar non accenna a finire. Nei mondiali brasiliani di un anno fa proprio nel match contro i Cafeteros, subì un brutto infortunio. E oggi, in quella che era considerata a tutti gli effetti una rivincita dal profumo mondiale, ancora una volta, Neymar è scivolato sulla classica buccia di banana della tensione. Il tremendo scontro col colombiano Zuniga aveva sollevato indignazione popolare a livelli mai visti prima con i tifosi brasiliani che chiesero la ‘testa' dell'esterno di proprietà del Napoli. In quell'occasione Neymar rischiò davvero tanto, poi tutto si risolse con i due protagonisti della vicenda che si spiegarono e fecero la pace. Ora sarà più complicato difendere il talento sudamericano e mettere tutto a tacere: la rissa generale provocata dopo il fischio finale proprio dal fuoriclasse del Barcellona scagliando addosso ad Armero un pallone provocando l'ira dei colombiani.

Pugni, reazioni, responsabilità – La difesa, d'ufficio, arriva subito, attraverso i media brasiliani: "Che devo farci? Contro di me gli arbitri applicano sempre alla lettera il regolamento. Perché sono stato espulso? Non lo so, io so soltanto di aver preso un pugno e uno spintone. Ecco perché ho litigato con i colombiani. Tutto qua. Non fuggo dalle responsabilità da quando ho 17 anni e non lo farò nemmeno ora. Oggi non abbiamo giocato bene, e io stesso non ho giocato bene. Ora bisogna soltanto rimanere tranquilli e sperare di vincere la prossima partita".

Asprilla e il pagliaccio Neymar – Ma le critiche piovono sulla testa di Neymar anche da parte di alcuni grandi ex coinvolti indirettamente dalla gara, come l'ex Parma, Tino Asprilla che va giù duro verso il 10 verdeoro:  "Neymar es una mentira para el futbol!" scrive sul suo profilo ufficiale di Twitter. E poi ancora, "Neymar, ándate para Hollywood", fino all'incommentabile "PAYASO!!"

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