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Doping, un anno di squalifica per il capitano del Benevento Lucioni

La squadra sannita sarà costretta a fare a meno per un lunghissimo periodo del proprio capitano: Fabio Lucioni è stato infatti squalificato per un anno dal Tribunale nazionale antidoping. E’ andata peggio al medico sociale del club Walter Giorgione sospeso invece per 4 anni.
A cura di Marco Beltrami
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Una brutta notizia rovina l'atmosfera di serenità in casa Benevento dopo la doppia vittoria contro Chievo e Sampdoria. La squadra sannita sarà costretta a fare a meno per un lunghissimo periodo del proprio capitano: Fabio Lucioni è stato infatti squalificato per un anno dal Tribunale nazionale antidoping. E' andata peggio al medico sociale del club Walter Giorgione sospeso invece per 4 anni.

Benevento, Lucioni squalificato un anno per doping. 4 anni al medico sociale

Decisioni pesantissime quelle della prima sezione del Tribunale nazionale antidoping di Nado Italia, riunita oggi negli uffici dello stadio Olimpico di Roma per il procedimento sportivo a carico del difensore e del medico del Benevento. Lucioni era risultato positivo al controllo dello scorso 22 settembre e punito per l'utilizzo del clostebol, sostanza vietata. 4 anni di inibizione invece per il medico sociale Giorgione che si era assunto la totale responsabilità della somministrazione del clostebol con uno spray cicatrizzante, scagionando Lucioni. Lo stesso ha specificato di possedere personalmente il farmaco che non era quindi nella disponibilità della società Benevento.

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La reazione del legale di Lucioni

Nonostante questo però Lucioni è stato punito con un anno di squalifica. Queste le parole dell'avvocato del difensore Saverio Sticchi Damiani: "Il collegio ha riconosciuto tutte le attenuanti previste dalla normativa ma non si è sentito di applicare la norma sull'assoluta mancanza di responsabilità, che era quello che chiedevamo in via principale. Dispiace perché si poteva arrivare a una decisione del genere in tempi meno lunghi e senza illudere il ragazzo che è rientrato in campo e ora è stato squalificato. Era opportuna una gestione più attenta dei tempi del processo"

Lucioni presenterà ricorso

Il capitano del Benevento non ha intenzione di alzare bandiera bianca e andrà avanti nella sua battaglia legale. Il suo avvocato ha preannunciato di voler presentare ricorso: "Andremo avanti perché questo è uno dei pochi casi nei quali si può davvero escludere completamente la responsabilità dell'atleta".

La reazione di Lucioni dopo la squalifica

Ai microfoni di Sky, Lucioni ha esternato tutto il suo stupore per il provvedimento del Tribunale nazionale antidoping: "In questo momento è come se fosse caduto un filmine a ciel sereno, non avrei mai pensato che dopo l'assunzione delle colpe da parte del medico mi venisse dato un anno di squalifica, perché non siamo andati con l'idea di prenderci gioco della commissione antidoping ma con l'intento di dire la verità. Purtroppo evidentemente non è bastato ed ora c'è rammarico". Il calciatore si era illuso dopo il ritorno in campo ed è pronto al ricorso: "Mi era stata data la possibilità di giocare queste tre partite e stavo vedendo la luce in fondo al tunnel, purtroppo dovrò aspettare ancora parecchio e dovrò farmi forza. Spero che me la diano questa forza i miei compagni e la mia famiglia. Ho parlato con il mio avvocato subito dopo la sentenza, ci riconfronteremo domani, aspetteremo quello che scriverà la commissione e prenderemo una decisione, ma sicuramente il ricorso verrà fatto. Io ho fatto tutte le categorie professionistiche, sono arrivato in Serie A a trent'anni, era un sogno che avevo sin da bambino e mi è stato tolto dalle mani, però continueremo a lottare affinché venga ridota questa squalifica, non molleremo e vedremo cosa succederà".

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