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Donnarumma manda il Diavolo in paradiso. Strakosha si arrende a Romagnoli

Sono serviti i calci di rigore per decidere l’altra finalista della Coppa Italia. I tiri dagli undici metri all’Olimpico hanno favorito il Milan che grazie alle parate di Donnarumma e al rigore decisivo realizzato da Romagnoli raggiunge la Juventus in finale. Ottima prova per i due metronomi di centrocampo Leiva e Biglia. Male invece Cutrone e Marusic. Poco lucido Calhanoglu.
A cura di Michele Mazzeo
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Non sono bastati 210 minuti tra andata e ritorno per stabilire chi tra Lazio e Milan dovesse andare a sfidare la Juventus nella finale di Coppa Italia. E così ci sono voluti i calci di rigore per regalare al Milan di Rino Gattuso l'accesso all'ultimo atto della manifestazione. Dopo lo zero a zero dei tempi regolamentari, protrattosi anche nei supplementari, decisivo dal dischetto l'ultimo rigore di Romagnoli che grazie alle parate di Donnarumma manda il Diavolo in finale. Detto ciò, andiamo a vedere nel dettaglio quali sono stati i migliori e i peggiori in campo nella sfida dell’Olimpico tra la Lazio di Simone Inzaghi e il Milan di Gennaro Gattuso.

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La differenza la fa Donnarumma

Se la sua squadra è riuscita a mantenere la porta inviolata fino al 120′ è certamente merito di alcuni interventi provvidenziali di Gianluigi Donnarumma. Già durante i tempi regolamentari l'estremo difensore rossonero è stato grande protagonista, riuscendo a negare la gioia del gol ai vari Immobile e Milinkovic – Savic che lo hanno più volte sollecitato durante il match. Ma il vero exploit arriva nella lotteria dei calci di rigore quando neutralizza le conclusioni di Milinkovic – Savic, Lucas Leiva, prima che Luis Felipe mandasse alto regalando a Romagnoli la possibilità di mandare il Diavolo in finale.

L'equilibratore Lucas Leiva

Se la Lazio può attaccare costantemente con cinque o sei uomini mantenendo comunque un equilibrio grande merito di ciò va a Lucas Leiva. Il brasiliano fa da diga davanti alla difesa bloccando spesso sul nascere le ripartenze rossonere e rilanciando l'azione offensiva biancoceleste. Ordinato anche quando i ritmi scendono e deve amministrare il possesso palla. Tenta anche, senza riuscirci, di sorprendere Donnarumma con alcune conclusioni dalla distanza.  Ecco spiegato perché Simone Inzaghi nelle sue rotazioni rinuncia a tutti tranne che all'ex Liverpool. Il rigore sbagliato non incide in alcun modo sull'ottima prestazione del metronomo brasiliano.

Le statistiche di Lucas Leiva nella gara contro il Milan (fonte SofaScore)
Le statistiche di Lucas Leiva nella gara contro il Milan (fonte SofaScore)

La semplicità di Biglia

Stessa cosa fa dall'altra parte l'alter ego rossonero di Leiva. Il grande ex di giornata Lucas Biglia gioca infatti una partita ordinata facendosi preferire nella fase d'interdizione riuscendo a limitare la solita manovra biancoceleste sulla trequarti avversaria. A differenza del suo successore in maglia Lazio azzarda qualche verticalizzazione in più difettando però spesso per precisione, ma nel complesso la sua prova all'Olimpico rimane molto positiva.

La heatmap di Lucas Biglia nella gara contro la Lazio (fonte WhoScored)
La heatmap di Lucas Biglia nella gara contro la Lazio (fonte WhoScored)

Flop, cosa dimenticare e in fretta

Cutrone innocuo

Dopo le ultime gare da mattatore, arriva la prima prestazione da rivedere anche per il giovane Patrick Cutrone. Con tutte le attenuanti del caso dettate dall'età, il centravanti cresciuto nel vivaio rossonero all'Olimpico mette in campo il solito impegno e spirito di sacrificio, ma le volte in cui riesce ad essere pericoloso sono davvero pochissime. Non precisissimo in fase di appoggio ai compagni non riesce mai a trovare il guizzo giusto per sorprendere l'attenta guardia dei tre centrali biancocelesti. Va meglio per il Milan quando al suo posto entra Kalinic che però allo scadere dei tempi supplementari si divora il gol che avrebbe significato accesso immediato alla finale senza lotteria dei rigori.

Le statistiche di Patrick Cutrone nel match dell'Olimpico (fonte SofaScore)
Le statistiche di Patrick Cutrone nel match dell'Olimpico (fonte SofaScore)

Marusic in difficoltà

Nonostante un Rodriguez non proprio attentissimo Adam Marusic non riesce a sfruttare al meglio l'occasione facendosi vedere raramente dai compagni e non riuscendo quasi mai a raggiungere il fondo per mettere palloni interessanti per gli attaccanti biancocelesti. Inoltre il montenegrino in fase difensiva si fa trovare spesso in ritardo sulle ripartenze rossonere: la sua gara dura 15 minuti più del dovuto solo per l'infortunio a Martin Caceres che ha costretto Simone Inzaghi a ritardarne la sostituzione.

La heatmap di Marusic contro il Milan (fonte WhoScored)
La heatmap di Marusic contro il Milan (fonte WhoScored)

Calhanoglu appannato

A dispetto di quanto fatto nelle ultime apparizioni in maglia rossonera, nel match dell'Olimpico Hakan Calhanoglu non riesce ad incidere. Prima, in avvio di partita, con una leggerezza apre la strada a Milinkovic – Savic fermato solo da un ottimo intervento di Donnarumma, poi non riesce quasi mai a saltare il diretto avversario, sprecando alcune buone occasioni sbagliando spesso la scelta al momento della conclusione o del'ultimo passaggio.

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