Donadoni: “Destro non ha nulla da invidiare a Benzema”
Mattia Destro contro il Palermo è tornato a segnare dopo quasi due mesi. Il gol del numero ventidue è stato fondamentale per il Bologna – che dopo da una serie di risultati molto negativi era precipitato al quintultimo posto e dunque in piena zona retrocessione – perché la squadra di Donadoni aveva iniziato malissimo il match con il Palermo, passato avanti con Nestorovski che aveva sfruttato una topica clamorosa della difesa rossoblu. Destro con un fantastico colpo di testa ha firmato l’1-1 che ha tarpato le ali ai siciliani, poi mandati al tappeto nella ripresa dai gol dei centrocampisti Dzemaili e Viviani. A fine partita, se De Zerbi era deluso e teso perché rischia la panchina, le sconfitte consecutive adesso sono diventate sei, Donadoni era naturalmente gioioso. Perché i k.o. subiti da Crotone e Empoli rendono ancora più pesante il successo del Bologna. E forse per l’eccessiva enfasi il sempre tranquillo tecnico bergamasco si è lanciato in un paragone che fa discutere. Perché per Donadoni Destro vale Benzema:
Il Bologna gioca meglio con Destro? Normale, Mattia è un attaccante di valore assoluto, con un po’ di convinzione in più potrebbe tranquillamente diventare come uno di quei campioni che vediamo giocare in Champions League: Destro non ha nulla a che invidiare a un Benzema.
Per quanto ogni allenatore debba credere ciecamente nei propri calciatori e per quanto Donadoni sia convinto delle qualità di Destro, il paragone con Benzema è quanto meno ardito. Destro è senza dubbio un buonissimo attaccante che avrebbe potuto ottenere molto di più, fin qui, dalla sua carriera, in cui ha segnato 53 gol in Serie A (in 153 partite, praticamente segna un gol ogni tre partite), però Benzema ha un palmares stellare, ha vinto sedici trofei (con il Real Madrid ha vinto nel 2012 la Liga e due volte la Champions League) ed ha realizzato più di 250 gol in carriera.
