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Difese imbarazzanti, squadre vincenti. Real e Liverpool cambiano il calcio: la miglior difesa è l’attacco

Real Madrid e Liverpool giocheranno la finale di Champions. Favolose in attacco, le squadre di Zidane e Klopp peccano e non poco in fase difensiva, errori grossolani e banali da parte delle difese di ‘blancos’ e ‘reds’ nelle semifinali. Il calcio cambia, in Europa si gioca per vincere e torna così in voga nel calcio il concetto: ‘La miglior difesa è l’attacco’.
A cura di Alessio Morra
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Il calcio è in eterna evoluzione, come tutte le cose. L’Olanda di Cruyff, Sacchi e Guardiola hanno rappresentato i momenti di break. Tutti loro hanno vinto tantissimo e hanno avuti tanti emulatori. Ma la scuola italiana, quella classica, non è mai venuta meno e non è un caso che gli allenatori del BelPaese hanno conquistato titoli in ogni angolo del mondo. Italiani maestri di tattica, anche se questo non è per forza sinonimo di difesa old style e contropiede. Più che altro è un modo di interpretare il calcio che però in Europa ancora una volta non ha dato frutti e guardando le difese di Real Madrid e Liverpool, che si sfideranno nella finale di Champions, c’è da porsi qualche domanda.

Perché non si offenda nessuno ma la fase difensiva del Real Madrid e del Liverpool è parsa a tratti davvero imbarazzante. Certo i ‘blancos’ sono campioni d’Europa e a Kiev possono diventarlo per il terzo anno consecutivo, ma il Bayern, rigori non dati a parte, ha molti rimpianti. Nel ritorno contro la Juve senza Ramos il Real ha sbandato pesantemente, nelle due semifinali le falle sono state parecchie. Marcelo è un grande esterno, ma non il più bravo dei terzini nella fase difensiva, il Bayern con grande facilità è arrivato spessissimo in area di rigore. In Baviera in molti penseranno che con il miglior Lewandowski forse l’esito sarebbe stato molto diverso.

Ha il miglior tridente della storia della Champions il Liverpool (29 gol in 12 partite per Salah, Firmino e Mané), ed è riuscito a qualificarsi per la finale nonostante sei gol subiti in due partite, e la Roma nel return match ha colpito un palo e poteva avere un rigore che Skomina non ha incredibilmente visto. Alexander-Arnold è un giovane e crescerà, ma è stato surclassato nella ripresa all’Olimpico. Lovren ha perso il duello balcanico con Dzeko. Van Dijk è stato strapagato anche per questo, perché Klopp aveva bisogno di un giocatore che tenesse su la difesa.

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Come nomi la difesa del Real Madrid è eccezionale con Sergio Ramos, Varane, Marcelo e Carvajal, ma la fase difensiva del Real non passerà alla storia, come quella del Liverpool, che di nomi altisonanti non ne ha. Tra i difensori Reds forse solo Lovren andrà in Russia a giocare i Mondiali. E dal discorso esulano i due portieri che non sono sicuramente tra i dieci migliori al mondo: Navas ne ha combinate tante, mentre Karius non è stato mai convocato da Loew e il posto fisso con il Liverpool lo ha conquistato da pochi mesi.

Insomma in Europa torna in auge il vecchio detto: ‘la miglior difesa è l’attacco’. E questo forse è un altro indicatore di ‘arretratezza’ del calcio italiano, che è sempre diverso dagli altri, ma questa diversità non paga e forse tutto il movimento deve aggiornarsi e deve, speriamo presto, tornare competitivo a livelli altissimi. Il fallimento Mondiale, mancato dopo sessant’anni, non è figlio solo dell’ex c.t. e dell’ex presidente federale, ma di un sistema calcio italiano non al passo dei tempi. É vero che la Juve ha disputato due finali di Champions negli ultimi quattro anni, e la Roma è tornata dopo oltre trent’anni tra le prime quattro, ma il bilancio è negativissimo. In questo secolo l’Italia ha vinto solo tre Champions, il Real il 26 maggio ha la chance del tris, e mai l’Europa League.

Trent Alexander Arnold e il portiere Karius in battaglia con Dzeko.
Trent Alexander Arnold e il portiere Karius in battaglia con Dzeko.
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