Difese da incubo: all’Olimpico va in scena il festival degli errori

Non sazio dell'incredibile girandola di emozioni arrivata da San Siro, lo sguardo del tifoso si è spostato all'Olimpico dove Roma e Inter hanno dato vita ad un confronto senza filtri e senza limiti, condizionato dalla serata negativa dei difensori scesi in campo. Sono bastati cinque minuti, infatti, per gridare al gol. E lo hanno fatto i padroni di casa, grazie al tanto sbeffeggiato Edin Dzeko. Nel secondo tempo, anche il pari di Banega (migliore in campo e in rete tra le belle statuine giallorosse) e il match point di Manolas (lasciato libero di colpire), sono arrivati grazie ad errori individuali e di reparto delle due difese.

Lavori in corso
Per tutti i novanta minuti, le due squadre hanno tentato di approfittare degli imbarazzi delle rispettive retroguardie. Il "mismatch" sulle due corsie laterali nerazzurre, dove la Roma ha sfondato a suo piacimento (specialmente con Salah) è stato la fotografia del momento della difesa dell'Inter: già impallinata senza pietà in Europa League. Se de Boer si è disperato per la controfigura di Miranda e per lo stralunato Murillo, anche Spalletti ha avuto le sue "magagne" per le quali imprecare. Le stesse occasioni registrate dalla Roma, le ha avute infatti anche l'Inter grazie ai blackout di Manolas e Fazio e agli svarioni pericolosi dei due esterni: in primis Juan Jesus. Un'agonia per i tifosi, spettatori impotenti degli errori delle due formazioni. Una manna dal cielo invece per Massimiliano Allegri: reduce dalla vittoria di Empoli e da un pomeriggio davanti alla televisione a tifare Atalanta.

Banega imprendibile
A divertirsi sono stati soprattutto i tifosi neutrali, che hanno applaudito a scena aperta il fosforo e le giocate di Banega: signore del centrocampo e migliore in campo. Con le due squadre molto lunghe e senza protezione adeguata sulla mediana, le azioni da gol si sono infatti susseguite una dietro l'altra. Il risultato di tale squilibrio tattico è stato che Roma e Inter hanno sofferto su ogni ripartenza avversaria. Per trovare una soluzione, Spalletti e de Boer devono ancora lavorare.

La sosta per le nazionali, però, non è un vantaggio per i due tecnici. Saranno molti i giocatori che lasceranno Trigoria e Appiano Gentile. Questo complicherà la vita ai due allenatori che, oltre a dover preparare le prossime gare di campionato (la Roma andrà a Napoli, l'Inter riceverà il Cagliari), dovranno pianificare anche l'imminente ritorno in Europa League.