Difensori eccellenti: è Skriniar il centrale che recupera più palloni, poi Acerbi e Caldara
Con il campionato che ha già consumato il 26% delle 380 gare totali in programma, è tempo di primi parziali bilanci. È tempo di eleggere i migliori calciatori di questo entusiasmante avvio di stagione.
E così, vediamo quali sono i difensori centrali più efficaci della pista con interventi ravvicinati e tackle che non solo ostacolano le trame avversarie ma che portano anche al rapido recupero palla. Ecco, dunque, i migliori stopper, i migliori “intercettori” della Serie A.
Da Carneade a difensore eccellente, ecco Milan Skriniar
Due anni fa giocava per gli slovacchi dell’MSK Zilina e veniva considerato uno dei migliori talenti del calcio locale. Oggi quelle premesse, dopo un’ottima annata con la Sampdoria, si sono concretizzate con Skriniar leader e pilastro della nuova retroguardia nerazzurra del tecnico Spalletti. Un arcigno stopper che, in 10 gare, ha fatto ricredere anche i più scettici restituendo la giusta dimensione ai 23 milioni di euro investiti dall’Inter in estate.
L’ex blucerchiato, infatti, oltre ad una media voto mai più bassa del 6.5 è il centrale con maggiori recuperi palla della Serie A con 45 intercetti (4.5 per match) in stagione. Uno score importante che diventa una medaglia al valore di fianco a quelle già conquistate dopo aver messo la museruola a André Silva e soprattutto a Dries Mertens nella sfida di pochi giorni fa al San Paolo.
Acerbi è una certezza, contro di lui non si passa
In seconda posizione in questa graduatoria dei migliori centrali per palloni recuperati, invece, troviamo il difensore del Sassuolo Acerbi. L’ex Milan, rimasto in Emilia anche quest’anno, malgrado si trovi in una squadra in ricostruzione dopo l’era Di Francesco e quindi stia attraversando un periodo non proprio positivo, resta uno dei calciatori più affidabili del campionato. Il suo fatturato quanto a intercetti, infatti, lo pone un gradino sotto lo slovacco Skriniar per un solo recupero: 45 a 44. Eppure, l’italiano potrebbe tentare il sorpasso già nel corso della prossima gara quando si troverà di fronte il temibile Napoli di Sarri. Nel frattempo, se di squadra le soddisfazioni non sono tantissime, per quanto concerne l’aspetto individuale Acerbi non può che essere felice.
Koulibaly che roccia, 43 palloni recuperati in stagione
Sul terzo gradino del podio uno che grazie alla sua straripante fisicità riesce ad attrarre, quasi come un magnete, tutti i palloni che appaiono nella sua zona. Stiamo parlando, nello specifico, del senegalese Koulibaly che, grazie anche al suo fido compagno di reparto Albiol, sta schermando al meglio la propria porta con i campani seconda miglior difesa del torneo. E se l’azzurro è cresciuto in maniera esponenziale quanto a impostazione (precisione di passaggi al 91.8%), il suo marchio di fabbrica rimane l’uno contro uno e l’estremo atletismo. Armi che gli hanno permesso di sradicare dai piedi avversari ben 43 palloni in 10 gare tutte, ovviamente, da titolare.
Caldara stagione eccezionale con vista Juve
Fra gli italiani, invece, a dominare c’è un promesso sposo della Juventus, ovvero: Mattia Caldara. Il centrale dell’Atalanta, perno indispensabile del terzetto difensivo degli orobici sta confermando quanto di buono fatto lo scorso anno con un’annata decisiva per la sua definitiva maturazione che, al momento, sembra in pieno svolgimento. Una stagione fondamentale, dicevamo, col ragazzo che ha fatto anche il suo esordio in Europa League saggiando terreni ancora più ostici e complicati di quelli nostrani. Eppure, il ragazzino che è transitato anche per Trapani nella sua giovane carriera, sta stupendo tutti con una media voto di 6.25 e ben 5.3 intercetti in 8 gare che lo portano a quota 42 totali ad un tiro di schioppo dai migliori tre del ranking. Insomma, l’Atalanta se lo gode, la Juve lo attende.
Arcigno, duro e efficace: ecco Masiello
A chiudere il novero degli stopper d’eccellenza, in questo ristretto circolo di straordinari segugi della sfera, c’è Masiello dell’Atalanta. Il 31enne bergamasco, infatti, grazie alla cooperazione in fase di non possesso di tutta la squadra e a quella dal predetto Caldara, si ritrova ad essere molto efficace sul rettangolo verde. 38, infatti, sono i palloni recuperati dall’ex Bari che, malgrado un passato burrascoso, con voglia, impegno e qualche intervento duro, si sta riprendendo la parte giusta del palcoscenico. Quella dell'insuperabile centrale.