Diego Simeone potrebbe diventare l’allenatore del Manchester City (foto)
Le grandi manovre per le panchine dei top club europei sono iniziate da tempo. La prima mossa ufficiale potrebbe farla molto presto il Manchester City. Il club Campione d’Inghilterra infatti sta disputando una stagione molto al di sotto delle aspettative. Il punto di non ritorno per l’allenatore Pellegrini potrebbe essere rappresentato dall’ottavo di Champions League con il Barcellona. Perché il tecnico cileno, che un anno fa vinse la Premier e la Coppa di Lega, quest’anno è diventato assai prevedibile sui campi d’Inghilterra. Il City è stato eliminato dal Newcastle in Coppa di Lega, al secondo turno, addirittura dal Middlesbrough nel quarto turno di FA Cup, ha perso la finale di Community Shield con l’Arsenal e soprattuto sembra aver abdicato nei confronti del Chelsea, al comando con sette punti di vantaggio sui Citizens in Premier. Dunque se andrà male anche con il Barcellona pare davvero difficile immaginare ancora Pellegrini sulla panchina della squadra blu di Manchester.
Pep, Klopp o il ‘Cholo’ ? – La domanda naturalmente è semplice. Chi prenderà il posto dell’allenatore cileno? Il sogno è Pep Guardiola, che la ‘Bild’ vede ai ferri corti con il Bayern Monaco. Nell’elenco dei dirigenti del City è presente anche Jurgen Klopp, che al termine di questa difficilissima stagione potrebbe lasciare dopo sette anni il Borussia Dortmund. Ma adesso pare in pole position Diego Pablo Simeone. Il quarantaquattrenne argentino ha il curriculum e il carattere giusto per risollevare le sorti del City.
Simeone è adatto per il City? – Con l’Atletico Madrid Simeone ha fatto miracoli. Lo scorso anno ha vinto la Liga ed è andato ad un passo dalla vittoria della Champions. Complessivamente ha vinto una dozzina di trofei. E sabato scorso l’argentino ha sconfitto per 4-0 il Real Madrid, che nelle sei sfide stagionali non è mai riuscito a superare i ‘Colchoneros’. I dirigenti del club inglese hanno solo un dubbio. Riuscirà Simeone ha coniugare bel gioco e risultati? Perché il City vuole vincere e divertire, mentre il tecnico argentino preferisce prima vincere e poi, se serve, giocare pure bene.
