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Dieci frasi che rendono unico e inimitabile Giovanni Trapattoni

Giovanni Trapattoni oggi compie ottant’anni e per l’occasione abbiamo pensato di raccogliere dieci delle frasi più belle che il tecnico italiano più vincente della storia ci ha regalato nella sua meravigliosa e appassionante carriera. Facciamone buon uso… magari sono ancora d’insegnamento in un calcio che sembra aver smarrito la bussola.
A cura di Vito Lamorte
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Nel girono del suo ottantesimo compleanno abbiamo raccolto dieci delle frasi più belle che Giovanni Trapattoni ci ha regalato nella sua meravigliosa e appassionante carriera. Facciamone buon uso.

  • Mai dire gatto se non ce l’hai nel sacco.
  • Sì, il girone è facile, ma non mettiamo il carro davanti ai buoi. E dico questa, sennò mi dite che dico sempre quella del gatto.
  • Abbiamo ritrovato il nostro filo elettrico conduttore.
  • A proposito della benedetta (mai come in questo caso si addice meglio questo aggettivo!) acqua santa, mia sorella Romilda soleva dirmi: "Guarda, Gianni, che questa ti fortifica… ovviamente non ti assicura la vittoria." Ebbene, mi scuseranno gli intellettuali e anche i teologi di professione, ma parole come queste valgono molto di più di tanti libri, sono il segno manifesto di quanto ognuno di noi (anche la persona celebre ed affermata) abbia bisogno di affidarsi, di affidarsi anche ad un segno che rimandi ad un'Appartenenza più grande, ad un'Appartenenza con la "A" maiuscola. D'altronde è proprio questo esser convinto che c'è Qualcuno lassù che mi ha voluto prima calciatore e poi allenatore, che mi fa continuare in questo stupendo lavoro.
  • "The cat is in the sack, but the sack is not closed. The cat is in it, but it's open — and it's a wild cat" ("Il gatto è nel sacco, ma il sacco non è chiuso. Il gatto è dentro, ma il sacco è aperto – e si tratta di un gatto selvaggio").
  • Non sono né la Lollobrigida, né Marilyn, non merito tante attenzioni, sebbene spesso abbia anch’io un bel culo.
  • La palla non è sempre tonda, a volte c’è dentro il coniglio.
  • Sulla mia nazionale non mi stancherò mai di ripetere la verità. In Corea siamo usciti per gli errori sotto porta e perché nella partita decisiva non ho avuto Nesta e Cannavaro. All’Europeo la squadra è arrivata volando, con 18 risultati utili consecutivi: è stata eliminata da imbattuta, con 5 punti in 3 partite, per un gol di tacco in un’azione della Svezia viziata da due falli. Se poi vogliamo fare gli struzzi, per non dire un’altra parola simile a struzzi, liberissimi di farlo.
  • Per recuperare Totti, ho parlato più o meno con tutti. Manca solo il Padreterno.
  • I giocatori sono liberi di fare quello che dico io.
  • Il nostro calcio è prosa, non poesia.
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