De Ligt: “In Olanda non capiscono il no al Barcellona. Raiola? Decido io”
Nella prima amichevole della Juventus nell'International Champions Cup contro il Tottenham, de Ligt potrebbe mettere nelle gambe i suoi primi minuti con la Juventus. Nel frattempo il difensore, colpo di calciomercato dei bianconeri, in un'intervista al Telegraaf ha voluto rispondere a tutti quei tifosi olandesi che non hanno capito la sua scelta, preferendo la destinazione Barcellona a quella torinese. Parole decise quelle di de Ligt che ha voluto fare chiarezza anche sul tipo di rapporto lavorativo con l'agente Mino Raiola chiarendo che quella di andare alla Juventus è stata solo una volontà del giocatore.
de Ligt, Raiola e la risposta ai tifosi olandesi che preferivano il Barcellona alla Juventus
Matthijs de Ligt ha risposto così alle critiche ricevute nel suo Paese per aver scelto di trasferirsi alla Juventus e non al Barcellona, difendendo l'operato dell'agente Raiola che a suo dire non ha influenzato le scelte del suo assistito: "Credono che sia una cosa normale andare a giocare lì. Ma io ho scelto l'Italia dove potrò crescere come difensore. Chi negozia con i grandi club sa come funziona questo mondo, per questo da giovane ho trovato utile avere al mio fianco una persona che badi soltanto ai miei interessi. Credo che Mino sia il miglior agente al mondo. Le critiche arriveranno sempre e comunque, in Olanda potranno avere la loro opinione, ma io so cosa Mino fa per me. Quando la gente dice che mi costringe ad andare in una squadra, mi viene da ridere. Lui mi fornisce tutti gli elementi per prendere una buona decisione. Ha un'opinione e io ho la mia, prendo la decisione e poi gli dico di procedere. Abbiamo concordato la scelta della Juventus. In Olanda credono che sia strano che non si scelga il Barcellona e si dicono ogni genere di cose".
de Ligt e la scelta di accettare l'offerta della Juventus
La scelta di trasferirsi alla Juventus dunque è stata presa esclusivamente da de Ligt. Il difensore ha raccontato i giorni della trattativa tra i bianconeri e l'Ajax: "Sono molto felice di poter andare alla Juventus per come mi hanno voluto. Ho guardato semplicemente l'immagine sportiva, dell'ingaggio se ne occupa Mino: è il suo campo. Ma ovunque avessi firmato non mi sarei mai potuto lamentare di questo aspetto. È stata un'operazione molto lunga tra i club, ma anche le trattative sull'ingaggio hanno richiesto molto tempo. Sono stati giorni delicati, ma ora sono felice che tutto si sia risolto. Anche se sono stato sereno in cuor mio perché sapevo ciò che volevo ed ero convinto che sarebbe andato tutto per il verso giusto. Siamo a metà luglio, ci sono anche trasferimenti che si fanno a fine agosto, quindi penso di non potermi lamentare. Non mi aspettavo che sarebbe stato così emozionante".
Il perché del sì all'Italia del colpo di mercato de Ligt
Il colpo del calciomercato estivo della Juventus è convintissimo di aver fatto la scelta giusta, accettando una squadra che ha sempre gradito. E in Italia de Ligt potrà sicuramente crescere ancora dal punto di vista difensivo: "Onestamente sono sorpreso delle critiche sulla mia scelta. Tutti pensano che sarei dovuto andare al Barcellona, ma alla fine decido io! Guardo solo il mio sviluppo, ciò che è meglio per me. La Juventus crede tanto in me, mi ha fatto sentire realmente il desiderio di avermi in squadra e mi ha mostrato un piano di crescita molto chiaro. L'Italia poi è il paese nel mondo dove la difesa è più apprezzata. Sarà una scuola molto buona, con fantastici mentori, per poter diventare un difensore ancora più completo. Torino sta facendo da filo conduttore nella mia vita sportiva. Ci sono stato più volte: con la nazionale, per ricevere il titolo di Golden Boy e poi con l'Ajax. Ho bei ricordi dell'Allianz Stadium, perché è stata una delle migliori serate di calcio della mia carriera".
L'umiltà del neoacquisto della Juventus
In conclusione il saluto all'Ajax e una dimostrazione di grande professionalità e umiltà: "Il campionato, la coppa e le semifinali di Champions League: è stata una splendida stagione quella scorsa. Vorrei poter salutare tutti i tifosi. Il professionismo? – riporta Sky Sport – Assorbo tutte le informazioni perché ho un forte stimolo a diventare un giocatore sempre migliore. E cosa c'è di più bello che intraprendere nuove sfide in ogni settore e vedere che poi i miglioramenti si riflettono nelle competizioni? Non sono mai stato a feste o serate simili, bisogna vivere da professionisti e si gioca per tanti tifosi. Si basa tutto sul duro lavoro".