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Dal possibile ritiro al primo gol in A, 5 cose da sapere su Manuel Lazzari della Spal

Lazzari, il terzino proletario che si è guadagnato tutto col sudore della fronte, grazie al gol contro l’Udinese (sua prima rete assoluta in A), è divenuto uno dei personaggi più interessanti della seconda giornata di campionato. Dal provino andato male col Vicenza alla ripartenza in Serie D fino alla parabola con la Spal, ecco la storia del classe ’93 che sta vivendo un autentico sogno ad occhi aperti.
A cura di Salvatore Parente
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Per larghi tratti della sua vita da aspirante calciatore, da ragazzino di provincia in cerca della realizzazione del sogno di giocare in Serie A di fianco ai grandi del pallone, Lazzari ha avuto una storia piuttosto ordinaria, simile a mille altre. Simile a quelle che vivono sulla loro pelle i tanti, tantissimi giovani con un sogno nel cassetto ed un pallone sempre, 365 giorni all’anno, 7 giorni a settimana e 24 ore al giorno, fra i loro pensieri.

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A differenza dei tanti che però, ostacolati dalle mille difficoltà che il calcio ed il suo complesso mondo presentano, hanno mollato prendendo strade alternative, magari più comode, Manuel da Valdagno, anzi da Trissino (provincia di Vicenza), pur avendo ricevuto bocciature pesanti e rifiuti che avrebbero buttato giù un toro, non ha accantonato il suo sogno, anzi. Ripartendo dalle categorie minori, dal proletariato del calcio nostrano, l’operaio della fascia destra, infatti, ha coltivato, difeso e infine realizzato il suo sogno di diventare un calciatore professionista fino, come nei migliori epiloghi dei romanzi di Dickens, alla storica rete di ieri sera (quella del 2-0) contro l’Udinese. Una rete dal sapore di riscatto ma anche come controprova che è tutto vero, autentico, genuino: Lazzari è, oggi, un talento della nostra Serie A.

Gli inizi, la delusione di Vicenza e la ripartenza in D

Manuel nasce a Valdagno (in provincia di Vicenza) il 29 novembre del 1993 e come tanti ragazzini ama, sulla scia anche dell’ottimo Vicenza di Guidolin (semifinalista in Coppa delle Coppe), visceralmente il gioco del pallone. Così, un po’ come molti, alla solita domanda fatta dagli insegnanti su quale potrebbe essere il lavoro del futuro, il piccolo Lazzari risponde sempre, candidamente: il calciatore.

La scheda di Lazzari (Transfermarkt.it
La scheda di Lazzari (Transfermarkt.it

Ma la strada è più impervia delle parole di una frase formulata dall’innocenza, dalla spensieratezza e dall’ingenuità di un bambino. Manuel fa tutto in piena regola, si allena, studia e poi si propone alla squadra più vicina alla sua Trissino, appunto: il Vicenza. Lì, durante un provino per fare il suo ingresso negli Allievi però, saggia la sua prima vera batosta: i biancorossi non lo ritengono pronto, lo scartano dando una bella spallata alle sue ambizioni, ai suoi sogni. “Pensai anche di smettere, fu un momento delicato della mia vita”. Eppure, come nelle migliori sliding doors che la vita ti riserva, Lazzari, con l’aiuto della sua famiglia, non si arrende e riparte dall’inferno o, se vogliamo, dalla probante palestra della Serie D. Prima, 1 rete in 29 gare col Montecchio Maggiore stagione 2010/11, poi, 3 gol in 35 partite col Delta Rovigo l’anno successivo fino all’arrivo, alla svolta, dell’approdo nella Giacomense stagione 2012/13 nella seconda divisione della Lega Pro.

Il rendimento di Lazzari in maglia SPAL (Transfermarkt.it)
Il rendimento di Lazzari in maglia SPAL (Transfermarkt.it)

Alla SPAL quasi per caso

La svolta arriva al suo approdo proprio nella frazione di Masi San Giacomo del comune di Masi Torello, vicino Ferrara. Qui, infatti, gioca, nella Lega Pro Seconda Divisione la Giacomense che diverrà, in un gioco a incastri, in uno straordinario effetto domino, la salvezza e la rampa di lancio del ragazzo. E sì perché la più grande SPAL, la compagine della città estense, in preda ad una irreversibile crisi finanziaria, dopo la retrocessione della stagione 2011/12, il fallimento del luglio successivo ed il tentativo di ricostruzione dalla D nell’annata 2012/13, viene acquistata dal presidente della meno blasonata Giacomense Colombarini che rileva il titolo della SPAL e lo fonde col suo, per poi giocare le gare interne allo stadio Mazza. Un po’, per intenderci, come se il Chievo, per salvare il Verona, decidesse di unirsi a quest’ultimo. In questo complesso mosaico di situazioni extra calcistiche Lazzari viene tesserato dal nascente club che, per non esaurire i colpi di fortuna, viene ammesso, con la scomparsa dell’ex C2, nel torneo di Lega Pro.

Il doppio salto in avanti: arriva la Serie A

Qui, dopo la prima annata di assestamento, nella stagione 2015/16 il club del tecnico Semplici, con l’ausilio di Lazzari (1 gol in 31 gare) appronta il primo salto di categoria dopo 23 anni di assenza dalla Cadetteria e vince, nel mini girone con Cittadella e Benevento, la 17esima edizione della Supercoppa di Lega Pro. L’anno scorso, invece, il club di Ferrara, peraltro partito con soli italiani in rosa (quest’anno gli stranieri sono il 18.5% dell’intera squadra), con un progetto al cui centro ci sono proprio i prospetti a km 0, i ragazzi di provincia come Manuel, riesce a scalare la classifica della Serie B, a vincere il campionato con 78 punti in classifica e a ottenere la promozione dopo 49 lunghissimi anni dall’ultima apparizione edizione 1967/68.

Lo scarso feeling col gol

Nel corso della sua articolata e altalenante carriera, una delle poche costanti del suo gioco è stata la sua difficoltà nel riuscire a trovare la porta. Vuoi per un ruolo, quello di terzino destro o di esterno alto in un 3-5-2, non particolarmente vantaggioso, vuoi per un feeling con la porta ancora da trovare, Lazzari ha messo a referto, in 131 partite con la SPAL, solo 3 reti. La prima, in slalom contro il Rimini durante la seconda giornata della Lega Pro 2015/16, la seconda contro il Cittadella nel corso della Supercoppa del maggio successivo e, la terza, quella di ieri sera contro l’Udinese.

La favola contro l’Udinese

E poi, dopo le lacrime, la fatica, il sudore ed un sogno che quasi stava per essere archiviato, richiuso in un polveroso cassetto, quello dei rimpianti, in una domenica di fine agosto, la vita ti riserva il regalo più bello. E sì perché Lazzari dopo essersi rimesso in gioco in Serie D ed aver scalato da protagonista le categorie nazionali, dalla C alla Serie A, sembrava aver saziato la sua fame di gloria e avverato quel desiderio di diventare calciatore del massimo campionato italiano.

Nel dettaglio, la prestazione di Lazzari contro l'Udinese (Sofascore.com)
Nel dettaglio, la prestazione di Lazzari contro l'Udinese (Sofascore.com)

E invece, le cronache nazionali parlano di lui e s’innamorano della sua storia, della sua umiltà. E lo fanno non per un cross preciso, un assist al bacio o una diagonale difensiva perfetta ma, per un gol, il suo primo in A, del momentaneo 2-0, contro l’Udinese. Una rete quasi beffarda che prima di essere ufficializzata, omologata e convalidata, un po’ come metafora della carriera di Manuel, è stata rivista e rianalizzata con l’ausilio del Var: gol, attesa, offside sì, offside no e poi la gioia, unica, indescrivibile, braccia al cielo per Lazzari, sì è tutto vero.

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Caratteristiche tecniche, Lazzari a tutta fascia sulla destra

Artefice della promozione dei suoi in Serie A, Lazzari è un fluidificante di destra molto interessante ed in grado di coprire, dalla difesa all’attacco, tutta la corsia senza grossi problemi. Terzino destro in una difesa a quattro, esterno alto in un centrocampo a 5 e, all’occorrenza, ala in un attacco a tre, il numero #29 estense fa della velocità, del dinamismo e della corsa le sue armi migliori. Buone anche le sue qualità tecniche con la capacità di mettere al centro traversoni ben dosati e palloni molto interessanti con i 7 assist della scorsa annata in B a dimostrare tutto il suo valore. Da migliorare, invece, ma sembra che la strada imboccata sia quella giusta, la fase realizzativa con una maggior precisione nei pressi della porta avversaria.

L'evoluzione di mercato del cartellino di Lazzari (Transfermarkt.it)
L'evoluzione di mercato del cartellino di Lazzari (Transfermarkt.it)

Valore di mercato in netta ascesa

La stagione 2016/17 trascorsa a dispensare assist, a fare chiusure decisive al Mazza e ad essere sempre fra i migliori dei suoi aveva fatto girare più di qualche testa con una attenzione crescente verso di lui. Una attenzione che ha trasformato il suo valore di mercato verso l’alto nel giro di poco tempo. Basti pensare che, da luglio 2016 al luglio di quest’anno, il suo “market value” è passato dai 450mila agli 1.5 milioni di euro attuali con un aumento superiore al 200% ed un tassametro, ne siamo convinti, pronto a correre e ad aggiornare, sempre verso l’alto, il prezzo del ragazzo.

Il valore potenziale di Lazzari in caso di interessamento da parte di una big del nostro calcio (PlayRatings.net)
Il valore potenziale di Lazzari in caso di interessamento da parte di una big del nostro calcio (PlayRatings.net)

Valore potenziale a 2.5 milioni di euro

In più, in caso di interessamento da parte di una big del nostro calcio, la valutazione del numero #29 sarebbe ancora maggiore con un valore potenziale, sempre secondo il portale PlayRatings.net, di 2.58 milioni di euro. Un prezzo dal sapore dell'affare ma che, col passare dei mesi, potrebbe non più essere sufficiente per prelevarlo dalla matricola SPAL.

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