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Cristiano Ronaldo accusato di stupro

Dal Portogallo: il Real Madrid obbligò Ronaldo a pagare la Mayorga

Non si fermano le indiscrezioni sul caso che sta coinvolgendo l’attaccante della Juventus. Dopo le novità arrivate da Las Vegas, relative all’esistenza delle prove e ad un possibile interrogatorio del giocatore, ecco quelle dell’allora presunto atteggiamento coercitivo del Real Madrid nei confronti di CR7.
A cura di Alberto Pucci
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Il nome di Cristiano Ronaldo è sempre più sulla bocca di tutti. E non soltanto in Italia e in Europa, ma anche dall'altra parte dell'oceano da dove la polizia americana pare decisa ad ascoltarlo sul caso del presunto stupro di Kathryn Mayorga: la ragazza che nell'estate del 2009 il portoghese avvicinò in una discoteca di Las Vegas. Dopo l'ultima indiscrezione arrivata dagli States, ora anche dal Portogallo è arrivata una grave accusa che certamente alimenterà discussioni e polemiche.

Secondo il quotidiano "Correio da Manha", l'ex giocatore del Real Madrid sarebbe stato oggetto di forti pressioni da parte del club di Florentino Perez per pagare alla donna l'indennizzo di 375mila dollari. Il tutto di fronte alle resistenze di Ronaldo, che sin da subito si era dichiarato innocente. Come riferito dal giornale lusitano, la società madrilena reagì in questo modo e "obbligò" il giocatore perché spaventata delle possibili ripercussioni sull'immagine del campione appena sbarcato a Madrid.

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La testimonianza che non coincide

Nell'articolo del "Correio da Manha", viene dunque spiegato il presunto atteggiamento del club spagnolo: preoccupato dalle notizie della stampa rosa e dall'allora esposizione mediatica di CR7, finito sotto i riflettori anche per la relazione con Paris Hilton. Oltre all'indiscrezione del fantomatico accordo trovato dai legali del Real Madrid e del giocatore per ottenere il silenzio della donna, il giornale portoghese ha inoltre messo in evidenza un dettaglio dell'accusa che non coinciderebbe con quello della difesa.

"La Mayorga dice che abbandonò la suite dell’hotel Palms Palace dove ebbero luogo i fatti poco dopo il presunto stupro – si legge nell'articolo – La versione di CR7 è decisamente diversa: dopo aver consumato il rapporto sessuale lui e la Mayorga tornarono alla discoteca Rain e passarono insieme altre ore della notte". Una discrepanza che verrà valutata da Peter Christiansen, l'avvocato di Las Vegas che secondo il "Correio da Manha" avrebbe preso il posto di David Chesnoff per difendere Cristiano Ronaldo.

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