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Dal Genoa al Palermo: la cavalcata vincente dell’Inter in Coppa Italia

L’Inter vince con il Palermo la Coppa Italia confermandosi campione in carica. Un successo che parte da lontano.
A cura di Alessio Pediglieri
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inter coppa italia

Il successo dell'Inter in finale di Coppa Italia è stato il naturale epilogo di una galoppata che ha visto spesso i nerazzurri protagonisti assoluti del trofeo nazionale. Dopotutto, da quasi un decennio a questa parte, la Coppa Italia è un'affare dell'Inter che si è aggiudicata quattro delle ultime sette edizioni arrivando in finale quasi sempre. Contro il Palermo, la vittoria per 3-1 ha segnato un finale di stagione trionfante per i nerazzurri che hanno potuto dimenticare le amarezze per un campionato perso in favore del Milan e una Champions League sfumata dopo la sconfitta imbarazzante contro lo Schalke 04.

L'EDIZIONE 2010-2011, DA CAMPIONI IN CARICA – Ciò che non è riuscito in campionato e in Europa, è riuscito in Coppa Italia: l'Inter si è cofermata la Regina mantenendo saldamente il titolo già conquistato l'anno precedente ai danni della Roma. La Coppa Italia 2010-2011 è stata la 63ª edizione della manifestazione che ha preso anche il titolo di Coppa del 150º anniversario dell'Unità d'Italia. A tal proposito, alla squadra vincente è stato assegnato un doppio trofeo.
Iniziata l'8 agosto 2010, si è conclusa il 29 maggio 2011 in un cammino che ha visto 80 squadre partecipare: 5 squadre di serie D, 7 squadre di Seconda Divisione, 24 di Prima Divisione, 22 squadre di serie B e le 20 di serie A. La competizione è interamente ad eliminazione diretta. Con eccezione delle semifinali, tutti i turni si svolgono in gara unica, con eventuali tempi supplementari e calci di rigore. Tra agosto e dicembre si sono svolti i rimi quattro turni preliminari, mentre da fine dicembre a metà gennaio con gli ottavi di finale Sono entrati in lizza gli ultimi 8 club di Serie A: i 7 partecipanti alle coppe europee (fra i quali l'Inter detentrice della coppa) e la migliore classificata della Serie A 2009-2010 esclusa dalle competizioni internazionali, ovvero il Parma. Queste squadre hanno giocato di diritto in casa, ciascuna contro una delle 8 squadre provenienti dai turni preliminari (anch'esse tutte appartenenti alla massima serie).

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IL GENOA CAPITOLA AGLI OTTAVI NEL SEGNO DI ETO'O – Il 12 gennaio, al debutto da campioni in carica davanti al proprio pubblico di San Siro, i nerazzurri sfidano e vincono il Genoa approdando ai quarti di finale. I padroni di casa sbloccano il risultato subito, al quarto d'ora, con Samuel Eto'o; il camerunense continua poi nel suo personale show siglando la doppietta al 43′. Nella ripresa, al 54′, il Genoa accorcia le distanze con Kharja (poi nerazzurro a fine mercato invernale) che realizza dal dischetto il rigore causato da un fallo di Ranocchia sanzionato col giallo anche se poteva starci il rosso come ultimo uomo. Passano 5′ minuti è l'Inter rimette subito le cose a posto con Mariga che di testa batte Scarpi. Inutile il gol di Sculli allo scadere. La squadra di Leonardo accede ai quarti dove incontrerà Il Napoli che batte il Bologna.
Inter-Genoa 3-2
Marcatori: 15′, 43′ Eto’o (I), 9′st rig. Kharjia (G), 14'st Mariga (I), 46'st Sculli (G)
Inter (4-3-1-2): Castellazzi; Maicon (43'st Rivas), Ranocchia, Materazzi, Santon; Zanetti, Cambiasso, Mariga; Muntari (11'st Biabiany); Eto’o (25'st Obi), Pandev. A disposizione: Orlandoni, Lucio, Nwankwo, Milito. All.: Leonardo.
Genoa (4-3-1-2): Scarpi; Rafinha, Dainelli, Moretti, Criscito; Jelenic (1'st Mesto), Veloso, Kucka; Kharja (17'st Palacio); Boakye, Rudolf (17'st Sculli). A disposizione: Perin, Rossi, Milanetto, Zuculini. All.: Ballardini.
Arbitro: Pierpaoli di Firenze
Ammoniti: Ranocchia, Muntari (I)

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LA SFIDA DEL SAN PAOLO, DECISA AI RIGORI – Dopo il Genoa, all'Inter tocca il Napoli di Lavezzi, Cavani e compagni. Una gara che si disputa in casa partenopea e che vede gli azzurri di Mazzarri vivere il miglior momento stagionale in cui si cullano speranze per la Coppa e per il campionato. E' il 26 gennaio e ci vorranno i calci di rigore per eliminare il Napoli dalla Coppa Italia. Una bella partita degli azzurri non è bastata per sopraffare l'Inter, che è stata più cinica nella lotteria dei rigori. Del ‘Pocho' Lavezzi l'errore decisivo dagli undici metri, nel 4-5 finale, dopo che i tempi supplementari si erano chiusi 0-0.
I tempi regolamentari al San Paolo sono sinonimo di spettacolo e spreco: nella prima frazione di gioco, un'azione spumeggiante del Napoli culmina nella rete a porta vuota di Cavani. Il gol sarebbe regolare, ma un sospetto fuorigioco invita il guardalinee ad annullarlo con l'arbitro Valeri che conferma la decisione del proprio assistente. Più tardi, negli stessi primi 45 minuti, Cambiasso colpisce la palla a botta sicura da 2 metri, ma De Sanctis compie una incredibile parata e salva il risultato con un riflesso felino deviando il pallone sulla traversa. Il secondo tempo è ancora principalmente del Napoli che si divora due-tre occasioni clamorose con Hamsik (tiro nell'area di rigore respinto da Castellazzi) e Cannavaro (stop di petto nell'area piccola e facile presa del portiere nerazzurro). L'Inter fa poco, regge l'urto e si va ai supplementari sul risultato di 0-0.
I tempi supplementari sono ancora all'insegna dell'assedio azzurro: i napoletani, forti del pubblico di casa, cercano ripetutamente la porta difesa da Castellazzi, e l'estremo difensore compie più di un intervento, soprattutto quando salva in uno-contro-uno su Lavezzi. Ma non c'è niente da fare: al 120′, il risultato non si sblocca. E si va ai rigori.
Dal dischetto, questo è l'ordine dei tiratori: Cavani gol; Eto'o gol; Hamsik gol; Cambiasso gol; Lavezzi fuori; Pandev gol; Zuniga gol; Thiago Motta gol; Yebda gol; Chivu gol.

Napoli-Inter 0-0 (4-5 d.c.r.)
Napoli (3-4-2-1): De Sanctis; Campagnaro, Cannavaro, Aronica; Maggio, Gargano, Pazienza (97′ Yebda), Dossena (70′ Zuniga); Lavezzi, Hamsik; Cavani. A disp.: Gianello, Santacroce, Cribari, Zuniga, Yebda, Sosa, Lucarelli. Allenatore: Mazzarri.
Inter (4-3-1-2): Castellazzi; Maicon, Cordoba (83′ Lucio), Ranocchia, Chivu; Thiago Motta, Cambiasso, Zanetti, Stankovic (63′ Mariga); Pandev, Eto'o. A disp.: Orlandoni, Lucio, Materazzi, Santon, Mariga, Obi, Coutinho. Allenatore: Leonardo.
Arbitro: P. Valeri di Roma.
Ammoniti: Cannavaro (N), Thiago Motta (I), Cavani (N), Lucio (I).

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ANCORA LA ROMA, MA IN SEMIFINALE – La Coppa Italia riserva per quest'edizione solo un'occasione per gare di andata e di ritorno e lo fa in semifinale, dove l'Inter ritrova l'avversaria degli ultimi anni: la Roma. Nell'altra semifinale ci sarà la sfida inedita tra il Palermo e il Milan. Si prospetta un derby milanese all'Olimpico per il 29 maggio ma a deludere le attese non saranno i nerazzurri di Leonardo. Il 19 aprile proprio sul campo della Roma, che sarà lo stesso della finale, l'Inter guadagna un successo che la proietta verso il trionfo. La gara è decisa da una prodezza: l'eurogol di Dejan Stankovic, che al 45′ lascia partire un destro potente e preciso, insaccando la sfera alle spalle di Doni. La reazione giallorossa nel secondo tempo, però, non si vede: più volte i nerazzurri sono andati vicini al raddoppio, sfiorandolo soprattutto con Pazzini e Sneijder.

Andata
Roma-Inter 0-1
Marcatori: 45′p.t. Stankovic (Int)
Roma (4-2-3-1): Doni; Cassetti (34′s.t. Rosi), N.Burdisso, Juan, Riise; Pizarro, De Rossi; Taddei, Perrotta (28′s.t. Simplicio), Vucinic; Borriello (18′s.t. Menez). Panchina: Lobont, Castellini, Loria, Brighi. All. Montella
Inter (4-3-1-2): Julio Cesar; Maicon, Ranocchia, Lucio, Nagatomo; J.Zanetti, Cambiasso, Stankovic (49′s.t. Mariga); Sneijder; Milito (30′s.t. Pazzini), Pandev (37′s.t. Obi). Panchina: Castellazzi, Chivu, Materazzi, Thiago Motta, Coutinho. All. Leonardo
Ammoniti: Taddei (Rom), Maicon (Int), Burdisso (Rom), Ranocchia (Int), Sneijder (Int)
Arbitro: Rizzoli

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Nel match di ritorno, la squadra di Leonardo davanti al proprio pubblico di San Siro non si fa sorprendere e fa 1-1 con la Roma nella semifinale passando il turno in virtù della vittoria per 0-1 nell'andata all'Olimpico. Al vantaggio nerazzurro di Samuel Eto'o al 58′ fa seguito la rete di Borriello all'85, che ha regalato un finale di speranza ai giallorossi che però non è bastato. Come spesso accade nelle sfide tra Inter e Roma, tanto nervosismo nel finale con Burdisso a muso duro con alcuni ex compagni di squadra e la panchina della Roma che ha protestato per un fuorigioco fischiato a Borriello e per soli tre minuti di recupero concessi dall'arbitro Orsato.

Ritorno
Inter-Roma 1-1
Marcatori: 13's.t. Eto’o (Int), 39's.t. Borriello (Rom)
Inter (4-3-1-2): Julio Cesar, Maicon, Lucio, Chivu, Nagatomo, Zanetti, Cambiasso, Mariga, Kharja (30's.t. Thiago Motta), Etò’o, Pazzini (22's.t. Milito). A disp.: Castellazzi, Samuel, Coutinho, Thiago Motta, Obi, Pandev. All.: Leonardo
Roma (4-2-3-1): Doni, Cassetti, N. Burdisso, Juan, Riise, De Rossi, Pizarro (1's.t. Greco), Perrotta, Simplicio (11's.t. Vucinic), Menez (29's.t. Caprari); Borriello. A disp.: Lobont, Loria, Castellini, Rosi. All.: Montella
Ammoniti: Maicon (Int)
Note: al 49′s.t. Orsato espelle per proteste magazziniere e medico sociale della Roma
Arbitro: Orsato di Schio

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IN FINALE, IL TRIONFO NERAZZURRO – Nella finale dell'Olimpico l'Inter non concede speranze alla sorpresa Palermo. Finirà 3-1 per i nerazzurri che si dimostrano cinici e spietati. I rosanero fanno la gara, gestiscono l'incontro, sono anche più pericolosi. I nerazzurri di Leonardo sono però più cinici: tre occasioni limpide e tre gol dietro le spalle del portiere Sirigu. Per il Palermo arriverà anche la rete della bandiera di Munoz sul 2-0 ma poco varrà a cambiare le sorti di un match non privo di polemiche per gli errori macroscopici dell'arbitro Morganti che non vede un rigore su Pinilla, la palla oltre la linea di fondo in occasione della rete rosanero e la troppo frettolosa espulsione di Munoz. Il presidente Zamparini esagerà nel finale di gara defonendo i nerazzurri come Banda Bassotti.

Inter- Palermo 3-1
Marcatori: 26'p.t. Eto’o (Int), 31's.t. Eto’o (Int), 43's.t. Munoz (Pal), 47's.t. Milito (Int)
Inter (4-3-1-2): 1 Julio Cesar, 55 Nagatomo, 6 Lucio, 15 Ranocchia, 26 Chivu; 4 Zanetti, 8 Thiago Motta (38's.t. Mariga), 5 Stankovic; 10 Sneijder (42's.t. Milito), 7 Pazzini (16's.t. Pazzini), 9 Eto’o. A disp.: 12 Castellazzi, 23 Materazzi, 25 Samuel, 14 Kharja. Allenatore: Leonardo.
Palermo (4-3-2-1): 46 Sirigu; 16 Cassani, 6 Munoz, 3 Goian (24'p.t. Carrozzieri), 42 Balzaretti; 8 Migliaccio, 94 Acquah (10's.t. Miccoli), 23 Nocerino; 27 Pastore, 72 Ilicic; 9 Hernandez (32's.t. Pinilla). A disp.: 99 Benussi, 36 Darmian, 11 Liverani, 4 Kasami. Allenatore: Delio Rossi.
Ammoniti: Acquah (Pal), Munoz (Pal), Carrozzieri (Pal)
Espulsi: al 43's.t. Delio Rossi per proteste, al 45's.t. Munoz (Pal)
Arbitro: Emidio Morganti (Ascoli Piceno).

https://www.youtube.com/watch?v=adaTVWCLfQE
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