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Da Sheva a Ibra: 5 bomber che hanno segnato il derby di Milano

Dalla fine degli Anni ’90 a oggi attaccanti di spessore internazionale hanno vestito le due casacche. Ecco una carrellata di bomber del passato che ha infiammato la stracittadina.
A cura di Vito Lamorte
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Erano diversi anni che Milan e Inter non annoveravano tra le loro fila due bomber degni di questo nome: Carlos Bacca e Mauro Icardi sono i terminali offensivi delle due squadre meneghine che stanno vivendo due momenti molto differenti. Se il Milan è partito alla grande con un terzo posto insperato ad inizio stagione, l'Inter ha cambiato 4 allenatori in poco più di 90 giorni ma, nonostante ciò, Maurito è capocannoniere della Serie A con 10 reti in 12 giornate al pari di Edin Dzeko.

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A differenza del colombiano che lo scorso anno ha timbrato il cartellino nella stracittadina di ritorno, Icardi ancora non è mai riuscito a segnare al Milan: il centravanti argentino contro i rossoneri è andato in bianco in 7 occasioni e il suo digiuno totale è di 475’ (90’ con indosso la maglia della Sampdoria, i restanti 385’ con quella dell’Inter). Nella mente della punta nerazzurra è ancora vivo il ricordo dell’ultimo derby, quello dello scorso 31 gennaio, quando l’Inter fu travolta (3-0) e lui fallì il calcio di rigore del possibile 1-1. Domenica potrebbe essere l'occasione giusta per sfatare questo tabù.

Storia di bomber

Dalla fine degli anni '90 ad oggi si sono succeduti diversi attaccanti di spessore internazionale con le due casacche: dal Fenomeno allo zar d'Ucraina passando per il Principe di Avellaneda Super Pippo e Ibracadabra. Cinque punte che ogni allenatore vorrebbe nel proprio roaster per la loro qualità e la loro media reti.

Andriy Shevchenko

L'uomo arrivato da Kiev è il maggior goleador del derby di Milano con 14 reti. Un vero e proprio incubo per i tifosi interisti. Il ricordo più bello del passato rossonero di Sheva è sicuramente la rete nella semifinale di ritorno di Champions League 2002/2003 che decretò il passaggio del Milan alla finale di Old Trafford e l'eliminazione dei nerazzurri di Hector Cuper. Tutto questo in casa dei cugini. Andriy era una vera "ira di Dio" perché sapeva colpire in ogni modo: piede, testa, soluzione acrobatica, rigore. Non c'era una cosa che non sapesse fare.

https://www.youtube.com/watch?v=jhmNRtBRxnM&t=4s

Diego Milito

L'incubo dei tifosi rossoneri per diverse stagioni aveva la maglia numero 22 a strisce nerazzurre: Diego Alberto Milito è sempre stato un uomo da grandi partite. Uomo derby già a Genova, El Principe appena si è trasferito a Milano è diventato subito decisivo e ha iscritto il suo nome nella classifica marcatori della stracittadina vicino a gente come Sandro Mazzola. Le reti complessive dell'argentino nei derby sono 6 ma tre li ha realizzati in una gara sola che ha, di fatto, scucito lo scudetto al Milan per consegnarlo alla Juventus. Quella di Milano è la seconda tripletta in un derby italiano per Milito: l'altra risale ad un Genoa-Sampdoria della stagione 2008/2009.

Filippo Inzaghi

Non viene mai ricordato troppo il numero 9 del Milan e della Nazionale. Filippo Inzaghi è uno di quelli che ha sempre fatto le cose perbene e nelle gare importanti è spesso stato determinante. Le sue 4 reti nei derby di Milano sono sempre state decisive perché il Milan ha sempre portato a casa i tre punti. Non avrà avuto l'eleganza e la pulizia di altre punte ma in quanto a efficienza Inzaghi è imbattibile.

Zlatan Ibrahimovic

I primi derby di Milano li ha giocati con l'Inter prima di passare al Milan via Barcellona. Con i nerazzurri ha realizzato 2 reti contro i cugini mentre con la maglia rossonera ne ha messi a segno 4. Zlatan è uno che lascia il segno ovunque va. Mai banale. Due momenti fissano Ibra nei ricordi dei tifosi milanesi. Il primo, sponda nerazzurra, risale alla gara della stagione 2006/2007 quando saltò Nesta con un colpo sotto e trafisse Dida con un tiro al volo di destro.

Per quanto riguarda i tifosi di fede rossonera, invece, possiamo tornare alla stagione 2010/2011 che vedeva il ritorno in Italia dell'attaccante svedese e al minuto 5 del primo tempo bucava Julio Cesar su rigore. Era l'Inter post Triplete che dopo una grande rincorsa ha dovuto cedere lo "scudo" ai cugini.

Ronaldo

Dulcis in fundo c'è il Fenomeno. Lui non è paragonabile con nessuno dei precedenti perché era un'altra storia sotto tutti i punti di vista. Ronaldo arrivò a Milano nella stagione 1997/1998 e l'Inter cambiò marcia ma, nonostante avesse tra le sue fila il calciatore più forte del mondo, i risultati non arrivarono. Subito a segno nei suoi primi due derby: su rigore all'andata e con un pallonetto pregevole nella gara di ritorno. A fine stagione secondo posto in campionato e una Coppa UEFA da urlo contro la Lazio. Ma arriva il Mondiale del 1998 e niente è più come prima.

Ritorno a Milano, sull'altra sponda. E questo fa malissimo ai tifosi interisti, più dell'addio di qualche ano prima per andare a Madrid. L'11 marzo del 2007 il Fenomeno con la maglia rossonera numero 99 batte di sinistro Julio Cesar al 40′ e si porta le mani dietro le orecchie per ascoltare i fischi dei suoi ex supporter. San Siro diventa una bolgia. L'Inter di Roberto Mancini riesce a ribaltare la gara con Cruz e Ibrahimovic ma la ferita nel cuore rimane.

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