Da Kakà ad Hazard, l’Europa dei campioni che hanno deluso o stanno nascendo

Con i vari campionati europei oramai archiviati e le coppe assegnate, il calcio del Vecchio Continente sta godendosi una meritata pausa prima dei botti di un calciomercato che non lascerà delusi gli amanti dei colpi a sorpresa. C'è tanta carne al fuoco, molti i nomi che dovrebbero cambiare maglia, Paese e campionato: alcuni lo faranno, altri ci sorprenderanno, altri ancora saranno una ‘delusione‘ se non si muoveranno dai rispettivi club. Ma prima di tutto ciò, c'è ancora un tassello da inserire che si chiama Coppa America 2011. Infatti, la più grande rassegna al di là dell'Oceano tocca da vicino il futuro del calcio europeo; moltissimi campioni sudamericani militano nei più grandi club e hanno segnato, per un verso o per un altro, le sorti delle proprie squadre in quest'ultima stagione. La convocazione nella propria nazionale e la vetrina della Coppa America potrebbe fare il resto, ridando smalto o confermando nuovi valori, tutti ingredienti che ridaranno sapori probabilmente inaspettati al prossimo ricchissimo menù di mercato. Senza dimenticare però, anche i calciatori europei che hanno deluso o entusiasmato e che adesso si stanno godendo un meritato riposo.

UN'EUROPA SEMPRE PIU' BRASILIANA – Da sempre in Eruopa si è ricercato l'estro e la fantasia di un calcio lontano dai nostri confini e il Brasile ha regalato agli amanti del pallone, storie e campioni indiscussi. anche quest'anno, in Europa, tanti sono stati i giocatori brasiliani a vestire più o meno prestigiose maglie di club, alcuni deludendo, altri confermando ottimi risultati. Tra i delusi, il portabandiera è certamente Ricardo Kakà. Escluso dalla convocazione del Brasile per la Coppa America, l'ex stella rossonera a Madrid ha vissuto ancora una stagione fatta di problemi prima fisici e poi psicologici: con un fisico che ha avuto infortuni che l'hanno tenuto lontano dai campi di calcio, anche a livello mentale è stata davvero dura reggere l'urto di un ambiente che ha provato – con Mourinho – a fare a meno di Kakà, cercando di dimostrare che nessuno è indispensabile. E quando è stato il momento del rientro, la condizione non ha permesso mai al fuoriclasse brasiliano di dimostrare di essere tornato quello di un tempo. Altra delusione, per motivi diversi, è stato Maicon, l'esterno destro nerazzurro che proprio al Real Madrid sarebbe voluto andare la scorsa estate e che ha vissuto una stagione a rendimento insufficiente. Le sirene di mercato l'hanno condizionato a tal punto che la sua prematura partenza per il Brasile – e per la Coppa America – non hanno destato alcun interesse nel popolo nerazzurro che guarda già al Colosso come quasi un ex giocatore da ricordare negli annali di storia. Tante invece, le facce brasiliane d'Europa a sorridere e a dare conferma della proprie qualità. In Spagna, Dani Alves del Barcellona ha contribuito in prima persona ai successi azulgrana confermandosi a 28 anni, un completo esterno di quantità e qualità. In tre anni di Barça ha vinto tutto e con la maglia della nazionale ha già alzato una Coppa America nel 2007 e l'oro nella Confederations Cup del 2010. Insieme a lui, nella Liga spiccano i nomi dei connazionali Elias e Nilmar.

Il 26enne centrocampista dell'Atletico Madrid, vincitore sull'Inter della Supercoppa Europea di inizio stagione, ha segnato solo 14 presenze e due gol ma ha dimostrato di essere tra i più in forma tanto che Menezes l'ha voluto con sè, così come ha fatto con l'estro dell'attaccante del Villarreal autore di una stagione più che positiva al fianco di Pepito Rossi nel Sottomarino Giallo. Anche i brasiliani d'Inghilterra non hanno deluso, come Anderson del Manchester United campione, David Luiz e Ramires nell'ultimo Chelsea targato Ancelotti e Sandro del Tottenham. Mentre gli ultimi tre arrivano dalla loro prima stagione a grandissimi livelli in Europa, per il centrocampista dello United è una piacevolissima conferma, dimostrandosi a soli 22 anni di essere un trequartista dalle grandi doti e uno dei giovani più promettenti del panorama calcistico attuale.
LA CARICA DEGLI ANGELI DALLA FACCIA SPORCA – Non da meno dei brasiliani, anche il gruppo di argentini presenti in Europa è assai ricco di campioni che hanno confermato il loro valore e che si sono meritati una convocazione alla prossima Coppa America. Tra loro, spiccano la novità del giovane portiere del Getafe, Oscar Ustari che si è messo in luce sia in Liga che in Coppa del Re, e di Ever Banega l'astro nascente del Valencia e oggetto del desiderio di moltri club prestigiosi – tra cui l'Inter in Italia – che vorrebbero ingaggiare il talentuoso centrocampista di Rosario. Per loro due, la Coppa America sarà un esame importante, mentre potrà essere una conferma per altri connazionali più avvezzi a tali palcoscenici ma non meno interessati dal prossimo calciomercato, come Aguero, Tervez, Zabaleta, tre nomi che potrebbero cambiare maglia e campionato con la prossima stagione. Senza dimenticare chi dal calciomercato è già fuori da tempo ma tiene da anni sempre alto il vessillo dell'Argentina in Europa come sua Maestà la Pulce Messi – vincitore degli ultimi due Palloni d'Oro e stella indiscussa del Barcellona – insieme a Higuain, Gago, Mascherano, Di Maria e gli italiani Zanetti, Cambiasso, Lavezzi e Pastore tutti non a caso in blocco convocati nell'Argentina di Sergio Batista.

I PROMOSSI IN CASA PROPRIA – E tra tanti giocatori sudamericani, in quest'ultima stagione hanno fatto parlare di sè in positivo o in negativo anche altri giocatori europei sul passaporto con il timbro dei campioni nel DNA. In Germania, il Borussia Dortmund campione ha fatto brillare la stella di Nuri Sahin prontamente ingaggiato già dal Real Madrid, esploso definitivamente portando la propria squadra prima in Bundesliga. In Francia, il nome nuovo è invece quello di Eden Hazard del Lille, miglior giocatore della Ligue1 2010-2011 oppure quello di Taye Taiwo, il nigeriano dell'Olympique Marsiglia approdato al Milan campione d'Italia: un terzino sinistro dalla devastante forza fisica. in Belgio si fa tanto parlare di Axel Witsel – e non solo perchè corrisponde all'identikit di Allegri per il Milan – da una vita allo Standard Liegi e già calciatore belga del 2008 a soli 19 anni o di Romelu Lukaku, attaccante dell'Anderlecht, classe 1993, definito il ‘nuovo Drogba'. In Inghilterra, i nomi che sono esplosi sono quelli del difensore dell'Arsenal, Vermaelen, colonna del reparto arretrato dei gunners, del laterale esterno sinistro del Tottenham, il gallese Gareth Bale messosi in luce nel 4-3 rimediato dagli Spurs a San Siro con l'Inter in Champions League o del suo alter ego croato Luka Modric, compagno di squadra e autore di una stagione ad altissimi livelli.