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Da Bereszynskyi a Linetty, ecco i nuovi talenti della Samp rivelazione

Ecco i profili di alcuni dei protagonisti della cavalcata doriana che potrebbero infiammare il mercato in uscita dei blucerchiati nei prossimi mesi.
A cura di Salvatore Parente
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Il miracolo Sampdoria che per certi versi somiglia molto a quello dello scorso anno dell’Atalanta, è forse una delle storie più belle e avvincenti di questo avvio di Serie A. Giampaolo, la Samp e l’Europa, con vista Champions, una gara ancora da recuperare, 26 punti in 12 gare (media di2,16 a partita) ed un calcio davvero spumeggiante. Il tutto, con una campagna acquisti buona ma nata dopo gli addii dolorosi di tanti protagonisti della passata stagione.

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Eppure, malgrado le cessioni dei vari Muriel, Bruno Fernandes e soprattutto Schick e Skriniar, Ferrero ed il suo Ds Osti hanno trovato i giusti sostituti per una macchina che ora sembra girare a pieno regime nell’infinito gran premio del massimo campionato. Così, fra il record di miglior avvio casalingo della storia, 6 successi su 6 (7 se inseriamo anche l’impegno di Coppa Italia col Foggia), o del miglior inizio ogni epoca di stagione con 8 vittorie in 12 partite contro le 7 in 13 gare dello scudetto di Vujadin Boskov, vediamo quali sono i talenti più forti di questa nascente corazzata: la Samp di Giampaolo.

Torreira incanta tutti, il suo valore di mercato sale

Fra i giovani leader della Doria non possiamo non annoverare il ‘volante’, il regista basso davanti alla difesa Lucas Torreira. E sì perché se il suo rendimento era stato già alto nel corso della passata stagione con solo 3 partite saltate in tutto il campionato, il classe ’96 in questa 116esima edizione della Serie A ha innestato le marce alte e conquistato praticamente tutti. Talento, qualità, tecnica, grinta, capacità di recuperare palloni e di leggere il gioco, gran tiro, già 3 i gol a segno quest’anno, ma anche una impressionante vigoria fisica a dispetto dei 168 cm d’altezza, fanno del ragazzo uruguaiano un autentico craque del campionato da rivendere, magari chissà già l’anno prossimo, a cifre esagerate. Un po’ Verratti, un po’ Pizarro, infatti, Torreira si sta guadagnando le attenzioni dei grandi club europei con Juventus, che domenica ne ha assaggiato le caratteristiche, e Atletico Madrid interessate alle sue prestazioni.

Ferrero gongola con un investimento di 2 milioni nell’estate del 2015, poi arrivò il prestito al Pescara, che potrebbe rivelarsi azzeccatissimo con l’ennesima plusvalenza della sua fortunata gestione, il suo valore attuale è di almeno 14 milioni, dietro l’angolo. Intanto, in attesa del mercato e dell’asta per il ragazzo, Lucas sogna il mondiale con l’Uruguay e perché no l’Europa con la sua Samp.

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Da flop a imprescindibile, il riscatto di Dennis Praet

Arrivato già nel corso dell’ultima stagione, il belga Praet sta finalmente dimostrando, da mezzala, tutto il suo infinito valore. E sì perché per i non addetti ai lavori, i 10 milioni investiti lo scorso anno dalla Samp per prelevarlo dall’Anderlecht, sono sembrati davvero troppi per un ragazzo, spesso, in difficoltà nella nova realtà, nel nostro calcio. E invece, grazie all’intuizione di Giampaolo che lo sposta, un po’ alla Hamsik, sulla mediana, sul centro-sinistra nel centrocampo a tre della sua Doria, Praet si trasforma, si evolve e diventa uno dei migliori interpreti del ruolo.

Dribbling, estro, visione di gioco, dinamismo e ultimo passaggio completano il quadro di un ragazzo d’oro che, a 23 anni, vuole prendersi la Samp, la definitiva consacrazione in Serie A e quella maglia della nazionale, magari vista Russia, che ha indossato in una sola occasione, a 20 anni, in una amichevole contro l’Islanda vinta per 3-1 dai suoi. E poi, il destino riservato ai grandi e la possibile cessione, ovviamente onerosa, per qualche club di prima fascia sparso per l’Italia e l’Europa. Di certo, le pretendenti, con questo rendimento, non mancano.

Samp, la piccola Polonia

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Karol Linetty, le stimmate del centrocampista moderno

Quando parli di programmazione, senza troppi giri di parole, oggi, parli di Sampdoria. È così soprattutto se si osserva il quadro d’insieme della società che acquista giovani talenti, li fa crescere, in prestito o alle spalle dei titolarissimi, e poi li butta nella mischia nel momento giusto, quando proprio quei titolarissimi che li hanno coccolati, o sono andati via o hanno ceduto il passo alla sfrontatezza del talento e della gioventù.

È accaduto con Praet, arrivato già nell’estate del 2016, e anche con Karol Linetty che, come lo scorso anno, del resto, è indiscusso titolare dell’energico e qualitativo centrocampo blucerchiato. Col polacco protagonista indiscusso dell’impresa doriana e della forza di un reparto, quello posto fra l’attacco e la difesa, autentico segreto della riuscita e del successo di questo avvio. E così, anche il nativo di Znin, si iscrive nella schiera delle intuizioni di mercato liguri con un ragazzo completo, tecnica e garra da vendere, quantità e qualità, in pratica moderno in grado di garantire apporto in fase d’attacco, già 3 gol in campionato, e chiusure in fase difensiva (quasi 4 contrasti di media a partita) per una spesa modesta di 3.5 milioni di euro dal Lech Poznan che potrebbe rivelarsi una cifra risibile con un valore attuale, già a quota 7.5 milioni di euro.

la scheda di Bartosz Bereszynski (Transfermarkt.it)
la scheda di Bartosz Bereszynski (Transfermarkt.it)

Berezsynski la nuova freccia blucerchiata

Arrivato a Genova per sostituire il partente Pedro Pereira passato al Benfica, a proposito di giovani che transitano per la Samp, Berezsynski dopo 113 gare in Polonia fra Lech Poznan e Legia Varsavia ha avuto la chance di vestire una maglia importante in Serie A. Chance, malgrado la presenza in squadra di Sala, ottimamente sfruttata dal classe ’92 che, non solo in questo avvio, ma anche lo scorso anno, ha dato prova delle sue ottime qualità, soprattutto fisiche. Destro naturale con qualche limite in fase di assistenza, di ultimo passaggio, infatti, Berezsynski conquista a poco a poco la fiducia del proprio tecnico e, oltre a spingere con grande costanza, come di consueto, sulla sua corsia di appartenenza, impara a memoria i meccanismi difensivi dell’ex tecnico dell’Empoli divenendo titolare fisso della difesa a 4 doriana. Fame, grinta e voglia fanno da sottofondo alla carriera di un ragazzo che, ora, pare in piena osmosi con la sua squadra: in ascesa, in pieno decollo.

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Kownacki il nuovo Schick?

Infine, a chiudere, troviamo un altro, l’ennesimo, polacco dalle grandi potenzialità e prospettive future. Nello specifico, parliamo di David Kownacki che, in questo suo precario avvio di campionato, in questa sua nuova avventura in Serie A, è riuscito già a lanciare qualche chiaro segnale alla premiata ditta ZapataQuagliarella. Il classe ’97, infatti, con il suo senso del gol e la sua fisicità, ha già messo a segno 3 gol totali in 89’ giocati (Coppa Italia compresa) apponendo la sua firma sulle vittorie con Foggia e Crotone e nella sconfitta di fine ottobre al Meazza con l’Inter.

Tre segnature importanti che rivelano la sua grande qualità, spalmata su di un possente fisico da 185 cm, ma anche doti fuori dal comune come la capacità di calciare con entrambi i piedi, una agilità ed una destrezza nel dribbling non proprio usuali per punte della sua stazza ed una grande precisione al tiro. Insomma, l’ennesimo colpo futuribile con Kownacki a bottega da Giampaolo in attesa di esplodere, magari rubare il posto a qualcuno lì davanti e segnalarsi come nuovo Schick, nella sterminata miniera del calcio dell’Europa centro-orientale.

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