Da Bentancur all’uomo spogliatoio Pinsoglio. I 5 ‘invisibili’ della Juventus scudettata
Il campionato trionfale della Juventus porta la firma di un gruppo staordinario, fatto di talenti, campioni, sorprese e autentici giocatori che non hanno mai mollato. E’ il tricolore di Allegri, di Agnelli, di Cristiano Ronaldo e di Chiellini. Dell’incredibile sostegno dei tifosi, della gente, sempre molto vicina alla squadra. E allora ecco che a essere troppo spesso pochi considerati un questo trionfale cammino bianconero, c’è da sottolineare anche la prova di chi, senza troppi riflettori puntati addosso, ha lavorato nell’ombra, in silenzio, per far sì che gente come CR7, Mandzukic, Pjanic e Bernardeschi, potessero esprimere al meglio le proprie qualità in fase realizzativa.
Ed è il caso di gente come Bentancur, Spinazzola, Pinsoglio, De Sciglio e Matuidi. Calciatori che abbiamo voluto inserire in questa speciale categoria degli ‘invisibili’ della Juventus. Per doversi motivi hanno lavorato nell’ombra per il bene della squadra raggiungendo questo scudetto dopo la conquista della Supercoppa Italiana.
Rendimento da top per Bentancur: da applausi
Non ce ne vogliamo i vari Pjanic e Khedira, senza dimenticare Emre Can, protagonista di una gara sontuosa, soprattutto contro l’Atletico Madrid al ritorno, ma a centrocampo c’è qualcuno che quest’anno, tra campioni e talenti, ha fatto la sua esplosione definitiva. Stiamo parlando di Rodrigo Bentancur che dopo aver esordito, a freddo, in Champions nel 2018, s’è ritrovato d’un tratto al centro del progetto Juventus. Allegri gli ha dato fiducia consegnandogli le chiavi del centrocampo.
Un mix di esplosività, muscoli, disciplina e intelligenza tattica che ha dato alla Juventus un equilibrio favoloso trovando nell’uruguaiano il collante perfetto tra difesa e attacco. Abile in fase di chiusura, stupendo quando tocca palla, con eleganza e sicurezza, proprio come abbiamo potuto ammirare nella sfida d'anadata contro l’Ajax dove si è distinto come il migliore in campo (avrebbe fatto comodo anche al ritorno, ma Allegri non l'ha utliazzato dall'inizio) . Ben 2 gol e 3 assist fino ad ora per lui, certificano l’ennesimo investimento giusto di un futuro campione che oggi è arrivato a raggiungere quota 35 milioni come valore di mercato.
Il rilancio di Spinazzola ha sorpreso la società
In precedenza parlavamo dei diversi motivi che ci hanno spinto a inserire questi cinque calciatori all’interno della categoria ‘invisibili’ del campionato della Juventus. E il motivo per cui abbiamo voluto inserire Leonardo Spinazzola, sta tutto nella gara giocata dall’esterno ex Atalanta contro l’Atletico Madrid. Allegri l’ha lanciato in campo senza troppi timori dopo che Spinazzola era stato fermo per diverso tempo, praticamente tutta la stagione, a causa di un infortunio.
L’esempio calzante di come si debba stare all’interno di una squadra come la Juventus che ha una propria mentalità, uno stile da sempre trasmesso dalla famiglia Agnelli di generazione in generazione. Spinazzola ha giocato poco ma era giusto menzionarlo in questa speciale categoria come ennesimo acquisto azzeccato di una squadra che ha davvero tutte le carte in regole per arrivare lontano. Anche una panchina di lusso. E già può essere considerato come un ‘acquisto' di valore per il prossimo anno.
L’uomo spogliatoio è stato ancora una volta Pinsoglio
E se Spinazzola non vi ha sorpreso abbastanza, allora ecco che sul gradino più basso del podio troviamo uno che di partite nella Juventus non ne ha giocata neanche una in questo campionato ma che con tutta probabilità, dopo la conquista matematica dello scudetto, potrebbe avere un po’ di spazio. Stiamo parlando di Carlo Pinsoglio, terzo portiere dei bianconeri. Con Szczesny e Perin davanti a sé, Pinsoglio, come un po’ tutti i terzi portiere dei club mondiali, è ben consapevole che non avrebbe praticamente mai giocato, rivelandosi però uomo spogliatoio adatto per un gruppo che vuole vincere e tanto (vedere gli sfrenati festeggiamenti scudetto dello scorso anno).
Lo possiamo spesso ammirare su Instagram con post divertenti, di supporto alla squadra e di elogio ai compagni. E’ lui il grande mattatore che nello spogliatoio cerca magari di stemperare la tensione alla vigilia di una partita importante. E’ lui che negli allenamenti si concede spesso a più di un sorriso distensivo per creare quell’atmosfera serena magari trasmettendola ai compagni. Insomma, il vero uomo ideale per vestire i panni di un ruolo che viene troppo spesso snobbato dall’opinione pubblica e che invece Pinsoglio riveste alla grande. Sarà una grande festa quando lo vedremo anche in campo per una partita ufficiale.
De Sciglio si è fatto sempre trovare pronto
Il suo arrivo a Torino è stato preso con molto scetticismo dal popolo bianconero, ma si sa, Allegri non ne ha mai fatto mistero: Mattia De Sciglio è uno dei suoi giocatori preferiti. Al di là di qualche errore tecnico o di carattere che troppo spesso lo inganna, l’ex Milan è nelle grazie di Allegri soprattutto per quella sua duttilità difensiva che lo porta a giocare, senza troppi problemi, sia nel ruolo di terzino destro che a sinistra, ma anche, eventualmente, centrale in una difesa a tre o esterno alto in un centrocampo a cinque largo sulla fascia.
Insomma, un giocatore che a causa anche di qualche infortunio di troppo ha goduto di alti e bassi non troppo felici che l’hanno fatto uscire anche dai radar della Nazionale. Con Allegri alla Juventus ha riacquistato fiducia, ha visto salire nuovamente il suo valore di mercato e in campo si è mostrato ordinato e sicuro, come mai era riuscito a trasmettere negli ultimi anni al Milan. Con Cancelo davanti a sé, gli viene spesso preferito il portoghese a destra, ma ha sempre goduto di questa sua dote da jolly che Max ha sfruttato al meglio facendogli un buon numero di presenze e la titolarità nel ritorno fallimentare di Champions contro l'Ajax. Resta un ‘invisibile’ di tutto rispetto.
Matuidi è stato l’uomo ombra nell’idea di gioco di Allegri
Un tira e molla durato due anni, poi la trattativa per portarlo alla Juventus si è chiusa nell’estate del 2017. Già, perchè il Psg proprio non ne voleva sapere di privarsi di un giocatore come Blaise Matuidi. Protagonista anche in Russia del successo nei Mondiali della Francia, il centrocampista è uno degli uomini chiave dello scacchiere tattico di Allegri. Forza, dinamicità, intelligenza, corsa ed esperienza e chi più ne ha più ne metta, perchè di Matudi ci si può fidare davvero.
Allegri l’ha fatto giocare praticamente sempre in stagione, presenze che hanno portato il francese anche a mettere a segno 3 gol e 3 assist totali. A 32 anni può dire ancora tanto in questa Juventus e la sua capacità d’inserimento in verticale e in orizzontale, sono sempre stati armi vincenti per Allegri che l’ha utilizzato spesso dandogli precise indicazioni di questo generale per creare imprevedibilità contro le squadre più organizzate in difesa. Proprio come accadde contro l’Atletico Madrid. Lui, come uomo d'esperienza nello spogliatoio bianconero, si sarebbe immaginato uno scenario diverso a fine stagione, magari con la conquista della Champions, ma l'epilogo è stato amarissimo e discorsi sono ancora una volta rinviati al futuro.