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CR7 ancora a secco, 10′ per Dybala: ci pensano Mandzu e Matuidi. Gervinho esalta Parma

Vittoria sofferta per la Juventus che si porta nuovamente in vetta alla classifica a punteggio pieno. Al Tardini contro la neopromossa Parma i bianconeri trovano immediatamente il vantaggio con Mario Mandzukic, ma si fanno poi raggiungere dai padroni di casa che trovano l’1-1 con lo scatenato Gervinho. Nella ripresa i campioni d’Italia trovano poi la rete del 2-1 con Matuidì che vale i tre punti. Ancora fuori dai titolari sia Douglas Costa che Dybala (solo dieci minuti in campo nel finale per l’argentino), novanta minuti invece per Cristiano Ronaldo che non riesce però a trovare il suo primo gol in Serie A.
A cura di Michele Mazzeo
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Vittoria sofferta per la Juventus che si porta nuovamente in vetta alla classifica a punteggio pieno. Al Tardini contro la neopromossa Parma i bianconeri trovano immediatamente il vantaggio con Mario Mandzukic, ma si fanno poi raggiungere dai padroni di casa che trovano l'1-1 con lo scatenato Gervinho. Nella ripresa i campioni d'Italia trovano poi la rete del 2-1 con Matuidì che vale i tre punti. Ancora fuori dai titolari sia Douglas Costa che Dybala (solo dieci minuti in campo nel finale per l'argentino), novanta minuti invece per Cristiano Ronaldo che non riesce però a trovare il suo primo gol in Serie A. Detto ciò andiamo a vedere quali sono stati gli spunti più interessanti che ci ha regalato l'anticipo del sabato sera della terza giornata del campionato di Serie A 2018 – 2019 tra il Parma di Roberto D'Aversa e la Juventus di Massimiliano Allegri.

Ancora panchina per Dybala, Mandzukic gioca e segna

Ancora esclusione dal primo minuto per Paulo Dybala e Douglas Costa. Ai due Massimiliano Allegri preferisce Federico Bernardeschi e Mario Mandzukic come compagni di reparto di CR7. Imprescindibile dunque il croato per il tecnico bianconero che vede in lui il miglior partner offensivo per Cristiano Ronaldo che può così allargarsi sulla corsia mancina a proprio piacimento lasciando il centro dell'area di rigore al vice-campione del mondo. Non passano nemmeno due minuti ed il campo dà subito ragione al tecnico toscano: Cuadrado (schierato nel ruolo di terzino destro al posto di Joao Cancelo) mette un pallone al centro, il croato va in contrasto aereo con Iacoponi e nel rimpallo si ritrova il più facile dei palloni per battere Sepe e portare in vantaggio la Juventus. La scelta di Allegri trova poi ulteriori conferme anche al di là del gol con Mandzukic che offre il solito contributo in termini di sacrificio ripiegando spesso in difesa per dare man forte ai compagni del reparto arretrato a cui aggiunge il pregevole assist di tacco per il gol del 2-1 di Matuidi.

Le armi del Parma: gli slalom di Gervinho, il piede di Stulac

Dopo il gol subito in avvio di gara e una iniziale sofferenza anche il Parma di Roberto D'Aversa entra in partita non limitandosi a difendere, ma provando ad impensierire con più uomini la retroguardia bianconera andando anche vicino al gol del pareggio: prima Gervinho dopo uno slalom tra i difensori juventini costringe al provvidenziale intervento prima Alex Sandro e poi Cuadrado che toglie dai piedi di Di Gaudio il pallone del probabile 1-1. Ma gli emiliani si fanno pericolosi anche da calcio piazzato con Stulac che direttamente da calcio di punizione colpisce la traversa con uno Sczczesny non attentissimo. Duello che si ripete poi qualche minuto più tardi con l'estremo difensore polacco, questa volta attento sulla conclusione dalla distanza del centrocampista ex Venezia.

Formazioni iniziali di Parma - Juventus (fonte SofaScore)
Formazioni iniziali di Parma – Juventus (fonte SofaScore)

A fare la partita è sempre la Juventus ma, come detto, i padroni di casa si rendono più volte pericolosi dalle parti di Sczczesny. E così al 33′ arriva il pareggio del Parma con la Signora momentaneamente in dieci uomini per l'infortunio di Cuadrado: Gobbi crossa dalla sinistra, Inglese spizza il pallone di testa sul primo palo mettendo fuori causa l'uscita del portiere bianconero, l'ex Roma anticipa Chiellini e deposita il pallone nella porta sguarnita. Per Gervinho si tratta del primo gol in carriera realizzato contro la Juventus. Ivoriano che poi nei minuti di recupero del primo tempo crea un'altra nitida occasione da rete per gli emiliani servendo Rigoni libero di calciare in piena area di rigore, ma questa volta Sczczesny è prontissimo nel respingere la conclusione ravvicinata del centrocampista ducale.

Le prestazioni di Mandzukic e Gervinho nel match del Tardini (fonte SofaScore)
Le prestazioni di Mandzukic e Gervinho nel match del Tardini (fonte SofaScore)

CR7 ancora a secco

Poco brillante nel primo tempo il tanto atteso Cristiano Ronaldo, ancora alla ricerca del suo primo sigillo in maglia bianconera. Il talento portoghese viene poco coinvolto dai compagni e si accende ad intermittenza (pericoloso solo su azione d'amgolo con un colpo di testa che finisce non lontanissimo dalla porta parmigiana. Per vedere il suo primo tiro nello specchio bisogna però attendere addirittura il 43′, tiro dalla distanza che non impensierisce Sepe. Piglio diverso per il cinque volte Pallone d'Oro in avvio di ripresa con l'ex Real Madrid che prova subito a cancellare lo zero alla casella reti segnate in Serie A tentando più volte l'iniziativa personale.

Ci pensa Matuidi, solo dieci minuti per la Joya

Per cercare di dare una svolta al match e, soprattutto, ritrovare il vantaggio Massimiliano Allegri decide di mandare in campo uno dei due grandi esclusi, ossia il brasiliano Douglas Costa. A trovare però la rete del 2-1 è il campione del mondo Blaise Matuidi che, liberato in area da un colpo di tacco di Mandzukic, batte Sepe con un potente tiro ravvicinato che non lascia scampo al numero uno gialloblu. Nuovamente sotto di una rete Roberto D'Aversa è costretto a sostituire gli stanchissimi e non più giovanissimi Gervinho e Rigoni , mandando in campo Da Cruz e Deiola, mentre dall'altro lato Pjanic viene sostituito da Emre Can. Ma ad andare ancora vicina al gol è la Juventus che colpisce un palo con una conclusione dalla distanza del neoentrato Douglas Costa. Entra solo all'80' Paulo Dybala che prende il posto di Khedira per una Juve che, nonostante il vantaggio, passa ad uno più spregiudicato 4-2-3-1.

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