Così Moratti vuol riprendersi l’Inter
Clamoroso a Milano: Massimo Moratti starebbe pensando di riprendersi l'Inter appena un anno e mezzo dopo l'insediamento dell'indonesiano Erick Thohir. La notizia, riportata dalla Gazzetta dello Sport, si è rapidamente diffusa in tutti gli ambienti, alimentando soprattutto speranze nel tifo nerazzurro, profondamente deluso dalle ultime stagioni della Beneamata e con lo spettro di un anno, il prossimo, che rischia di vedere l'Inter fuori dalle competizioni europee.
Ai microfoni di Sport Mediaset, però, è arrivata puntuale la smentita: Nulla di vero, Thohir ha le carte per far bene. Mi può mancare l'Inter come tifoso, vorrei avere più soddisfazioni magari ma non esiste alcuna possibilità di riprendere la società.
Stando alla ricostruzione, l'ex storico numero uno avrebbe anche preparato un piano per tornare al timone della dirigenza che ha guidato per diciotto anni dal 18 febbraio 1995 al 13 novembre 2013, con l'esclusione di un periodo tra il 2004 ed il 2006 in cui, pur conservandone la proprietà, aveva ceduto il titolo di presidente a Giacinto Facchetti, per poi riprenderlo alla morte di quest'ultimo. Il piano consisterebbe in una sorta di azionariato popolare, con altri imprenditori pronti ad aiutarlo: tra questi, Ernesto Pellegrini (anche lui già presidente dell'Inter tra il 1984 ed il 1995, anno in cui subentrò proprio Moratti) e l'amico di sempre Marco Tronchetti Provera. Si tratterebbe di un'autentica innovazione, considerando che in Serie A ben 16 club su 20 sono di proprietà di un unico azionista, con l'eccezione delle società quotate in borsa, Juventus, Lazio e Roma, e della stessa Inter.
Un passaggio cruciale perché la rivoluzione (l'ennesima nel giro di pochi anni) si compia è il sostegno da parte di investitori localizzati tra l’Inghilterra e gli Stati Uniti: fondi preziosi che consentirebbero, in maniera graduale e progressiva, a Moratti di riprendere le redini della società nerazzurra. Possibilità tutt'altro che remota considerato che Thohir, che ha fatto da garante a quasi 300 milioni di euro con i prestiti, non sarebbe poi così dispiaciuto dal lasciare la presidenza di un club che non è riuscito a rilanciare. Una notizia che confermerebbe la perdita d'interesse del magnate verso il club acquistato a fine novembre 2013. Non sarà facile, ma se Moratti deciderà davvero di farsi avanti per riprendersi l'Inter, la sensazione è che l'operazione possa accelerare in pochissimo tempo, riportando così la Beneamata sotto il controllo di uno dei suoi presidenti più vincenti di sempre.