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Cosa succede alla Juventus (e alla sua difesa) a due settimane dalla Champions

Sette gol subiti nelle ultime tre partite tra campionato e Coppa Italia: a 15 giorni dalla gara di andata degli ottavi di finale di Champions League in casa dell’Atletico Madrid del 20 febbraio la fase difensiva della Juve, orfana di Bonucci e Chiellini, insieme ad una condizione atletica non ottimale e un gioco che stenta a decollare, suonano come campanelli d’allarme. Lo dimostrano alcuni dati e la paura manifestata negli ultimi minuti del match contro il Parma nonostante il vantaggio.
A cura di Michele Mazzeo
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Una vittoria in rimonta senza convincere sul piano del gioco contro la Lazio, una disfatta nei quarti di finale della Coppa Italia in casa dell’Atalanta di Gian Piero Gasperini e un pareggio che sa di sconfitta all’Allianz Stadium contro il Parma dopo esser stata per due volte in vantaggio di due reti (2-0 e 3-1). Questo il recente andamento della Juventus che sembra aver scalfito le certezze acquisite nella prima parte di stagione quando intorno alla società bianconera vigeva quasi un’aura d’imbattibilità che unita alla presenza del cinque volte Pallone d’Oro Cristiano Ronaldo ne avevano fatto la dominatrice indiscussa della Serie A (dove comunque ha ancora un rassicurante vantaggio di nove punti sul Napoli secondo), la vincitrice, o quantomeno una delle finaliste, già annunciata della Coppa nazionale (dove invece dopo quattro trionfi consecutivi invece il cammino, come detto, è stato interrotto dalla Dea prima delle semifinali) e una delle principali candidate alla vittoria della Champions League.

Out Chiellini e Bonucci: 7 reti subite nelle ultime 3 gare

Ma proprio a 15 giorni dalla gara d’andata degli ottavi di finale della più prestigiosa competizione europea per club in casa dell’Atletico Madrid del Cholo Simeone tutte queste certezze stanno venendo meno sia per un gioco che stenta a decollare (nelle ultime partite spesso sono state le giocate dei singoli a fare la differenza piuttosto che la manovra corale) sia per il fatto che, a causa dei contemporanei infortuni di Leonardo Bonucci e Giorgio Chiellini (presi 0,6 gol a partita con lui in campo, 1,1 gol a partita senza di lui) e dell’addio di Mehdi Benatia volato in Qatar nell’ultima sessione di mercato, quello che è sempre stato il punto di forza della Juventus, ossia la difesa, si è trasformato nel vero punto debole della corazzata guidata da Massimiliano Allegri.

  • Non è un caso che nelle ultime tre gare disputate i bianconeri abbiano subito ben sette reti, un’anomalia preoccupante se si tiene che nelle precedenti 28 partite stagionali sono stati solo 15 i gol incassati, per una media di 1,6 marcature subite ogni tre match.

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Il calo fisico e psicologico contro il Parma

Oltre alla fatica nel proporre in questo momento quel “bel gioco” mostrato in diverse occasioni nella prima parte di stagione, le pesanti assenze nel pacchetto arretrato e gli errori individuali dei sostituti Daniele Rugani, Mattia De Sciglio (schierato da centrale dopo l’uscita per infortunio di Chiellini nel match contro l’Atalanta) e Martin Caceres, a preoccupare a due settimane dall’incontro del Wanda Metropolitano contro i Colchoneros c’è anche una condizione atletica non al top per alcuni pilastri del team piemontese (Cancelo, Alex Sandro, Pjanic, Khedira, Matuidì, Emre Can e Mandzukic su tutti) nonché l’immotivata paura, pagata a caro prezzo, nel quarto d’ora finale della gara casalinga contro il Parma nonostante avesse fin lì condotto la gara senza rischiare granché trovandosi su un rassicurante doppio vantaggio.

Cosa non va? Baricentro basso, errori individuali e troppi palloni in area agli avversari

Guardando i dati statistici dell’ultima partita giocata appare evidente infatti come i bianconeri tra primo e secondo tempo abbiano arretrato nettamente il proprio baricentro passando dai 61,5 metri della prima frazione ai 54,07 metri della ripresa ma soprattutto come a differenza di quanto avvenuto nella prima parte di stagione hanno concesso agli avversari di toccare ben 24 palloni all’interno della propria area di rigore.

Il baricentro medio nel primo e nel secondo tempo di Juventus e Parma nel match della 22a giornata
Il baricentro medio nel primo e nel secondo tempo di Juventus e Parma nel match della 22a giornata

Come precisato anche da Massimiliano Allegri sia Chiellini che Bonucci rientreranno entro poche settimane (il primo potrebbe essere disponibile già per il match del 15 febbraio contro il Frosinone, il secondo per l’andata degli ottavi di Champions), ma al di là degli interpreti, in questo preciso istante, in casa Juventus sembra stiano emergendo diverse lacune nei meccanismi dell’intera fase difensiva (gravi errori anche per Cancelo, Khedira e Mandzukic). Lacune che il tecnico livornese dovrà colmare in vista del doppio confronto con l’Atletico Madrid dove non saranno permessi altri passi falsi.

I palloni toccati dal Parma (24 dei quali nell'area di rigore bianconera) allo Stadium (fonte WhoScored)
I palloni toccati dal Parma (24 dei quali nell'area di rigore bianconera) allo Stadium (fonte WhoScored)
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