Cosa ha fatto e perché Cristiano Ronaldo è stato espulso a Valencia
Prima espulsione in 154 presenze di Champions League per Cristiano Ronaldo. Un ceffone sul muso di CR7. Quando l'arbitro tedesco Brych gli sventola davanti agli occhi il cartellino rosso il calciatore portoghese è incredulo. "Non ho fatto niente, non ho fatto niente", dice a propria discolpa CR7 che abbandona il terreno di gioco a capo chino, scuotendo la testa e imprecando.
Espulsione giusta? I dubbi sul cartellino rosso a CR7
Cosa è successo? Era giusta quella espulsione? Perché l'arbitro è stato così severo nei confronti del cinque volte Pallone d'Oro? Tutte domande che hanno accompagnato le proteste dei tifosi, al campo come in Rete. Non è questione di partigianeria ma il dubbio è legittimo: il buffetto dato da Ronaldo al difensore degli spagnoli non era così grave da giustificare un cartellino rosso.
Ronaldo espulso, il video del fallo (presunto) di reazione
E allora cosa ha fatto per essere punito con la massima sanzione disciplinare da parte del direttore di gara? Tutto nasce da un contrasto in area di rigore col difensore del Valencia, Murillo (ex Inter): in apparenza nulla di particolare ma quando l'ex Real mette le mani in testa all'avversario, quasi a volergli tirare i capelli (anche se la dinamica di quei momenti non è chiara), allora l'arbitro (allertato dai collaboratori) non perdona ed espelle Ronaldo lasciando la Juventus in dieci. Debutto peggiore non poteva immaginare. Una serata da incubo per Ronaldo.
Succede tutto poco prima della mezz'ora, dopo che Allegri è stato costretto a operare la prima sostituzione per l'infortunio muscolare capitato a Sami Khedira (al suo posto entra l'ex Liverpool, Emre Can). Succede tutto proprio nel momento più delicato del match, quando la Juventus prova a mettere la testa fuori dal guscio, prende il comando delle operazioni e sfiora la rete in un paio di occasioni. La reazione dei bianconeri, però, è rabbiosa, immediata e poco dopo – quando mancano una manciata di minuti alla fine del primo tempo, arriva il calcio di rigore che Pjanic trasforma con freddezza. Ma resta il senso di ingiustizia per quell'espulsione rimediata da Ronaldo.