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Cosa è successo tra Bakayoko e Gattuso, la versione del calciatore sulla vicenda

A tenere banco casa Milan, all’indomani della preziosa vittoria sul Bologna che tiene vive le speranze Champions dei rossoneri, è il caso del diverbio in panchina tra Tiémoué Bakayoko e Gennaro Gattuso. Cosa è successo realmente tra il centrocampista e il tecnico e cosa si sono detti? Dopo la versione del mister in sala stampa nel post-partita è arrivata quella del centrocampista francese via social, con un lungo messaggio su Twitter.
A cura di Marco Beltrami
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A tenere banco casa Milan, all'indomani della preziosa vittoria sul Bologna che tiene vive le speranze Champions dei rossoneri, è il caso del diverbio in panchina tra Tiémoué Bakayoko e Gennaro Gattuso. Cosa è successo realmente tra il centrocampista e il tecnico e cosa si sono detti? Dopo la versione del mister in sala stampa nel post-partita è arrivata quella del centrocampista francese via social, con un lungo messaggio su Twitter.

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Milan, cosa è successo tra Bakayoko e Gattuso. La ricostruzione del diverbio e le parole del tecnico

Al 25° minuto del primo tempo di Bologna-Milan, monday night della 35a giornata di Serie A, Gattuso deve operare un cambio alla luce dell'ennesimo infortunio di Lucas Biglia. A quel punto il tecnico sembra richiamare Bakayoko che in precedenza si era scaldato, e che invece ora è seduto in panchina. Scambio di parole e gesti con l'allenatore che si porta il dito alla tempi e gli dice "tu sei pazzo", ribadendo il concetto con "ci vediamo dopo e parliamo…". Le telecamere indugiano sul giocatore e il labiale sembra inequivocabile: "fuck off man", ovvero "fottiti". Nel post-partita ai microfoni di Sky, Gattuso spiega: "Io ho detto a Bakayoko di scaldarsi, ci ha messo tempo in più e ho scelto Mauri. Nella mia carriera ho mandato a quel paese tanti allenatori, poi ci si è sempre guardati negli occhi ed è finita là".

Cosa è successo tra Bakayoko e Gattuso, la versione del calciatore sulla vicenda

La risposta di Tiémoué Bakayoko, che ha offerto la sua versione dei fatti, sul diverbio in panchina con Gattuso in Milan-Bologna è arrivata su Twitter. Il centrocampista francese in un lungo messaggio si è sfogato prendendosela con l'allenatore: "Sono molte settimane che si parla di me sulla stampa, ma non ho mai avuto niente da dire e ho continuato a lavorare. Non accetto che mi si faccia passare per un giocatore che si rifiuta di entrare in campo quando l'allenatore glielo chiede e che non rispetta il suo club e i suoi compagni. Anche partendo dalla panchina ero pronto a dare il 200%, anche per soli 5 minuti. Quando Lucas si è fatto male, mi è stato chiesto di prepararmi in caso di cambio e l'ho fatto subito, sono andato a scaldarmi per 2-3 minuti. Successivamente sono stato richiamato in panchina: questo è avvenuto tra il 23′ e il 26′ minuto del primo tempo. Quando sono tornato a sedermi in panchina, l'allenatore si è rivolto a me con dei termini che non mi aspettavo, io non ho fatto altro che ripetere le sue parole. Niente di più. Che le cose siano chiare.Non mi sono mai rifiutato di entrare o di andarmi a scaldare. Le immagini parlano chiaramente. Il mio unico obiettivo era quello di poter aiutare i miei compagni e la squadra, come ho sempre fatto finora e come faro' fino alla fine della stagione. Forza Milan"

Milan, cosa succederà a Bakayoko dopo la lite con Gattuso, le parole di Leonardo

Bakayoko dunque ha voluto chiarire di non aver offeso Gattuso e di aver soltanto ripetuto le parole pesanti pronunciate dal tecnico. Il centrocampista già multato per un ritardo in allenamento potrebbe però andare incontro ad un ulteriore provvedimento. Il direttore tecnico del Milan Leonardo ha evidenziato: "Quello di Bakayoko sarà un caso che verrà discusso internamente senza pubblicizzare i provvedimenti. Lui è  stato troppo bersagliato in questo periodo, sono state troppo evidenziate certe cose. Non può essere carino vivere quello che sta vivendo lui. Poi gli errori sono errori e interverremo. Ha tante cose positive, ma se sbaglia, paga. Come tutti. Non dobbiamo intervenire ogni volta ma è vero che sono successe tante cose. Ma si sono risolte internamente. Tutti insieme, da Gazidis a me e Maldini, con Gattuso. Non può diventare tutto un processo pubblico"

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