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Bakayoko si rifiuta di entrare, cosa dice a Gattuso di spalle: “Fuck off man”

Tiemoué Bakayoko si rifiuta di entrare al posto di Lucas Biglia e fa finta di perdere tempo quanto Gattuso gli chiede di svestirsi e andare in campo. Dal labiale mostrato dalle tv l’ivoriano sembra pronunciare un insulto nei confronti dell’allenatore… una specie di fuck off man… fottiti, ero dirla in italiano.
A cura di Maurizio De Santis
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Perché Tiemoué Bakayoko non è subentrato al posto di Biglia? Cosa si sono detti l'ex Chelsea e Gattuso in quei pochi istanti utili a effettuare il cambio? L'ennesimo episodio grottesco capitato sulla panchina del Milan, con il calciatore che – sollecitato, perde tempo, fa finta di non capire e si rifiuta di entrare – è sottolineato da un gesto inequivocabile del tecnico nei confronti del mediano ivoriano. Portando il dito alla tempia gli dice "tu sei pazzo" e poi ribadisce il concetto con "ci vediamo dopo e parliamo…" mormora ‘ringhio' con uno sguardo torvo rivolto al giocatore che poco prima non era stato affatto tenero mentre il tecnico gli voltava le spalle.

Cosa dice Bakayoko a Gattuso: Fuck off man

Dal labiale mostrato dalle tv sembra pronunciare un insulto nei confronti dell'allenatore… una specie di fuck off man… fottiti, per dirla in italiano. Il botta e risposta dura il tempo di un'occhiataccia, mentre José Mauri prende il posto del mediano argentino.

Quando è avvenuto il litigio?

Succede tutto intorno al 25° minuto del primo tempo quando Rino Gattuso è costretto alla prima sostituzione della gara contro il Bologna. Lucas Biglia, davvero sfortunato, si fa male alla schiena in un contrasto di gioco. Sembra un colpo normale, non una botta tale da giustificare un trauma insopportabile invece il centrocampista argentino resta a terra con la mano sulla parte dolente e in lacrime. Lo staff medico capisce che non c'è niente da fare, nemmeno lo spray ‘miracoloso' basta ad anestetizzare la fitta che impedisce all'ex Lazio di continuare. Deve uscire.

Perché Bakayoko ce l'ha con Gattuso?

Il motivo è molto semplice. E' stata per colpa sua, del ritardo all'allenamento perché "aveva finito la benzina" – così disse per giustificare il suo arrivo al centro sportivo con oltre un'ora di ritardo – che Gattuso ha deciso di portare la squadra in ritiro prima del monday night con il Bologna e soprattutto per punire certi atteggiamenti tutt'altro che professionali da parte di alcuni elementi della rosa. A cominciare proprio da Bakayoko lasciato fuori dalla formazione titolare contro i rossoblù emiliani. Comportamenti ritenuti inaccettabili anche alla luce del richiamo alla responsabilità fatto pochi giorni fa dal neo ad rossonero, Ivan Gazidis.

Bakayoko recidivo, dopo la maglia di Acerbi l'ennesimo episodio negativo

Non è la prima volta che Bakayoko incorre in provvedimenti disciplinari. Gli era capitato anche di recente per la vicenda della maglia di Acerbi [mostrata a mo' di scalpo sotto la Curva dopo il successo in campionato] per la quale il Milan aveva patteggiato la pena in commissione federale. Un gesto per il quale la società lo obbligò a scusarsi assieme al compagno di squadra protagonista di quel siparietto – Kessié – ma non servì a evitargli una multa.

  • Il milan non eserciterà il diritto di riscatto. Bakayoko, 25 anni, è arrivato nell'estate scorsa dal Chelsea con la formula del prestito con diritto di riscatto, fissato a 40 milioni e senza obbligo vincolato alla qualificazione alla prossima edizione della Champions. Le intenzioni dei rossoneri sono già abbastanza chiare, ovvero non far scattare l'opzione per l'acquisto del calciatore.

Nervi tesi in panchina, quando Kessié tentò di aggredire Biglia

A proposito di Kessié, come Bakayoko, anche se con toni differenti e più accesi, finì sotto i riflettori per il tentativo di aggredire Biglia in panchina. Sostituito, l'ivoriano uscì dal campo bofonchiando qualcosa, ripreso dall'argentino ebbe una reazione sopra le righe per la quale fu punito dal club.

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