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Corinthians: “Balotelli? Sarebbe un sogno, ma costa troppo per noi”

Il direttore marketing del club paulista ha parlato dell’attaccante italiano: “A noi non piacciono i tipi perfettini alla Kakà. Balotelli sarebbe perfetto e provocherebbe la stessa magia del fenomeno Ronaldo”.
A cura di Alberto Pucci
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"E' maturato ed è uno dei primi dieci attaccanti al mondo, in Italia è il numero uno". Parole e musica di Mino Raiola, tornato a parlare di uno dei suoi assistiti più importanti: Mario Balotelli. Il noto procuratore lo ha fatto durante un'intervista rilasciata alla Rai, nella quale tra gli argomenti c'era anche il futuro dell'attuale attaccante del Nizza che, nella prossima estate, sarà libero di trasferirsi a parametro zero. Oltre a club italiani e inglesi, a seguire con attenzione il destino di "Super Mario" c'è anche il Corinthians.

A confermare l'interesse della società brasiliana, ci ha pensato il direttore marketing della società paulista: "Il suo percorso ricorda il nostro: cresce, cade, si rifà male, torna, litiga, rinasce – ha dichiarato Luis Paulo Rosenberg – Insomma, Balotelli ha tanta personalità e tutto ciò fa di lui un essere umano. Ne abbiamo già avuto uno con una vita così ed è stato il fenomeno Ronaldo". Il problema per il Corinthians è però l'ingaggio del giocatore del Nizza: circa 5 milioni all'anno.

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Balotelli, il nuovo fenomeno

"Purtroppo per noi ha uno stipendio inaccessibile, e oltretutto qui vogliamo ridurre il monte stipendi: forse dovremo fare una preghiera a San Giorgio (patrono del club, n.d.r.) – ha concluso Rosenberg – Balotelli provocherebbe la stessa magia di Ronaldo, con i nostri tifosi che si innamorano di lui e Ronie che ricambia questo amore. Con Mario succederebbe lo stesso, a noi non piacciono i tipi perfettini alla Kakà, non fanno per noi".

Raiola ascolta soddisfatto, pianifica le prossime mosse e lancia l'ennesima stoccata: "Sto già trattando con molti club in Inghilterra e in Italia – ha rivelato alla Rai – Ho parlato con Juventus, Roma, Napoli, Inter. Il Milan? No, lì no perché c’è Mirabelli e non posso parlare con lui, non sono al suo livello".

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