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Coppa d’Africa: ecco gli Under 23 che possono infiammare il mercato della Serie A

Ecco le giovani promesse in campo in questa edizione della Coppa d’Africa che possono accendere le trattative di calciomercato della sessione estiva: dalle giovani stelline della Nigeria Osimhen e Chukwueze passando per i più famosi terzini di Marocco e Algeria Mazraoui e Atal. I nomi da tenere sul taccuino.
A cura di Salvatore Parente
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La Coppa d’Africa 2019, la prima in versione estiva, accende ancor di più la fantasia dei tifosi, degli amanti del pallone e degli scout di tutto il mondo. Già perché a favore di mercato, della lunga sessione estiva a fronte del risicato e complicatissimo mese di gennaio, fare qualcosa in entrata sembra più facile, possibile. Con tempi lunghi e tutta l’estate calda davanti, infatti, ogni piccola incertezza, ogni dubbio, può, col tempo, essere sciolto. Motivo per cui, al di là delle tante compagini che nobilitano questa manifestazione, questa edizione della coppa del continente nero appare ancora più interessante, frizzante ed esplosiva per via dei diversi profili che, in Egitto, potrebbero trovare la loro definitiva consacrazione segnalandosi al grande pubblico e, perché no, al nostro calcio. E così, quando siamo giunti ad una settimana esatta dall’avvio del torneo, ecco quali sono gli Under 23 più appetibili, in sede di contrattazioni, per la nostra Serie A.

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Nigeria al top: Osimhen e Chukwueze nel mirino

Lo sguardo, in questa celere rassegna, si volge subito ad una nobile del calcio africano, ovvero: la Nigeria. Capace, negli anni, malgrado qualche roboante caduta, come, nello specifico, le mancate qualificazioni alla Coppa d’Africa del 2015 e del 2017, di proporre al grande calcio numerosi talenti. Che, oggi, rispondono ai nomi di Osimhen e Chukwueze in grado, insieme all’esterno del Galatasaray Onyekuru, di rappresentare il cambio di passo, il cambio generazionale nell’attacco biancoverde, dominato da Ighalo. Ma se Onyekuru pare avere una notorietà diversa, più vasta, ed una strada già tracciata (di proprietà dell’Everton) i primi due possono esser considerati uomini nuovi e, soprattutto, profili interessanti in sede di mercato. Osimhen, che lo Charleroi ha riscattato in inverno dal Wolfsburg per 3.5 milioni di euro, è un 20enne di belle speranze: punta centrale, agile, veloce e prolifica (20 reti in stagione).

Che piace a tanti, pure all’Atalanta, e che, anche grazie alla sua versatilità tattica, che gli consente di muoversi agilmente anche sulle corsie offensive d’attacco, stuzzica l’interesse di molti. Un interesse che potrebbe definitivamente esplodere in questa manifestazione al netto dello 0 nella casella dei minuti giocati contro Burundi e Guinea. Valore del cartellino, non meno di 10/15 milioni di euro.

Al suo fianco, come detto, nel novero dei campioni in erba da tenere sotto osservazione, Samuel Chukwueze che, nella sua prima annata da titolare in Spagna, dopo due anni nelle giovanili del Submarino Amarillo, è riuscito a mettere in mostra tutto il suo potenziale fatto di fisicità, classe cristallina, velocità, dribbling e estro che lo hanno promosso titolare quasi inamovibile per un totale di 5 gol nella Liga. Uno, peraltro, contro il Barcellona di Messi, il suo idolo. Anche se, per caratteristiche e posizione, l’ex stellina della Diamond Academy in Nigeria, pare somigliare ad un novello Robben nero capace, sulla destra, in un 4-2-3-1 come in un 4-3-3, di fare sfracelli. Valore di mercato: già fra i 20/25 milioni di euro.

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Mazraoui e Atal sulle corsie, Marocco e Algeria sulle ali dell’entusiasmo

Sulle corsie laterali di difesa, invece, occhio al derby maghrebino fra Marocco e Algeria. Fra Mazraoui e Atal di Ajax e Nizza. Due esterni importanti, che condividono diverse caratteristiche e, pure, il fatto di ritrovarsi sulle liste di mercato, sulle wishlist di tantissimi club. Anche, quelli italiani. Anche se, al momento, in virtù delle loro stagioni individuali, il costo di mercato non sembra accessibile a tutti.

Eppure, per questi elementi, di gamba, dinamismo, intelligenza tattica, piedi buoni, corsa e discreta affidabilità in difesa, un sacrificio può essere fatto. Per entrambi e, forse, a maggior ragione per il marocchino, girovago del terreno di gioco – terzino destro, sinistro, mediano o mezzala – nonché uno dei protagonisti assoluti della cavalcata vincente dei Lancieri nella scorsa Champions League.

Cornet stella della Costa d’Avorio, occhio pure a Sangaré

Per finire, non può mancare la Costa d’Avorio capace, negli ultimi anni, di regalare autentici fenomeni al calcio mondiale. Drogba tanto per citarne uno. Intanto, a quota 23 anni e dintorni, la selezione di Ibrahima Kamara non può di certo lamentarsi. Tolto l’ormai famoso Nicolas Pépé, cercato da mezza Europa, spazio a Maxwell Cornet del Lione che si propone come ala aggiunta nel 4-2-3-1 degli Elefanti. Mancino, buone doti in dribbling, veloce, tecnico e col fiuto del gol. Un giocatore superiore, uno dei punti di riferimento del club transalpino (7 gol in Ligue 1) ma anche oggetto del desiderio, Milan e Roma comprese, di tantissime squadre.

Un ragazzo che sta emergendo anche nella sua nazionale (3 reti in 10 gare totali), stante la permanenza nell’undici titolare del più anziano, ma sempre performante, Gradel e che potrebbe partire, patron Aulas permettendo, già quest’estate. Magari, dopo aver riportato il trofeo continentale a casa quattro anni dopo. Valutazione? Sui 30 milioni di euro. Nel frattempo, fari puntati anche per i mediani Gbamin del Mainz (28 mln di euro) e Sangaré del Tolosa (15 mln di euro).

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