Coppa argentina, Pastore e Di Maria regalano il Trofeo di Lega al Psg
Il Lille ci ha creduto, ha pensato che – complice l'espulsione di Rabiot per doppia ammonizione e un avversario ridotto in dieci uomini – potesse giocare un brutto scherzo al Paris Saint-Germain dominatore in Francia, corazzata della Ligue 1, imbottito di campioni e soprattutto guidato da quel ‘mostro' di classe, tecnica e determinazione che si chiama Ibrahimovic. Ci ha creduto il Lille ma s'è dovuto arrendere a una prodezza del ‘fideo' che ha messo l'accento argentino sulla finalissima della 22siam Coupe de la Ligue, l'equivalente della nostra Tim Cup.
Un guizzo di Angel Di Maria ha regalato il terzo Trofeo di Lega consecutivo ai capitolini che si confermano senza rivali all'interno dei confini nazionali e vanno ancora alla ricerca del necessario salto di qualità in Europa per competere con i top club al tavolo della Champions. Ed è proprio l'eliminazione subita nei quarti di finale per opera del Manchester City il nervo scoperto di una stagione esaltante sotto il profilo dei numeri (sia di squadra sia dei singoli, in particolare di Zlatan). Per colmare questo gap la proprietà qatariota medita un doppio colpo incredibile: portare sotto la Torre José Mourinho nelle vesti di allenatore e Cristiano Ronaldo, ammesso che sia possibile convincere il Real Madrid a lasciar partire l'uomo simbolo, che fa brand e business, oltre il calciatore d'eccezione.
Quanto alla partita, a mettere il sigillo sul successo del Psg sono stati due sudamericani. Il primo, Javier Pastore, è una vecchia conoscenza del calcio italiano, il cui nome torna spesso in auge in occasione delle sessioni di mercato, come se ci fosse sempre una possibilità di rivederlo in Serie A dopo l'esperienza di Palermo. E' toccato all'ex rosanero aprire le marcature, Sidibè del Lille ha siglato il momentaneo pareggio fino alla perla di Di Maria che ha consegnato la Coppa di Francia al Psg.