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Conte all’Inter, Del Piero: “Strano vederlo lì considerato il passato sportivo”

Pinturicchio commenta la manovra nerazzurra che ha convinto l’ex ct ad accettare la panchina: “Non mi sorprende questa nuova mossa considerato l’arrivo di Marotta”. E nel 2013 Conte stupì tutti in conferenza dicendo: “Sarò sempre il primo tifoso della squadra che alleno… sia esse l’Inter, il Milan, la Roma o la Lazio”.
A cura di Maurizio De Santis
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"Strano". Così Alessandro Del Piero definisce la notizia del trasferimento imminente di Antonio Conte a Milano, per assumere l'incarico quadriennale alla guida dell'Inter. Sì, proprio i nerazzurri, acerrimi rivali della ‘vecchia signora' di cui l'ex ct è stato un protagonista prima come calciatore poi come tecnico.

Che pensieri suscita in me Conte all'Inter? I miei pensieri sono diversi e di diverso genere – ha ammesso Del Piero in collegamento con lo studio di Sky -. Dal punto di vista sportivo, dopo il suo passato con la Juve, sarà ovviamente strano vederlo su quella panchina. Ma stiamo parlando di un grande professionista e di una squadra con grandi potenzialità.

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La mediazione di Giuseppe Marotta s'è rivelata provvidenziale nel fare breccia tra le perplessità della proprietà cinese, frenata anzitutto dalla prospettiva economica sul tavolo: a cominciare dai 30 milioni di euro che dovranno essere versati per liquidare Luciano Spalletti e il suo staff, fino agli investimenti per accogliere il neo allenatore e le sue richieste sul mercato.

Non mi sorprende questa nuova mossa considerato l'arrivo all'Inter di Marotta, e devo dire ci sono le premesse per fare molto bene. La rigidità di Conte e il suo sistema di gioco sono cose che potrebbero aiutare la squadra.

Possibile che un simbolo della Juventus [16 anni in bianconero, tra campo e panchina] adesso possa fare il salto della staccionata e mettersi alla testa delle ‘orde nemiche'? Un po' forte come accostamento sportivo ma considerata la rivalità fortissima tra le parti – scorie di Calciopoli e dello scudetto riassegnato – nessuno avrebbe mai pensato che l'ipotesi divenisse via via qualcosa di più concreto. Eppure – come riportato da Sky – c'è un dettaglio che riemerge dal passato e definisce i contorni della scelta di Conte.

Nel calcio noi allenatori siamo dei professionisti – disse nel 2013 alla vigilia di Inter-Juventus, da allenatore della ‘vecchia signora' -, quindi mai dire mai in qualsiasi situazione. Sarò sempre il primo tifoso della squadra che alleno… sia esse l'Inter, il Milan, la Roma o la Lazio.

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