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Manchester nuova capitale d’Inghilterra, CR7 da record: il punto sulla Liga e gli altri campionati europei

Lo United e il City sono i nuovi padroni della Premier. In Spagna, mentre il Barça si gode lo scudetto, Cristiano Ronaldo segna 38 gol, record della Liga.
A cura di Alessio Pediglieri
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manchester

Non è più Londra con le sue squadre ad essere l'ombelico del mondo del calcio inglese. Quest'anno, il titolo onorario passa con tutti i meriti in mano alla città di Manchester che conquista l'Inghilterra.
Qui si è costruito più che un sogno, si sta parlando di chi sta scrivendo la storia e chi sta tracciando un solco nella leggenda. Il primo si chiama Roberto Mancini da Jesi, il nuovo che avanza. Il nuovo italiano che avanza perchè un pizzico di nazionalismo in quanto di positivo l'ex tecnico dell'Inter stia realizzando con il suo City un po' riguarda anche tutti noi. Allontanato dall'Italia e dal nostro calcio dove era considerato – anche per ‘meriti' propri – tra i più scomodi allenatori giovani, in Inghilterra ha strappato al primo colpo un alloro importante,  la FA Cup, il trofeo nazionale più prestigioso secondo solamente alla Premier.

manchester city mancini

IL ‘MIRACOLO' DEL MANCIO – Mancini ha riportato il Manchester City alla vittoria dopo 35 anni di digiuno che, nel mondo del calcio moderno, è un'epoca incalcolabile; e lo sa bene, visto che anche quando era alla'Inter si dovette confrontare con una società che non vinceva una Champions League da 45 anni e che proprio le scivolate europee lo ‘condannarano' a chiudere anzitempo il suo rapporto in nerazzurro. Ora, Roberto Mancini è indicato come uno dei tecnici più preparati, capaci, dinamici del calcio attuale. Certo, non sono mancati i momenti delicati e i rapporti difficili tra lui e vari giocatori, come la partenza senza alcuna lacrima di Adebayor verso il Real Madrid di Mourinho, o le liti con Carlos Tevez in allenamento e a bordo campo, per non parlare della complicata gestione di Mario Balotelli, che Mancini ha voluto fortemente al City in un investimento che più volte ha rischiato di ‘scoppiargli' in mano e che ha avuto la sua rivincita proprio nella finale vinta contro lo Stoke City, venendo eletto miglior giocatore in campo. Eppure, non solo ai milioni di euro di una società che ha investito come nessun altra, Mancini ha ottenuto la storica qualificazione in Champions League con un prestigioso quarto posto alle spalle dello United, del Chelsea e dell'Arsenal, strappandolo con le unghie e con i denti al Tottenham.

manchetser united ferguson

LA ‘CONFERMA' DI SIR ALEX – E se Mancini è il nuovo che avanza, Sir Alex Ferguson è il ‘vecchio' che introduce nuove fondamenta nella leggenda del calcio inglese.  69 anni, dopo 25 anni di panchina al Manchester United, ha rivinto per l'ennesima volta la Premier League, imponendo il potere dei red devils a tutta Inghilterra, vincendo la propria sfida personale con un altro italiano, Carlo Ancelotti e soprattutto mantendendo a livelli altissimi una squadra costruita con sacrificio e qualità anche in Europa pronta a giocarsi l'alloro massimo in finale di Champions League contro gli extraterrestri del Barcellona di Pep Guardiola, a Wembley nel tempio del calcio mondiale che potrebbe – in caso di vittoria inglese – proiettare Ferguson nell'Olimpo assoluto di chi non può più essere raggiungibile. In attesa della sfida stellare con i catalani campioni di Spagna, Sir Alex Ferguson si toglie una nuova soddisfazione: con due turni d'anticipo, lo United mette infatti in bacheca il 19° titolo inglese, il quarto negli ultimi cinque anni, e diventa la squadra più titolata: il Liverpool, seconda squadra d'inghilterra più titolata, resta fermo a quota 18.

cr7

CR7 A FORZA 38 – In Spagna, archiviato il capitolo scudetto a favore del Barça, il 37o turno della Liga contava solo in chiave salvezza ma anche – e soprattutto –  per capire chi tra Cristiano Ronaldo e Leo Messi avesse più possibilità di laurearsi ‘Pichichi', ovvero capocannoniere della Liga. Sul campo del Sottomarino Giallo, il Villarreal di Giuseppe Rossi, il Real Madrid ha vinto 3-1 con il portoghese che è andato ancora a segno, strappando un nuovo record personale e della storia della Casa Blanca: proprio raggiungendo le 38 reti Cristiano Ronaldo ha eguagliato il primato del maggior numero di segnature realizzate in una singola edizione della ‘Liga', che finora apparteneva a Zarra ed Hugo Sanchez. Il portoghese avrà quindi la possibilità di stabilire il nuovo record assoluto se andrà in rete anche domenica prossima. Quanto a Messi, è rimasto a secco per il semplice motivo che contro il Deportivo La Coruna (é finita 0-0) Guardiola non lo ha fatto giocare: pensando già alla grande finale di Champions a Wembley, il 28 contro il Manchester United, il tecnico dei ‘blaugrana' ha mandato in campo una formazione composta, a parte Valdes ed Abidal, da giovani e riserve.

AJAX

AJAX, RANGERS E LILLE CAMPIONI – Intanto, anche in giro per gli altri campionati europei iniziano a consolidarsi i vari verdetti. Dopo sette anni di attesa, l'Ajax è tornato sul trono d'Olanda. All'Amsterdam Arena, nell'ultima giornata della Eredivisie, la squadra guidata da Frank de Boer ha vinto 3-1 la sfida col Twente, ex capolista e campione uscente, scavalcandolo così in classifica: per l'Ajax arriva il titolo numero 30 della propria storia, il primo però dal 2004. In classifica l'Ajax chiude in testa a 73 punti, subito dietro il Twente di Preud'homme (71 punti). Una bella rivincita per i lancieri, dopo la finale di coppa d'Olanda persa domenica scorsa ai supplementari proprio contro Twente. Stessa ‘buona' sorte è toccata ai Rangers di Glasgow che hanno vinto il campionato scozzese per la terza volta consecutiva grazie al successo esterno 5-1 sul campo del Kilmarnock. In totale diventano adesso 54 i titoli nazionali nella storia della squadra di Glasgow che rappresenta l'anima protestante della città, con il primo "scudetto" che risale al lontano 1891. Del tutto inutile è stata la vittoria del Celtic 4-0 sul Motherwell: l'altra squadra storica di Glasgow, sostenuta soprattutto dai cattolici, è rimasta così indietro di un punto in classifica rispetto ai rivali di sempre.
Infine, in Francia, tutte le feste sono pronte per incoronare il Lille campione della Ligue1. L'appuntamento è per stasera: l'Olympique Marsiglia non è infatti riuscito a tornare da Lorient con 3 punti e quasi ha consegnato, senza che giocasse, il titolo di Campione di Francia al Lille. Pareggiando per 2-2, infatti, l'OM di Deschamps si è portato a -3 dal Lille a due giornate dal termine, ma la squadra di Rudi Garcia deve ancora scendere in campo in trasferta contro il modesto Brest per il terzultimo turno. Insomma, l'Hexagoal, a meno di un "suicidio" e in caso di successo, finirà sulla bacheca del Lille con due turni d'anticipo.

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