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Come fermare Messi sulle punizioni? Togliere la barriera. Tanto è inutile

L’ennesimo record della Pulce (da 10 anni sempre oltre quota 40 gol col Barcellona) ha evidenziato anche le qualità balistiche sui calci piazzati, laddove l’argentino non sbaglia quasi mai centro. Davanti ad una abilità quasi perfetta, l’ultima idea dei tecnici avversari: togliere la barriera. Tanto è inutile.
A cura di Alessio Pediglieri
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Mentre Messi taglia l'ennesimo traguardo personale senza precedenti, superando per l'ennesimo anno consecutivo quota 40 reti in campionato, c'è chi sta studiando qualche stratagemma vincente per limitarne la bravura offensiva. La Pulce ha abituato a segnare in ogni modo e in qualunque situazione, senza alcun tipo di problema. Tra le specialità della casa non mancano ovviamente i calci piazzati, magiche traiettorie che per i portieri sono molto spesso micidiali.

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C'è chi ha provato di tutto per mettere in difficoltà l'estro dell'argentino ma ovviamente non c'è riuscito. Sui calci da fermo, Messi ha tutto il tempo di decidere dove piazzare la palla, senza fretta o pressioni, prendendosi la responsabilità del proprio tiro che al 90 per cento arriva a destinazione. Non c'è barriera che tenga, non c'è soluzione alternativa. Anche gli ultimi tentativi di inserire un giocatore dietro alla barriera o al fianco per lanciarsi addosso alla palla o ancora riducendo la barriera ai minimi termini. Niente è servito.

L'idea di Valverde: una barriera ‘azulgrana'

Tanto più che Valverde ha trovato anche un elemento che aumenta di molto la pericolosità di Leo dai tiri da fermo di prima. Non solo la barriera avversaria spesso si rivela inutile ma il tecnico del Barcellona ha obbligato ultimamente alcuni compagni di squadra della Pulce ad andare in barriera aumentandone la corposità, impedendo di fatto al portiere di non vedere il pallone e il momento in cui Messi lo calcia. Un aspetto ulteriore che complica la vita agli avversari che capitolano con maggior frequenza.

L'idea di Emery, supportata da Unzuè

Dunque, l'ultima idea: non mettere alcuna barriera tra Messi e la porta. Certo, la Pulce avrebbe una visuale completa ma anche il portiere e la difesa sarebbe più libera di agire verso eventuali ribattute e avversari. L'idea primordiale l'aveva già avuta Unai Emery ai tempi del Siviglia, ma ha poi deciso di non prendersi il rischio, troppo grosso perché si potrebbe scivolare nel ridicolo. Ma Emery non è solo: Unzué, vice di Luis Enrique al Barcellona, ha dichiarato a ‘RAC1' che non ci dovrebbe essere la barriera quando calcia Messi. Tanto è inutile.

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