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Come fa il Napoli a comprare Cavani: quanto incide su costi e ricavi della società

Analisi del mercato e dell’incidenza dell’eventuale arrivo di Edinson Cavani in azzurro. Ecco quali sono gli ipotetici conti che dovrebbe fare la dirigenza partenopea qualora decidesse di riportare il campione uruguayano a Napoli. Per le nostre stime abbiamo ipotizzato un trasferimento dal Psg per 50 milioni e uno stipendio netto di 10,5 milioni all’anno (quello che attualmente percepisce sotto la Tour Eiffel) e rapportato con le stime fatte per l’impatto sui conti di Cristiano Ronaldo alla Juventus, considerando la netta differenza di appeal a livello globale tra i due.
A cura di Michele Mazzeo
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Edinson Cavani al Napoli. La risposta partenopea all’arrivo di Cristiano Ronaldo alla Juventus, il sogno dei tifosi azzurri che non hanno mai dimenticato il Matador nemmeno dopo il suo passaggio al Paris Saint-Germain. Un colpo di mercato che per molti giorni ha fatto sperare i supporters campani ma che è diventato sempre più complicato dopo le ultime dichiarazioni del patron Aurelio De Laurentiis sulla fattibilità dell’operazione. Difficile dunque capire se un eventuale acquisto dell’attaccante uruguayano sia davvero alla propria portata del Napoli. Per questo abbiamo provato a fare i conti (con le cifre e le stime in nostro possesso) per capire se e a quali condizioni economiche Edinson Cavani potrebbe tornare a vestire la maglia azzurra dalla prossima stagione.

Ipotesi quadriennale da 10,5 milioni netti a stagione, al Psg 50 milioni

Ovviamente, trattandosi di una suggestione più che di una vera trattativa di mercato già intavolata non abbiamo cifre certe, per cui per la nostra analisi ci baseremo sui numeri (comunque importanti) usciti in questi giorni sulla stampa italiana e sulle stime fatte dai principali siti specializzati. Stando alle indiscrezioni giornalistiche pare che il problema principale non sia legato solamente all’acquisto del cartellino del giocatore che comunque costerebbe non meno di 50 milioni di euro.

Ammortamenti per 12,5 milioni all’anno

Una somma importante questa che però il Napoli, piazzando almeno una cessione importante oltre a quella già concretizzata di Jorginho al Chelsea per 57 milioni di euro più 8 milioni di bonus (quasi tutti di plusvalenza) e ai riscatti di Duvan Zapata e Leonardo Pavoletti da parte rispettivamente di Sampdoria (che lo ha poi girato all’Atalanta) e Cagliari, potrebbe riuscire a racimolare. Infatti ad oggi il bilancio tra entrate ed uscite in questa sessione di mercato è in sostanziale parità: 84 i milioni spesi per Fabian Ruiz, Verdi, Vinicius, Meret e Karnezis, 86 i milioni incassati.

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Una somma che peserebbe ma non spropositatamente sul bilancio napoletano osservato che, ipotizzando che il 31enne di Salto firmasse un quadriennale con il club partenopeo, la quota di ammortamento (procedimento amministrativo-contabile con cui il costo di un calciatore viene ripartito nel corso di più esercizi) da iscrivere nel prossimo bilancio sarebbe quindi di 12,5 milioni di euro (50 milioni/4 anni). Considerati dunque gli acquisti e le cessioni ufficiali fatti dal Napoli in questa primissima parte della sessione di calciomercato dunque con l’arrivo di Cavani nel capoluogo campano (alle cifre ipotizzate sopra) il saldo passerebbe dall’attuale da +2 milioni di euro a -48 milioni.

Il problema ingaggio: l’operazione potrebbe avvicinare i 150 milioni complessivi

Una passivo quindi che, come già detto, con una serie di cessioni potrebbe essere colmato. Va precisato però che il Napoli non ha lo stesso parco giocatori di “sacrificabili” sul mercato di cui dispone la Juventus e dalla quale la società bianconera ha attinto (si pensi alle cessioni di Mandragora, Cerri e Audero) e sta attingendo (in partenza ci sono i vari Higuain, Rugani, Sturaro, Pjaca, Favilli e Kean che possono portare quasi 150 milioni nelle casse bianconere) per riequilibrare i soldi spesi per il colpo Cristiano Ronaldo, riducendo anche e soprattutto gli ammortamenti da mettere a bilancio.

Ancor più complicato è invece il discorso per quel che riguarda l’impatto dell’eventuale ingaggio di Edinson Cavani sulle casse e sul bilancio partenopeo. Infatti, qualora il Napoli dovesse ipoteticamente offrire all’uruguayano lo stesso ingaggio che percepiva al suo arrivo al Psg, ossia 10,5 milioni netti a stagione (adesso ne guadagna 14,2 milioni netti all'anno), significherebbe che per i prossimi quattro anni il club di De Laurentiis dovrà sborsare e mettere a bilancio (alla voce costi azienda) circa 23,5 milioni di euro (ingaggio al lordo delle tasse e altri oneri), per un costo quadriennale di circa 94 milioni di euro che, sommati agli eventuali 50 milioni spesi per il cartellino, porterebbero la spesa totale a poco meno di 145 milioni di euro.

Cavani peserebbe 36 milioni all’anno

Tornando al conto economico partenopeo l’operazione Edinson Cavani (qualora si dovesse chiudere alle cifre prese in analisi) aumenterebbe i costi del Napoli di circa 36 milioni di euro all’anno fino al 30 giugno 2022 (quota ammortamento + il costo azienda dell’ingaggio). Appare evidente dunque che per mettere in equilibrio i conti il Napoli dovrebbe cercare di far crescere i ricavi stagionali almeno di una cifra analoga per trovare conferma della bontà, dal punto di vista esclusivamente economico, dell’operazione. Proprio per capire ciò andiamo adesso a vedere quali e come i ricavi potrebbero aumentare con il ritorno del centravanti uruguayano nel capoluogo campano.

Quanto inciderebbe sui ricavi partenopei

È ovviamente impossibile sapere in quale percentuale potrebbe incidere sulla crescita dei ricavi la presenza di Edinson Cavani tra le fila della Napoli, ma attenendoci a stime ipotetiche proviamo a fare una simulazione mettendo in rapporto la stima fatta per Cristiano Ronaldo alla Juventus (che dovrebbe aumentare il fatturato dei bianconeri tra il 20% e il 40% all’anno). Per avere un metro di giudizio sull’appeal dei due possiamo rapportare il loro seguito sui principali social network (che, anche se non si tratta di un metodo scientifico, può darci più o meno un’idea di quale sia il divario tra i due in termini di appeal a livello universale).

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Valore Social: CR7 vale circa 28 Cavani

Tra Facebook, Twitter e Instagram il Matador vanta quasi 12 milioni di followers, contro i 332 milioni di CR7, per un rapporto di quasi 28 a 1 in favore del cinque volte Pallone d’Oro. Il che significa che l’indotto del possibile aumento dei ricavi (commerciale, nuovi sponsor, aumento dei prezzi dei biglietti) con l’acquisto del centravanti uruguayano porterebbe ad un aumento dei ricavi annui che si aggirerebbe tra l’1% e 2%.

Con Cavani il Napoli potrebbe dunque vedere aumentati i ricavi derivanti dal settore commerciale dai 300mila euro ai 600mila euro in più rispetto all’ultimo bilancio reso noto dalla società partenopea, quello relativo cioè alla stagione 2016/2017. A ciò si potrebbero aggiungere un ulteriore aumento dei ricavi che si aggirerebbe tra i 200mila e i 400mila euro in più, sempre prendendo in considerazione il bilancio 2016/2017, derivante dal maggior entusiasmo del pubblico che si riflette sui cosiddetti ricavi da gara (biglietti e abbonamenti).

Nuovi sponsor: poco appeal

L’arrivo di Edinson Cavani potrebbe permettere inoltre ai partenopei di convincere nuovi sponsor a sposare il progetto Napoli creando accordi di sponsorship con la società proprio grazie alla presenza del Matador: anche in questo caso possiamo ipotizzare un aumento degli introiti che va dall’1% all’1,5%, che tradotto in soldoni vorrebbe dire un importo aggiuntivo tra i 300mila e i 600mila euro.

L’effetto Cavani, prendendo per buone tutte le stime fatte precedentemente, dovrebbe dunque aumentare i ricavi del Napoli per un minimo di 800mila euro fino ad un massimo di 1,6 milioni all’anno. Appare quindi evidente che anche raddoppiando le cifre dell’impatto Cavani sui ricavi del Napoli la cifra non si avvicinerebbe minimamente al costo aziendale annuale del calciatore (ammortamento + stipendio al lordo delle tasse).

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Nuova Champions, nuovi introiti: Cavani farebbe la differenza?

L’unico aspetto che potrebbe dunque riequilibrare la situazione è quello legato al lato sportivo dell’investimento. Infatti, con Cavani in rosa aumenterebbero certamente le chance della compagine guidata da Carlo Ancelotti di fare meglio di quanto fatto nella passata stagione in Champions League. A quelli sopracitati si possono quindi aggiungere i maggiori ricavi che il Napoli potrà fare a seconda del proprio cammino nella prossima, più ricca, Champions League. Infatti qualora i partenopei dovessero raggiungere gli ottavi di finale vedrebbero un aumento dei ricavi di circa 25 milioni di euro rispetto a quanto incassato dalla Uefa nella passata stagione.

Tenendo conto di ciò l’investimento su Cavani potrebbe anche non essere così sconsiderato (esclusivamente dal punto di vista economico) come poteva apparire in un primo momento. Resta da capire se il Napoli crede che il ritorno del Matador sia necessario per passare il girone in Champions League, oppure con la rosa di cui si dispone al momento si può centrare comunque l’obiettivo.

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