Classifica marcatori 6a giornata Serie A 2017-2018
La Serie A si inchina a loro. Ad inizio stagione non ci saremmo mai aspettati un exploit di questo tipo da parte dei bomber del nostro campionato. Attaccanti che, se vogliamo, stanno dando seguito a quanto di buono fatto vedere già lo scorso anno in termini di gol. Da Dybala a Dzeko, passando per Immobile, il nostro è diventato il campionato con il maggior numero di gol realizzati dagli attaccanti. Il merito? Sicuramente va all’evoluzione del nostro calcio e alla bravura di allenatori come Di Francesco, Allegri, Sarri e Simone Inzaghi che hanno saputo gestire al meglio le caratteristiche tecniche e tattiche di attaccanti che potessero essere funzionali al proprio gioco e su cui si basano le speranze realizzative di squadra.
Incredibile è soprattutto la metamorfosi di Dybala, che in Serie A ha già realizzato 10 gol in sole 6 giornate. Un numero incredibile se pensiamo che nella scorsa annata ne aveva totalizzati 11 in un’intera stagione. Ma andiamo allora a vedere nel dettaglio come si è evoluta, dall’ultima giornata ad oggi, la classifica marcatori del nostro campionato italiano evidenziando l’exploit di Immobile, al secondo posto, con 8 gol.
Vola Dybala, vola la Juventus
Già, perchè anche senza la presenza di Gonzalo Higuain in campo dal primo minuto, Paulo Dybala s’è preso in mano l’attacco della Juventus in una partita così delicata come il derby di Torino e ha trascinato i bianconeri alla vittoria chiudendo di fatto la pratica già nel primo tempo. Suo il gol del vantaggio che ha aperto le marcature nel 4-0 finale rifilato ai granata.
Un sinistro a giro, bello e potente su cui nulla ha potuto Sirigu. Suo anche lo zampino sul secondo gol di Pjanic con il bosniaco che è riuscito a liberare un sinistro a giro sul secondo palo dopo che lo stesso attaccante argentino gli ha fatto spazio per liberare il tiro portandosi via l’uomo con un movimento preciso.
Nel secondo tempo poi la doppietta che gli consegna lo scettro della doppia cifra raggiunta dopo sole 6 giornate di campionato. Il merito? E’ solo suo, ma anche di Allegri che gli ha dato compiti precisi, neanche così difficili da svolgere: “deve fare gol”. E lui lo ha preso alla lettera, trasformandosi da rifinitore quale era lo scorso anno, a finalizzatore delle azioni offensive bianconere.
Di Francesco reinventa Dzeko
Dire che meglio dello scorso anno non si può fare, è in parte vero. Ma la nuova Roma lasciata in eredità la Spalletti a Di Francesco è cambiata molto. Negli uomini e nel modulo, quello che non piace tanto a Dzeko che ha espresso la propria perplessità nei confronti di questo modo di giocare poiché si sente troppo lontano dalla porta.
Quasi casualmente però, da quel momento in poi, il bosniaco non si è più fermato, neanche sabato, nel primo anticipo della 6^ giornata dove è andato in gol realizzando la prima marcatura nel 3-1 finale rifilato dai giallorossi all’Udinese.
Un gol che lo porta a 6 timbri stagionali dopo le due doppiette realizzate in una settimana contro Verona e Benevento e alla rete siglata all’Olimpico nella sconfitta contro l’Inter. Un attaccante che adesso, con El Shaarawy e Perotti ai suoi lati, nonostante il 4-3-3 di DiFra limiti parecchio la finalizzazione solitaria della punta centrale, si trova nuovamente supportato da calciatori in grado di trasformare al meglio l’azione da difensiva in offensiva e soprattutto capaci di imbeccare lo stesso Dzeko davanti alla porta. Un vero cecchino che vuole confermare il titolo di capocannoniere centrato lo scorso anno.
Mertens c’è, ma resta all’asciutto
E’ stata subito una partita complicata per il suo Napoli in quel di Ferrara. La Spal vista infatti sabato alle 18 contro i ragazzi di Sarri, è sembrata subito arrembante e con nessuna paura di giocare a viso aperto con una squadra micidiale negli spazi. Ma nonostante questo, gli azzurri hanno battuto la squadra di Semplici 3-2 dopo una gara a dir poco pazzesca. Quanti gol ha fatto Mertens? Ecco, di questo tris di reti, la notizia è che nella casella marcatori del tabellino gara non risulta il nome del belga.
Solita grinta e buona volontà per il furetto tutto pepe che però è entrato, stranamente, solo poche volte nelle azioni chiave della sua squadra in fase realizzativa. Grande sacrificio per Dries che per vie verticali ha tentato spesso di mettere in difficoltà Felipe e Salamon che però hanno avuto il merito di saperlo placcare senza concedergli molti spazi.
Per lui la classifica marcatori dice 6 gol realizzati, ma la sensazione è che il belga voglia subito riscattarsi domenica prossima. Da segnalare, dopo il gol del momentaneo 2-1 di Callejon, lo score momentaneo dell'argentino, ora a quota 4 gol e in marcia per ripetere l'importante bottino dello scorso anno.
Immobile: doppietta e 8 gol in campionato
E’ stata proprio la giornata di Ciro Immobile che risponde così alla doppietta di Dybala nel derby contro il Torino, realizzando anche lui 2 gol a Verona contro l’Hellas, portandosi a 8 gol in classifica marcatori.
Il centravanti biancoceleste ha avuto il merito prima di realizzare il primo gol trasformando un calcio di rigore, prima di ripetersi poi con una meravigliosa serpentina tra i difensori veronesi e trasformare in gol un’azione personale degna di un attaccante di assoluto valore.
Adesso la distanza dal numero 10 argentino della Juventus è poca, solo due le mercature che li dividono e la consapevolezza che possa essere davvero questa la sfida al titolo di capocannoniere per tutto il resto della stagione.
I delusi all’asciutto
Dicevamo di Mertens, rimasto a digiuno di gol contro la Spal nonostante la vittoria del suo Napoli. Ma da segnalare in questa giornata c’è soprattutto l’assenza dalle marcature di bomber del calibro di Higuain, Belotti e Icardi. Per quest’ultimo, la porta del Genoa è sembrata davvero stregata con un super Perin che ha negato più volte la gioia del gol a ‘Maurito’ e compagni prima di arrendersi a D’Ambrosio nel finale.
Il ‘Gallo’ invece, è ancora rimasto a contare quanti palloni avrà toccato all’Allianz Stadium contro la Juventus nel derby perso contro i bianconeri 4-0 in cui, complice l’espulsione prematura di Baselli che ha lasciato i granata in 10 già nel primo tempo, Belotti non s’è mai visto davanti alla porta di Buffon.
Il portiere bianconero è rimasto a guardare per quasi tutto il tempo il derby così come l’ha fatto per buona parte della gara anche Gonzalo Higuain, finito in panchina e rimasto ancora all’asciutto dopo questa clamorosa bocciatura da parte di Allegri.