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Cinque cose da sapere su Matthijs de Ligt, chi è il colpo di mercato della Juve

Dopo aver superato la concorrenza di Psg e Barcellona la trattativa tra Juventus, Ajax e Mino Raiola per portare il giovanissimo difensore olandese Matthijs de Ligt in bianconero prosegue. Ecco alcune curiosità sul centrale classe 1999 e capitano dei Lancieri a cominciare dal soprannome, ‘fatty’ [cicciottello]
A cura di Michele Mazzeo
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Matthijs De Ligt, 19 anni, difensore e capitano dell’Ajax e dell’Olanda. È il suo in questo momento il nome in cima alla lista di mercato della Juventus. Le ultime notizie che giungono in tempo reale sulle trattative raccontano dell'inserimento dei bianconeri tra Paris Saint-Germain e Barcellona da tempo sulle tracce del centrale oranje. La Vecchia Signora sta trattando parallelamente con il club di Amsterdam (si ragiona su una cifra che oscilla tra i 65 e i 75 milioni di euro) e con Mino Raiola, procuratore del calciatore, che chiede 12 milioni d'ingaggio con una clausola rescissoria da 150 milioni da inserire nel contratto. L’accordo tra le parti ancora non c’è ma in queste ore si sta lavorando per trovare un’intesa. Andiamo dunque a conoscere meglio quello che potrebbe essere il grande colpo di mercato della Juventus di questa estate. Ecco cinque curiosità sul difensore classe ‘99.

Tennista mancato

Nato a Leiderdorp, Matthijs è cresciuto ad Abcoude località dove è cresciuto e dove ha iniziato a giocare a calcio con la squadra del paese. Il calcio però non è stato il primo sport che ha praticato: dai 6 ai 9 anni infatti milita all'Abcoude, ma solo dopo aver abbandonato un altro sport che per classe e determinazione sembra essergli stato proprio cucito addosso, vale a dire il tennis, lo sport praticato da papà Frank e mamma Vivian. La scelta di giocare a calcio avvenne soltanto l’anno seguente grazie ad un suo amico che lo invitò per un allenamento.

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Esordi da record

A dieci anni si trasferisce con i genitori, il fratello Wouter e la sorella Fleur (gemelli tra loro) ad Amsterdam ed entra immediatamente nel circuito dell’Ajax. Da lì brucia una tappa dopo l'altra, fino alla consacrazione vera e propria. In poco tempo tutti si accorgono di lui e del suo modo di saper gestire la difesa. Carismatico, sicuro, determinato. È questo il profilo di Matthijs. Il suo esordio con la prima squadra dell’Ajax arrivò precisamente il 27 novembre del 2016, in occasione della gara contro l’Heerenveen. Giocò 7’ che però bastarono per farlo entrare nella storia. Il giocatore fa passi da gigante. E nel febbraio del 2017 nella gara contro l’Heracles, realizzò anche il suo primo gol in campionato con i Lancieri diventando così il secondo marcatore più giovane della storia del club dopo Clarence Seedorf.

Il più giovane debuttante ‘oranje’ del dopoguerra

Poco dopo ecco la Nazionale. Sarà il più giovane esordiente in Oranje. Si accorse di lui il commissario tecnico Daley Blind, che l’ha lanciato con la nazionale maggiore. Era il marzo 2017, in occasione delle qualificazioni al Mondiale contro la Bulgaria. De Ligt debuttò diventando così il più giovane esordiente dell’Olanda a soli 17 anni, 7 mesi e 10 giorni. Un primato che è riuscito a far cadere un record che reggeva addirittura dal 1931.

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Precoce anche in Europa

Ma come detto oltre alle qualità calcistiche a rendere speciale il ragazzo è anche la sua spiccata personalità che gli ha permesso di guadagnarsi subito, nonostante la giovanissima età e la poca esperienza in prima squadra, i gradi di capitano dell’Ajax. E anche in questo caso si tratta di un record: scendendo in campo in Tottenham-Ajax con la fascia al braccio a 19 anni e 261 giorni è diventato il più giovane capitano della storia ad aver giocato una semifinale di Champions League. Questo dopo che due anni prima, nella finale di Europa League persa contro il Manchester United di José Mourinho, si era assicurato il titolo di calciatore più giovane di sempre ad aver disputato una finale di una competizione europea: 17 anni e 285 giorni.

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Un ‘cicciottello’ con grande personalità

Tra le tante curiosità che riguardano Matthijs certamente una delle più simpatiche è quella legata al suo soprannome. Nello spogliatoio dell’Ajax infatti fin dalle giovanili viene amichevolmente chiamato da alcuni compagni con l’appellativo “Fatty” (“cicciottello”). Il motivo? Quel viso tondeggiante con i lineamenti da bambino. Di ceto questo non sembra averlo frenato nella sua rapidissima scalata verso l’élite del calcio mondiale.

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