Ciao Wes, l’Anzhi ha pronti oltre venti milioni di euro per l’Inter
Le strade di Mario Balotelli e del Manchester City potrebbero separarsi a breve e SuperMario potrebbe ricongiungere il proprio cammino proprio con quelle dell'Inter che lasciò oramai tre stagioni fa. Nell'ultimo weekend Roberto Mancini l'ha spedito in tribuna decretando una frattura dopo il poco ortodosso "f###k you!" che il centravanti aveva rifilato al tecnico jesino. Una scelta forte, senza precedenti così evidenti da parte dell'allenatore ex interista che da sempre è stato quasi una sorta di padre putativo per il bomber azzurro ma che questa volta sembra aver perso definitivamente la pazienza.
E la recente tribuna potrebbe sfociare – ma già lo ha fatto in realtà – con nuovi scenari di calciomercato che vedono Balotelli sempre più lontano da Manchester e sempre più in fretta. Forse già a gennaio quando, nella parentesi di mercato invernale, proprio l'Inter potrebbe farsi avanti in modo manifesto, pronta a cedere Wesley Sneijder arrivato ai titoli di coda della sua esperienza nerazzurra.
Il Milan avrebbe pronto un progetto con la solita oramai consumata formula del prestito con diritto di riscatto non obbligatorio: a gennaio Balotelli potrebbe vestire la sua maglia del cuore – dai colori rossoneri e questo non è mai stato un mistero – risolvere i problemi al Milan e a giugno in Via Turati valuterebbero l'eventuale pagamento da dare al City. Ma a Manchester non ci sentono: la dirigenza è sì stufa di un giocatore mai maturato e sempre in difficoltà nel gestirsi ma non ha intenzione di perdere altri soldi dopo aver dissanguato nell'ultima sessione estiva le proprie casse. Galliani ha ottimi rapporti con il City, già per la trattativa con Tevez aveva tessuto ottime trame e i contatti sono rimasti, senza dimenticare che Mino Raiola è un procuratore che ha frequenti rapporti con la dirigenza rossonera.
Come sempre deciderà Berlusconi che però è apparso determinato a non compiere follie: in avanti sulla carta il Milan è già coperto, con Pato, Pazzini Bojan, El Shaarawy e SuperMario sarebbe un di più. A meno che proprio Pato possa essere rimesso su un mercato che solamente un anno fa – vedasi PSG – era impazzito per il ‘papero' triste e SuperMario diventi il viatico perfetto per convincere il vero colpo di mercato rossonero: Pep Guardiola.
Stramaccioni si è già espresso in maniera positiva nei confronti di Balotelli, che diverrebbe l'ufficiale vice-Milito, ed è convinto di poter rigenerare il giocatore così come sta dimostrando di saper fare con un'altra testa calda, Antonio Cassano con cui ha instaurato un rapporto di complicità che sta dando fin qui ottimi risultati grazie a FantAntonio, mai così disciplinato e determinante come ora.
E poi, sotto l'aspetto economico, Massimo Moratti è stato lungimirante al momento della cessione di Balotelli inserendo nel contratto una clausola secondo la quale se SuperMario dovesse tornare in Italia, a parità di offerta, avrebbe l'obbligo di rientrare ad Appiano, facendo sfruttare una ‘prelazione' su un talento partito comunque troppo prematuramente.
Tuttavia, è sempre l'aspetto economico a primeggiare e gli eventuali 26-28 milioni richiesti dal City appaiono sempre un po' troppi, ma si punta su due aspetti: primo, oggi Balo è la quarta scelta dell'attacco citizens dietro as Aguero, Tevez e Dzeko, una situazione che non potrà ancora reggere per molto. Secondo, Branca si era già informato su Balotelli la scorsa primavera, prima che Mario esplodesse all’Europeo e che il City rifiutasse 40 milioni di sterline dal Psg, cifra che oggi non avrebbe senso di richiedere.
Wes, l'agnello sacrificale – La strategia nerazzurra non è una sciarada: se si punterà forte sul ritorno del ‘figliol prodigo' bisognerà trovare i soldi necessari e sacrificare qualcun altro per la causa nerazzurra. E questo ‘qualcuno' ha un identikit già fatto e porta le sembianze e il nome di Wesley Sneijder. L'olandese, complice un infortunio che lo tiene lontano dal campo in pratica da inizio stagione e per il quale ha giocato solamente ad intermittenza non sta vivendo un periodo felice e le sue quotazioni sono drasticamente scese soprattutto davanti ai risultati sorprendenti ottenuti dalla squadra senza di lui.
Stramaccioni ha sempre avuto parole d'elogio e di fiducia nel giocatore consegnandogli – a voce – le chiavi del centrocampo quando ritornerà a disposizione. Ma la questione è proprio questa: quando e se. Senza Sneijder in campo, l'Inter è sembrata più equilibrata e ‘squadra' potendosi permettere il tridente Cassano-Palacio-Milito che ha dato ottimi frutti (vedasi la vittoria contro la Juventus) con i tre attaccanti che si sono sacrificati a turno a ripiegare a centrocampo.
L'introduzione di Sneijder dovrebbe far ‘saltare' il posto a qualcuno e ciò potrebbe creare delle ripercussioni immediate. Anche portare l'olandese in panchina avrebbe poco senso perchè – fosse fisicamente a posto – si dovrebbe ritagliargli un posto nell'undici titolare. Così, la pista – al momento silenziosa – di mercato, già a gennaio puntando sull'opportunità Balotelli. I rapporti tra l'olandese e la società nerazzurra sono ai minimi storici (l'incidente diplomatico via twitter della signora Sneijder ne è testimone) e Wes ha già perso la convocazione in Nazionale: una situazione inaccettabile per chi punta diritto a Brasile 2014. E' anche per questo che l'Anzhi, lo stesso club russo che prelevò Eto'o, ha pronta una mega offerta da fare all'Inter e al giocatore per intavolare la trattativa e scalzare il Manchester United. Gli inglesi sarebbero pronti a mettere venti milioni d'euro sul piatto e i russi altrettanto disposti al rialzo secondo quanto racconta il quotidiano Izvestia.
Due i nomi su cui si sta decidendo, entrambi brasiliani: Paulinho e Willian.
Il primo è un obiettivo tanto dichiarato e inseguito che in Brasile hanno già aperto l'asta al rialzo, aspetto davvero poco gradito alla dirigenza nerazzurra che davanti ad un atteggiamento considerato poco sportivo, potrebbe mollare la presa malgrado il giovane talento del Corinthians, dopo aver ripetutamente di volere l'Inter, sembra aver cambiato opinione e voler restare in Brasile almeno fino al 2014, dopo il Mondiale. Una situazionea dir poco complicata: il Timao, che ha acquistato per cinque milioni di euro il 50% del cartellino che apparteneva al Banco BMG e i diritti federativi (sarà dunque il Corinthians a decidere del futuro del giocatore nonostante l'altra metà del cartellino sia in mano all'Audax), ha blindato Paulinho con un contratto fino al luglio 2015 e una clausola rescissoria di 20 milioni di euro.
Il secondo, è un nome relativamente nuovo, salito alla ribalta delle cronache grazie alle eccellenti prove in Champions League con la maglia dello Shakhtar di Lucescu.
Un affare al momento molto costoso e che si potrebbe realizzare solamente in estate. Un po' troppo in là per i desideri di Stramaccioni che sta assaporando una stagione da protagonista.