Chi è Raoul Petretta, il terzino campano del Basilea che ha battuto Mourinho
Tutto in un attimo, quasi inaspettatamente. E’ stato più o meno così che Raoul Petretta, esterno sinistro basso del Basilea si è trovato a giocare contro Pogba e Ibrahimovic nell’ultimo turno di Champions League giocato dal club svizzero contro il Manchester United di Mourinho. Classe 1997, di origini italiane, Petretta è stato il protagonista assoluto del match con l’assist vincente che ha portato al gol del definitivo 1-0 realizzato dal Basilea con Michael Lang. Un esterno molto rapido e con un sinistro molto preciso, dotato di un’ottima tecnica, Petretta, campano di Avellino ma emigrato in Svizzera con la sua famiglia, è stato anche recentemente convocato dall’Under 21 allenata di Gigi Di Biagio.
Il Basilea punta molto su di lui e la fiducia incondizionata del tecnico del club svizzera gli è stata dimostrata subito, già dallo scorso anno, quando fu aggregato in prima squadra con cui poi fece il suo grande esordio nel finale di stagione. Vediamo allora chi è Roaul Petretta focalizzandoci anche sulla sua vita e il suo importante inizio di carriera.
Tutto è successo in un attimo per il sogno di Raoul
Un sogno che si sta avverando. Raoul Petretta in queste settimane sta davvero realizzando tutto ciò che aveva sempre desiderato. Dopo la trafila fatta nelle giovanili del Basilea e l’esordio sul finire della scorsa stagione il terzino sinistro, in forza al club svizzero, si sta ritagliando quest’anno uno spazio sempre maggiore.
Partita dopo partita infatti, è arrivata prima la maglia da titolare conquistata con merito, poi l’esordio in Champions League e ora anche la chance di farsi conoscere dal grande pubblico nostrano.
Già, perchè meno di un mese fa, l'allenatore dell’under 21, Gigi Di Biagio, ha infatti deciso di convocarlo per la sfida amichevole che gli azzurrini hanno disputato a Frosinone il 14 novembre, contro la Russia. Tutto in poco, pochissimo tempo, fulmineo come uno dei suoi scatti che hanno convinto il commissario tecnico a convocarlo.
L’approdo al Basilea
Ma come è arrivato Raoul ad ascoltare la musichetta della Champions League in così poco tempo affermandosi come uno dei terzini sinistri più promettenti italiani? Ve lo spieghiamo subito. Petretta fu prelevato dal Basilea nel 2013, con la società svizzera che aveva notato le potenzialità di questo giovane irpino fin da subito. Nel 2005, ad appena 8 anni, sostiene un provino con il club.
Il promettente ragazzino supera l’esame a pieni voti ed entra a far parte del prolifico settore giovanile degli elvetici. Petretta lascia casa e amici per trasferirsi in Svizzera dove può coltivare il suo sogno nel cassetto.
Dopo tutta la trafila con il settore giovanile, dall’Under 16, Under 18, all’Under 21, di cui è stato capitano, Raoul dl mese di febbraio 2017 è stato aggregato alla prima squadra del Basilea entrando a far parte stabilmente del gruppo. Esordì proprio a febbraio, in un campionato poi vinto dal club, ma le presenze furono poche. La svolta però arrivò in estate, quando il nuovo tecnico, il quarantenne Raphael Vicky, decise di puntare fortemente su di lui abbagliato dalle sue immense qualità.
E da allora, per il giovane ragazzo di Volturara, sono arrivate ben 12 presenze, di cui 6 in campionato, 2 in Coppa e 4 in Champions. Ma vediamo allora quali sono le sue origini italiane.
Le radici italiane ad Avellino
Petretta, il ragazzo venuto dal sud Italia e che punta ad essere un perno della Nazionale italiana del futuro, è nato a in Germania, precisamente a Rheinfelden, ma è di sangue italiano, avellinese per la precisione. Il suo papà, Leo, infatti, è originario di Volturara Irpina, ma sua la famiglia è emigrata in Svizzera dopo il terremoto. Raoul è rimasto comunque molto legato al suo territorio d’origine e spesso quando può torna al suo paese, dove i suoi nonni gestivano un forno. Pochi giorni all'anno, spesso in estate, ma è quanto basta per non spezzare le radici che lo legano alla sua straordinaria terra d'origine.
Un amore incondizionato verso la sua Irpinia che è ricambiato anche dai cittadini del suo paese d’origine. Non è un caso infatti che a Volturara tutti seguano con passione le gesta del giovane esterno. La gente del posto prova a seguire il Basilea in Champions e dopo la partita di esordio con il Benfica è arrivato pure il post di congratulazioni su Facebook. Ma il massimo dell’orgoglio dei cittadini di Volturara è arrivato proprio nell’ultimo turno contro il Manchester United di un certo Josè Mourinho.
L’assist vincente in Champions per battere il Manchester United
Il successo del Cska Mosca contro il Benfica, costringeva il Basilea a dover compiere una grande impresa per riacciuffare i 9 punti in classifica al pari dei russi in un match apparentemente proibitivo contro il Manchester United. La quinta giornata della fase a gironi di Champions League ha regalato però una grande sorprese, su tutte proprio l’inaspettata sconfitta degli uomini di Mourinho in casa degli svizzeri.
A decidere la contesa, a ‘St. Jakob-Park’, è stato un gol di Michael Lang che quasi allo scadere ha firmato la beffa per i ‘Red Devils’ sotto gli occhi increduli di José Mourinho che già stava pregustando la qualificazione matematica agli ottavi.
A regalare l’assist decisivo, un pallone soltanto da spingere in porta, è stato proprio Raoul Petretta capace di alzare solo un attimo la testa e mettere al centro un pallone teso e basso sui piedi di Long che non ha dovuto fra altro che insaccare in rete alle spalle di De Gea. Gioia immensa per lui per un assist che vale mezza qualificazione per gli svizzeri.
Un piede ‘educato’ e capace di adattarsi in più moduli
Le sue doti sono state subito intraviste dagli addetti ai lavori. Petretta mostra subito grande personalità, carisma e una spiccata propensione offensiva che gli consente di gettarsi in avanti per mandare in porta i propri compagni. La sua crescita è graduale, assidua e il Basilea lo riconferma puntualmente di anno in anno.
E’ la storia di questo piccolo esterno terzino di spinta, che può giocare terzino in una difesa a 4 ma anche esterno in un 3-4-3 (come gli sta spesso capitando) o 3-5-2, con un buon piede mancino con cui effettuare invitanti traversoni.
Petretta coglie la palla al balzo e sfrutta al meglio tale occasione sfoggiando le sue principali abilità: corsa costante, assist col contagiri e personalità da vendere. Il ragazzino è un terzino sinistro dotato di grandissime capacità fisiche e notevoli qualità tecniche, abile sia a difendere che a offendere. Un ragazzo dal talento cristallino che a suon di ottime prestazioni sta venendo sempre più fuori e che presto sarà uno dei perni della Nazionale italiana a caccia proprio di questi profili per un rilancio immediato.