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Chi è Luca Pellegrini, il gioiello della Roma che disse no al Liverpool

Doveva essere il vice-Kolarov nella Roma di Di Francesco ma due gravi infortuni lo hanno costretto fin qui a stare fuori. Ora è tornato a disposizione e, insieme al suo agente Mino Raiola ha trovato l’accordo per rinnovare fino al 2022 con il club giallorosso per il quale fa il tifo fin da piccolo (e per il quale ha detto no alla Juventus, al Manchester City e al Liverpool). Adesso gli obiettivi sono l’esordio in Serie A e il diploma di maturità in ragioneria.
A cura di Michele Mazzeo
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Due gravi infortuni che avrebbero fermato qualunque giocatore e fatto tentennare qualsiasi società, ma non Luca Pellegrini e la Roma. Dopo la rottura del legamento crociato anteriore del ginocchio sinistro e quella immediatamente successiva alla rotula dello stesso ginocchio che lo hanno costretto a stare fuori fin qui per tutta la stagione il club capitolino ha deciso di puntare fortemente sul promettente terzino classe ’99 rinnovandogli il contratto fino al 2022 incrementando sensibilmente l’ingaggio annuale ora a quota 800mila euro. Ma andiamo a conoscere meglio chi è il talento giallorosso che in queste ultime gare di campionato potrebbe fare il proprio esordio in Serie A.

Da Cinecittà a Trigoria nel nome di Bruno Conti

Romano (del quartiere Cinecittà) e romanista, Luca Pellegrini, che non ha alcuna parentela con il compagno di squadra Lorenzo, arriva nelle giovanili del club giallorosso a 9 anni dopo una parentesi da nuotatore e aver mosso i primi passi calcistici nel Cinecittà Bettini e nel Tor Tre Teste. A scovarlo fu Bruno Conti che lo portò in giallorosso battendo la concorrenza della Lazio interessata anch’essa a quel bimbo che da trequartista (o all’occorrenza esterno alto) aveva segnato 30 gol nell’ultimo campionato di categoria. Affidato alle “cure” di Roberto Muzzi, ex bomber di Serie A e ora tecnico delle giovanili della Roma, viene spostato come terzino sinistro e da lì diventerà uno dei migliori prospetti d’Europa in quel ruolo.

la scheda anagrafica di Luca Pellegrini (fonte Transfermarkt)
la scheda anagrafica di Luca Pellegrini (fonte Transfermarkt)

Il modello Bale e il no al Liverpool

Più passa il tempo e più lui acquisisce familiarità con quel ruolo ispirandosi al gallese del Real Madrid Gareth Bale e avendo come idolo Paolo Maldini. Già nei Giovanissimi e poi negli Allievi Nazionali si mette in mostra attirando l’attenzione di numerosi club italiani (Juventus e Fiorentina su tutti) ed Europei. A Trigoria arrivano offerte dal Reading, dall’AZ, dal Monaco, dal Man City, dal Psv e soprattutto dal Liverpool con l’allora tecnico Brendan Rodgers disposto a tutto per strapparlo alla Roma e portarlo nelle file dei Reds. Fu il no del ragazzo a evitare un altro caso Scamacca, uno dei centravanti più promettenti del Vecchio Continente scippato dagli olandesi del Psv al settore giovanile giallorosso.

Mino Raiola e la scelta di restare a Roma

E così lui e il suo agente Mino Raiola, che lo cominciò a seguire già a 13 anni, decisero che la sua formazione calcistica sarebbe continuata a Roma. E così nel 2015 arriva un triennale (il massimo per un minorenne) con il club capitolino: nella Primavera di Alberto De Rossi (il papà di Daniele) continua la sua escalation che lo porta nel giro di due anni ad entrare spesso nelle convocazioni della prima squadra già con Spalletti. La Roma punta tanto su di lui e all’inizio di questa stagione Di Francesco lo porta con sé nel ritiro di Pinzolo dove conquista i gradi di vice – Kolarov, i già citati infortuni rovineranno poi i programmi del giovane Luca, che adesso però è tornato a disposizione del tecnico per questo finale di stagione che sia per lui che per la sua Roma potrebbe diventare storico.

La scuola prima di tutto, prossimo agli esami di ragioneria: con l’amico Donnarumma?

Ma, tralasciando le indiscutibili qualità fisiche e tecniche, qual è il vero punto di forza di Pellegrini? Sicuramente personalità e carattere non gli mancano come dimostra la storia della sua fin qui breve carriera (basta vedere il cucchiaio con cui si è presentato dal dischetto qualche anno fa), ma chi lo conosce bene risponde a questa domanda risponde dicendo «senza dubbio umiltà e rispetto». Due valori tramandati da papà Mauro (ex calciatore della Primavera del Napoli, per tanti anni osservatore e oggi collaboratore di Mino Raiola) e mamma Monica che hanno sempre sostenuto il proprio figlio pretendendo però che la priorità rimanga la sua educazione e la sua formazione scolastica, tanto che quando prendeva un’insufficienza a scuola la punizione per Luca era quella di saltare gli allenamenti. E oggi i risultati cominciano a vedersi: a giugno affronterà l’esame di maturità per diventare ragioniere forse contemporaneamente al suo amico Gigio Donnarumma, il coetaneo portiere del Milan con cui condivide anche il procuratore, che lo scorso anno lo rimandò per andare in vacanza ad Ibiza subito dopo aver messo la firma su un contratto faraonico da 6 milioni di euro a stagione creando non poche polemiche.

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