video suggerito
video suggerito

Chi è Hans Nicolussi Caviglia: il nuovo “millennials” che ha debuttato con la Juventus

Il giovane centrocampista della squadra Under 23 di Zironelli, ha debuttato con i grandi nel giorno della sua prima convocazione di Massimiliano Allegri. Centrocampista dotato di corsa e tecnica, Caviglia ha giocato gli ultimi minuti della partita contro l’Udinese: match deciso proprio da un altro classe 2000.
A cura di Alberto Pucci
301 CONDIVISIONI
Immagine

Il futuro della Juventus passa anche dal lavoro del settore giovanile. Nella serata di Moise Kean, prodotto della "cantera" bianconera e protagonista con l'Udinese con una doppietta e un rigore procurato, i tifosi hanno così salutato l'ingresso sul terreno di gioco dell'Allianz Stadium di un altro diciottenne dalle grandi prospettive: Hans Nicolussi Caviglia. Nato ad Aosta nel giugno 2000, figlio dell'attrice Barbara Caviglia e nipote di Francesco Caviglia (ex calciatore nelle formazioni minori della Sampdoria e allenatore), il ragazzo ha infatti debuttato con i grandi nel giorno della sua prima convocazione.

I gioielli dell'Under 23 di Zironelli

A poco più di dieci minuti dalla fine, e con il risultato già in cassaforte, Massimiliano Allegri gli ha concesso la passerella davanti al pubblico bianconero grazie al cambio proprio con Moise Kean. Sceso in campo con il numero 41, e applaudito al suo primo tocco di palla, Caviglia è un centrocampista dotato di corsa e tecnica che fa parte della rosa della Juventus Under 23 di Zironelli: squadra che con l'Udinese era rappresentata anche da altri due giovani, i classe 1998 Grigoris Kastanos e Stephy Mavididi, anche loro chiamati da Allegri.

Immagine

Gli idoli di Caviglia

"Giocare nella Juventus è speciale – ha dichiarato Caviglia, in una recente intervista concessa a "Tuttosport" – Fin da piccolo gli allenatori ti trasmettono mentalità e stile, senso di appartenenza. Ogni volta che vai in campo rappresenti la storia. I miei idoli? De Bruyne e poi Cruijff, adoro il modo in cui giocava, come faceva giocare le squadre e l'impronta che ha lasciato nel calcio. Quando posso vado ad Amsterdam dove vive mia sorella che fa la ballerina e cerco di scoprirlo anche nella sua città. Cristiano Ronaldo? Vederlo allenarsi è speciale, da ogni tocco di palla si impara qualcosa. Mi ha colpito la sua maniacalità".

301 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views