Chi è Davide Bettella, il ‘nuovo’ Caldara arrivato alla Dea dall’Inter per 7 milioni
Continua la nostra panoramica nei settori giovanili italiani alla scoperta di quelli che si spera saranno i campioni del domani. Questa volta ad attirare la nostra attenzione è stato un ragazzo del vivaio dell’Inter appena laureatosi campione d’Italia Primavera al centro di un importante trasferimento. Il suo nome è Davide Bettella, difensore classe 2000, appena passato dai meneghini all’Atalanta per 7 milioni di euro. Andiamo adesso a scoprire insieme alcune curiosità sul giovane centrale difensivo che a breve sarà a disposizione di Gian Piero Gasperini, in quanto sarà aggregato da subito alla prima squadra orobica.
Dallo svincolo con il Padova all’Inter
La storia di Bettella è quella di un ragazzo che si è trovato dal sogno di poter scendere in campo con la squadra che l’aveva cresciuto, fin da piccolo, il Padova, a doversi poi confrontare con una realtà così impegnativa e importante come l’Inter. Già, perché Davide era praticamente una delle stelle del settore giovanile del Padova. Ma purtroppo i numerosi problemi societari del club veneto, culminati poi con la mancata iscrizione al campionato di Lega Pro, portarono ad una sorta di problemi generali soprattutto alla rosa dei calciatori. In seguito al fallimento del club infatti, furono tutti svincolati, compresi ovviamente anche gli elementi dell’ottimo settore giovanile padovano. In quegli anni il Padova infatti poteva contare su diversi prospetti interessanti: Zaccagno, Carraro, Cervasio, Ndoj, Gashi e lo stesso Bettella, oggi tutti o quasi smistati tra Serie A e B. Tante big dunque, Torino e Inter sono state le squadre che più hanno attinto dal settore giovanile padovano. In particolar modo, il club nerazzurro ha contrattualizzato i ’98 Carraro e Zanetti, oltre allo stesso Bettella che da lì in poi ha visto la sua carriera decollare in maniera netta.
Caratteristiche da predestinato
Dicevamo che c’è comunque grande rammarico all’Inter per averlo girato a malincuore all’Atalanta che comunque, visti i risultati degli ultimi anni, saprà come valorizzarlo. Già, perché Bettella è dotato di grande struttura fisica, bravo soprattutto a sfruttare le sue lunghe leve per giocare in anticipo e leggere al meglio le intenzioni dell’avversario. La prestanza fisica gli permette di avere quasi sempre la meglio nei contrasti aerei e la scelta dei tempi è a dir poco perfetta. L’ottimo senso della posizione abbinato ad una buona capacità di impostazione, ne hanno fatto per diverso tempo il leader della retroguardia nerazzurra. Insieme ad Anzolin, ha formato una coppia difensiva ben assortita in nazionale Under 17. Per tutti fisicamente, ricorda molto il primo Andrea Ranocchia, quello di Bari per intenderci, anche perchè quello attuale è in netto calo rispetto agli anni in Puglia. Nella stagione in corso, Bettella ha disputato 33 partite con la maglia nerazzurra, andando anche a segno in 1 occasione nel campionato Primavera. Si è messo in luce anche nelle 4 apparizioni in Youth League.
L’idolo è Sergio Ramos, ma si ispira a Nesta
In questi suoi anni in nerazzurro il classe 2000, considerato uno dei migliori millenials italiani, è diventato un difensore “moderno”, capace cioè di occuparsi sì della fase difensiva ma anche di essere il regista basso della squadra avviando la manovra da dietro. Il suo idolo è lo spagnolo del Real Madrid Sergio Ramos, ma il suo modello è Alessandro Nesta sia per i tempi di intervento che per l’eleganza con cui ai tempi di Lazio e Milan riusciva ad uscire palla al piede da situazioni complicate. Tra quelli che ha avuto modo di vedere da vicino quello che più lo ha impressionato è invece lo slovacco dell’Inter Milan Skriniar apprezzato da Bettella per la sua fisicità e per la sua forza.
Valore di mercato incerto, ci pensa l’Atalanta: 7 milioni
L’Atalanta lo ha appena acquistato dall’Inter per ben 7 milioni di euro con la formazione di Spalletti che però si è riservata il diritto di recompra, dando un valore ad un ragazzo che, secondo i consueti portali specializzati, non ne aveva ancora uno ben preciso. Eppure, dopo aver parlato delle sue doti, delle sue potenzialità e dei suoi margini di miglioramento, questa cifra pare essere adeguata a Bettella che, proprio a Bergamo, ovvero nella terra più adatta per le promesse del pallone, potrebbe esplodere diventando il nuovo Caldara, il Caldara 2.0 buono, nuovamente, per l’Inter ma anche per la Nazionale italiana.
L’Europeo Under 19
Già, la Nazionale, una storia cominciata qualche anno fa, nell’Under 15 di Rocca, e che ancora prosegue con Bettella parte integrante della selezione Under 19 di Nicolato, a breve, impegnata dal 16 al 29 luglio in Finlandia a vincere un Europeo, quello di categoria, che potrebbe segnare una svolta per il nostro movimento calcistico. Un movimento che ha bisogno di concretizzare il buon lavoro fatto dai settori giovanili d’Italia con i vari Tonali, Bastoni, Melegoni, prossimi compagni di squadra anche nell’Atalanta di Bettella, Frattesi, Candela, Gabbia, Brignola o Scamacca, vogliosi di conquistarsi la gloria 15 anni dopo l’ultimo, e pure unico, successo continentale per la nostra Under 19. Con Davide in difesa però ed il buon Del Prato al suo fianco, le chance, pur in un girone complicato con i padroni di casa, la Norvegia e l’attrezzatissimo Portogallo, di trionfo non sono poche.